Gela, bar distrutto da un incendio doloso: un indagato

Sicilia
Immagine d'archivio (ANSA)

I Carabinieri del reparto territoriale di Gela hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il rogo, avvenuto lo scorso ottobre, distrusse completamente il locale 

I carabinieri del reparto territoriale di Gela hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Vittorio Graziano Comes, 24 anni, che, secondo l’accusa, avrebbe incendiato il bar "Belvedere", in viale Mediterraneo, davanti al municipio di Gela. Il rogo, avvenuto lo scorso ottobre, distrusse completamente il locale, aperto due giorni prima. All'indagato, gelese, viene contestata l'accusa di danneggiamento aggravato tramite incendio. L'ordinanza è stata emessa dal gip Lirio Conti, su richiesta del procuratore, Fernando Asaro, e dei Pm Federica Scuderi e Ubaldo Leo.

Le indagini

Le indagini dell’operazione denominata ‘Belvedere’ hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’evento di quella notte, anche se rimane ancora incerto il movente del rogo. Ad accusare il 24enne le immagini dei circuiti pubblici e privati di videosorveglianza, che mostrano la sua automobile (una Fiat Punto con l'immagine catarifrangente della Madonna sul parabrezza) passare cinque volte davanti al bar prima delle fiamme. Il giovane viene poi ripreso mentre taglia il lucchetto con una cesoia, versa benzina nel locale e appicca il fuoco, con addosso un sacco nero della spazzatura a mo' di saio, e guanti bianchi alle mani. Attrezzatura e indumenti sono stati ritrovati dai carabinieri nell'abitazione del 24enne, in via Gelone, nel quartiere "Mulino a vento", nel corso di una perquisizione eseguita al momento dell'arresto.
Si indaga anche su un eventuale coinvolgimento di Comes nell'incendio al lido "B.Cool Beach", avvenuto la stessa notte. Il procuratore ha sottolineato la grande utilità della videosorveglianza ai fini delle indagini "in una città che non collabora con le forze dell'ordine". 

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