Palermo, estorsioni: arrestato membro del clan di Brancaccio

Sicilia
Foto di archivio (Fotogramma)

Antonino Graviano è accusato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti del titolare di un'impresa edile. Il denaro raccolto sarebbe servito per il mantenimento dei membri del clan che si trovano in carcere

Antonino Graviano, 40 anni, ritenuto membro della famiglia del mandamento di Brancaccio, è stato arrestato con l'accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti del titolare di un'impresa edile impegnata in lavori di ristrutturazione di un edificio nel quartiere palermitano. A effettuare l'arresto sono stati i carabinieri del Ros, con i militari del comando provinciale, che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Dda di Palermo.

La denuncia dell'imprenditore

Le indagini sono scattate dopo la denuncia presentata dal titolare della ditta. Secondo i militari, che hanno effettuato pedinamenti e intercettazioni, Graviano chiedeva soldi all'impresa per il mantenimento dei detenuti. Il 40enne, secondo quanto raccontato dal titolare dell'azienda, si sarebbe presentato al cantiere minacciando uno degli operai. L'indagato avrebbe detto che lui "era di Brancaccio" e che "il titolare doveva fare dei regali" perché "anche quelli dentro dovevano mangiare", espressione che, secondo gli inquirenti, alludeva ai soldi da fare arrivare ai carcerati.

Le indagini

L'inchiesta è stata condotta in tempi strettissimi, la denuncia è del 19 aprile, è stata coordinata dal Pm, Dario Scaletta. A Graviano i carabinieri sono arrivati grazie alle riprese delle videocamere della banca, che si trova vicino al cantiere, che hanno immortalato il 40enne arrivare in bicicletta nel giorno e all'ora indicata al proprietario dell'impresa dal suo dipendente. Alle immagini si sono aggiunte le descrizioni degli operai della ditta. Graviano ha precedenti per rapina e ricettazione.

Armi e droga

Nel corso della perquisizione effettuata dai carabinieri, sono stati trovati un revolver Smith & Wesson 357 magnum, con matricola abrasa, munito del relativo munizionamento; circa un chilo e mezzo di droga, tra marijuana e cocaina; materiale per il confezionamento dello stupefacente e tutto il necessario per la coltivazione di marijuana; la bici elettrica utilizzata da Graviano per recarsi al cantiere e altro materiale al centro di indagine da parte dei carabinieri.

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