Catania, assenteismo: a processo 16 dipendenti di 'Sostare'

Sicilia
Immagine d'archivio (ANSA)

Per la Procura gli indagati si sarebbero procurati "un ingiusto profitto della percezione di un compenso in realtà non spettante". Contestate a ciascun dipendente da un minimo di 4 a un massimo di 42 timbrature irregolari

La Procura di Catania ha emesso un avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 16 dipendenti di 'Sostare', società del Comune che gestisce il posteggio sulle strisce blu in città. Una diciassettesima persona è indagata, ma non è stata raggiunta da avviso di conclusione indagine. Il reato contestato è di truffa.

Il caso

Al centro dell'inchiesta ci sono alcuni presunti casi di assenteismo, commessi tra il 23 novembre 2018 e il 1° gennaio 2019. Le indagini della polizia municipale si sono avvalse della collaborazione del presidente di 'Sostare', l'avvocato Luca Maria Enrico Blasi. Nel procedimento la società è parte lesa. 

Le accuse

Secondo l'accusa, gli impiegati dell'azienda catanese si sarebbero "assentati senza autorizzazione dal posto di lavoro dopo aver timbrato il proprio badge attestante l'ingresso in ufficio e senza segnalare l'uscita". Inoltre, avrebbero "timbrato il badge al posto del collega non ancora presentatosi in servizio o andato via anzitempo, attestandone falsamente la presenza". Per la Procura i 17 dipendenti indagati avrebbero così "indotto in errore l'ufficio contabile preposto alla determinazione della retribuzione e la società Sostare Catania sull'effettiva esecuzione della prestazione lavorativa" procurandosi "un ingiusto profitto della percezione di un compenso in realtà non spettante". Le timbrature contestate a ciascun dipendente vanno da un minimo di 4 a un massimo di 42, per un danno stimato alla società Sostare quantificato in oltre 2.800 euro.

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