Etna, ancora scosse: arrivano le ordinanze di sgombero a Zafferana

Sicilia
L'Etna, foto di archivio (Fotogramma)
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Altre due scosse, di magnitudo 2.4 e 2.2, sono state registrate nella mattina di martedì 8 gennaio. Il sindaco di Zafferana ha ordinato un centinaio di sgomberi per inagibilità delle case 

Sono quasi un centinaio le ordinanze di sgombero firmate dal sindaco di Zafferana Etnea, Alfio Vincenzo Russo, per inagibilità, totale o parziale, degli immobili causata dal sisma dello scorso 26 dicembre. La terra continua a tremare, nella mattina di martedì 8 gennaio l'Ingv ha registrato due nuove scosse.

Gli aiuti alle famiglie

A diramare la notizia degli sgomberi è lo stesso Comune che sottolinea la possibilità per i proprietari degli immobili inutilizzabili di "attingere al Contributo di autonoma sistemazione la cui entità varia a seconda del numero di componenti del nucleo familiare". Sono 1.322 i sopralluoghi eseguiti fino a questo momento per la verifica dell'agibilità delle costruzioni a Zafferana Etnea. Sotto osservazione soprattutto le frazioni più colpite dal sisma come Fleri, Poggiofelice e Pisano.

Le conseguenze del terremoto

Gli immobili agibili, al momento, sono 566, quelli parzialmente agibili 364 e 392 gli edifici inagibili. Gli sfollati sono 501, e sono alloggiati in alberghi grazie alla convenzione stipulata con la Regione Siciliana. La via Vittorio Emanuele, strada principale che attraversa l'abitato di Fleri, resta ancora chiusa per alcune criticità post terremoto non ancora del tutto risolte.

La terra continua a tremare

Due scosse di terremoto sono state registrate nella mattina di martedì 8 gennaio sull'Etna dall'Ingv, la prima di magnitudo 2.4 e la seconda di magnitudo 2.2. I due eventi sismici hanno avuto lo stesso ipocentro: tra i 3 e i 4 chilometri a nord-ovest di Milo, a una profondità di 6 chilometri. Non si segnalano danni a cose o persone.

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