Divenuta definitiva la condanna per omicidio, Salvatore Accardi, di 59 anni, è stato portato in carcere. La sera del 10 gennaio 2016 aveva ucciso con un colpo di fucile calibro 12 il 40enne Ignazio Pellicane
Divenuta definitiva la condanna per omicidio, i carabinieri di Castelvetrano hanno rinchiuso in carcere il commerciante ambulante Salvatore Accardi, di 59 anni, che la sera del 10 gennaio 2016, con un colpo di fucile calibro 12, aveva ucciso il 40enne Ignazio Pellicane. Dalle indagini dei carabinieri era emerso che l'omicidio sarebbe stato il tragico epilogo di una lunga serie piccole richieste estorsive che andavano avanti da anni. Pare, da oltre dieci anni. Più volte, infatti, il pregiudicato ucciso avrebbe chiesto al commerciante piccole somme di denaro, oppure non pagava per i panini e le bibite che consumava. Questo aveva portato all'esasperazione il commerciante.
La pena del 6 dicembre 2016
Anche per questo la pena inflitta il 6 dicembre 2016 dal Gup di Marsala Annalisa Amato non era stata pesantissima: nove anni e quattro mesi di carcere. Il giudice aveva riconosciuto, inoltre, l'attenuante della provocazione. Adesso, Accardi deve scontare un residuo di pena di sei anni e mezzo. L'omicidio era stato commesso in via Caduti di Nassiria, nella zona commerciale di Castelvetrano, dove Salvatore Accardi, che era in compagnia del figlio e di una collaboratrice, aveva parcheggiato il suo camion-panineria. Il fatto che avesse con sé il fucile da caccia fa ritenere che temesse l'arrivo del Pellicane, che ormai era diventato il suo incubo.