Blitz antimafia a Trapani, l’ex deputato Ruggirello non risponde a Gip

Sicilia
Il blitz a Trapani (ANSA)

"E' ferma intenzione di Ruggirello - spiegano i suoi legali - dimettersi con effetto immediato dal Pd al fine di evitare affrettate e ingiustificate conclusioni che possano coinvolgere anche il Partito" 

Paolo Ruggirello, ex deputato regionale del PD arrestato ieri, martedì 5 marzo, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia davanti al Gip. Nei confronti di Ruggirello è stato eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere nell’ambito del maxi blitz antimafia che ha avuto luogo ieri a Trapani.

Le parole dei legali

La scelta di non rispondere, dicono i suoi legali, gli avvocati Enrico Sanseverino e Vito Galluffo, è stata "fatta unicamente per consentire a questa difesa di consultare il corposo fascicolo degli atti di indagine e predisporre una più attenta difesa in un interrogatorio che a breve verrà richiesto". "E' ferma intenzione di Ruggirello - spiegano ancora gli avvocati - dimettersi con effetto immediato dal Pd al fine di evitare affrettate e ingiustificate conclusioni che possano coinvolgere anche il Partito".

Le accuse

L'ex deputato è accusato di aver cercato il sostegno elettorale della famiglia mafiosa di Trapani, proponendosi come "punto di riferimento" per le cosche e arrivando, in alcuni casi, ad affidare loro la gestione della campagna elettorale. Ruggirello avrebbe fatto vincere appalti ai clan e avrebbe incontrato i capomafia in diverse occasioni.

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