Naufraga gommone nel Canale di Sicilia, migrante muore annegato

Sicilia
Foto di archivio (Getty Images)

L'episodio è stato raccontato dagli altri quaranta superstiti, salvati nella notte da un peschereccio. La Procura di Agrigento ha fermato due scafisti 

Un migrante è morto annegato nel naufragio di un gommone nel Canale di Sicilia. Lo hanno raccontato gli altri quaranta superstiti, trasferiti a Lampedusa grazie all'intervento di un peschereccio.

Il racconto dei sopravvissuti

Il gommone sarebbe salpato dalle coste della Libia l'8 novembre con a bordo 41 persone. Dopo due giorni il motore è andato in avaria, e il barcone è rimasto in balia del mare mosso. Alcune delle persone a bordo sono riuscite ad attirare l'attenzione di un peschereccio di passaggio, che ha gettato in mare alcune reti. Alcuni migranti si sono lanciati in mare per raggiungerlo: uno di loro non è riuscito a raggiungere la rete ed è annegato. L’equipaggio del peschereccio non si è accorto dell’accaduto, poi ricostruito dagli stessi migranti.

Fermati due scafisti

L’episodio è avvenuto quattro giorni fa, di notte, ma è stato reso noto solamente oggi 14 novembre durante la conferenza stampa della Procura di Agrigento, che, dopo le indagini avviate dalla squadra mobile della Questura, ha disposto il fermo dei due presunti scafisti del gommone: Cleus Fada, nigeriano, 23 anni, e Ibrahim Muhammed Ridha, egiziano, 35 anni, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il provvedimento è stato firmato dal procuratore Luigi Patronaggio e dal sostituto Cecilia Bavarelli.

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