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Chiavetta usb ferì poliziotto a Trapani, forse individuato mittente

Sicilia
Foto di Archivio (ANSA)

Potrebbe essere stato un cliente dell'avvocato Monica Maragno, destinataria dell'intimidazione, a preparare la chiavetta Usb esplosiva. Un mese fa la pendrive aveva ferito a una mano l'ispettore di polizia Gianni Aceto

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Sarebbe stato un cliente dell'avvocato Monica Maragno, destinataria dell'intimidazione, a preparare una chiavetta Usb esplosiva e a inviargliela. Un mese fa, il 9 ottobre, la pendrive ha ferito a una mano l'ispettore di polizia della questura trapanese, Gianni Aceto, che indagava sul mittente. La polizia scientifica, con la collaborazione degli artificieri, ha stabilito che per imbottire il dispositivo sono stati utilizzati cinque grammi di polvere pirica.

Le indagini

Gli investigatori ritengono che l'autore sia da ricercare in una ristretta cerchia di clienti del legale che, pur essendo una civilista che lavora a Trapani, ha operato nel campo delle esecuzioni penali nel Palermitano. L'avvocato Maragno aveva ricevuto la chiavetta Usb due anni fa in una busta intestata all'ordine degli avvocati. Insospettitasi per il fatto che il mittente non presentasse la comune grafica, aveva consegnato la busta al presidente l'Ordine. Il Consiglio degli avvocati aveva consegnato tutto alla procura. Un mese fa, su incarico del PM, l'ispettore Aceto, nel momento in cui ha inserito la pendrive nel pc per visionare il contenuto è stato ferito da una esplosione.