Escursioni Etna e corruzione, sospeso il sindaco di Bronte

Sicilia
Foto di archivio (ANSA)

Il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, è stato messo agli arresti domiciliari con l'accusa di istigazione alla corruzione. Agli arresti domiciliari anche l'imprenditore Francesco Morosoli

Sono cinque le persone finite ai domiciliari a seguito dell'inchiesta condotta dalla guardia di finanza, coordinata dalla Procura di Catania, su una serie di appalti truccati. Dalle indagini dei militari, infatti, sarebbe emersa una "gestione monopolistica delle escursioni sull'Etna". Tra gli arrestati figurano l'imprenditore Francesco Augusto Russo Morosoli, di 41 anni, e il dirigente dell'area tecnica del Comune di Linguaglossa, Francesco Barone, di 65 anni. I due sono indagati per turbata libertà degli incanti e corruzione. L'inchiesta è nata per fare luce sulla gara d'appalto per l'affidamento del servizio di trasporti a fini turistici sul versante Nord dell'Etna, della pista rotabile di Piano Provenzana, per il periodo che va dal 2016 al 2018, e per l'affidamento in concessione di un immobile del Comune, a Monte Conca nel 2018.

Le accuse a imprenditore e sindaco

E' in corso il sequestro, da parte di militari della Guardia di Finanza di Catania e di Riposto, di beni per 690mila euro riconducibili a Russo Morosoli e alla sua società. Morosoli, che è stato indagato anche per estorsione nei confronti dei dipendenti dell'emittente 'Ultima Tv', di cui l'imprenditore è editore, e per evasione fiscale, gestisce gli impianti di risalita sull'Etna. Il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, è stato messo agli arresti domiciliari con l'accusa di istigazione alla corruzione ed è stato sospeso dalla carica. La accuse mosse al primo cittadino dalla procura nascono dalle indagini sulla gestione della gara d'appalto per la manutenzione dell'acquedotto comunale. Secondo l'accusa, il sindaco di Bronte aveva chiesto ad un'azienda, interessata alla gestione della manutenzione e sfruttamento dell'energia elettrica prodotta dall'acquedotto comunale, di "prevedere nel piano dei pagamenti di spesa, da far approvare al Comune, un aumento del valore di 20.000 euro del costo del collaudo". Una cifra che, secondo la Procura, Calanna voleva per sé.

Gli altri indagati

Posti agli arresti domiciliari anche due dirigenti della 'Russo Morosoli Invest Spa': Agatino Simone Lo Grasso, di 46 anni, e Salvatore Di Franco, di 58. Il Gip ha inoltre sospeso dai pubblici uffici Orazio Di Stefano, funzionario dell'Ente Parco dell'Etna, per corruzione e rivelazione di segreti del proprio ufficio, e di Alessandro Galante, poliziotto in servizio alla Questura di Catania, per concorso nel reato di turbata libertà degli incanti per l'immobile di Monte Conca.

Le indagini

Le indagini, secondo la Procura, hanno fatto "luce su una sistematica indebita interferenza nel regolare svolgimento delle procedure di gara ad evidenza pubblica gestite dal Comune di Linguaglossa negli anni 2016, 2017 e 2018", nel "quadro di un contesto caratterizzato da una gestione monopolistica del settore da oltre 20 anni delle escursioni nei versanti Nord e Sud dell'Etna da parte delle aziende riconducibili a Russo Morosoli, Star Srl e Funivia dell'Etna Spa (oggi Russo Morosoli Invest Spa)". Durante le attività investigative sono state realizzate intercettazioni telefoniche, ambientali e video, pedinamenti e appostamenti e l'analisi di documenti acquisiti negli Enti locali coinvolti.

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