Catania, 'cavallo di ritorno' fuori dall’ospedale, tre arrestati tra cui un minore

Sicilia
Foto di archivio (ANSA)

Si sono offerti di ritrovare l'auto rubata nel parcheggio del nosocomio in cambio di 700 euro. La vittima del furto ha accettato, ma ha anche avvisato i carabinieri 

Arrestati a Catania due parcheggiatori abusivi e un ragazzo di 17 anni per estorsione aggravata in concorso. Sono accusati di aver usato la tecnica del ‘cavallo di ritorno’ ai danni di una donna che si è recata all’ospedale Garibaldi per una visita e ha subito il furto della sua Fiat Panda. All'operazione ha preso parte un sovrintendente della Polizia di Stato fuori servizio che è intervenuto sul posto perché è stato avvisato al telefono dall'amica della vittima. I due fratelli, Marcello e Pietro Gangi, sono stati portati nel carcere di Catania Piazza Lanza. Il minorenne è stato accompagnato in un centro di prima accoglienza.

Il ‘cavallo di ritorno’

La donna, accompagnata da un'amica, una volta uscita dall’ospedale si è accorta del furto dell’auto. Le due sono state avvicinate dai due fratelli, i quali si sono offerti di ritrovare l'auto in cambio di 700 euro, aggiungendo che se la proprietaria dell'auto avesse accettato la proposta, si sarebbero dati appuntamento dopo circa un'ora all'incrocio tra le vie Mogadiscio e Asmara. La vittima del furto ha accettato, ma ha anche avvisato i carabinieri. I militari si sono appostati nel luogo dell'appuntamento e hanno visto arrivare i due fratelli che, ricevuta la somma pattuita, hanno invitato la vittima ad attenderli nella vicina piazza Santa Maria di Gesù. Nella piazza, dopo un'ora, si è presentato il minorenne a bordo di un motorino, indicando il luogo dove la vittima poteva andare a ritirare l'auto. Dopo lo scambio i militari sono intervenuti bloccando i due fratelli e il 17enne.

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