Mafia: 27 a giudizio nel Palermitano, anche ex sindaco di Carini
SiciliaReati ai danni dell’ambiente, abuso d’ufficio, falso e concussione tentata e aggravata: queste le accuse per i 27 rinviati a giudizio, fra cui i boss Pipitone, e l’ex sindaco Giuseppe Agrusa
Reati ai danni dell’ambiente, abuso d’ufficio, falso e concussione tentata e aggravata: queste le accuse cui dovranno rispondere i 27 rinviati a giudizio, fra cui figurano i capimafia della zona, i Pipitone, e l’ex sindaco di Carini, Giuseppe Agrusa. Quest’ultimo in particolare è accusato di tentata concussione sul capo dell’ufficio antiabusivismo del Comune, con l’aggravante del metodo mafioso e dell’aver agevolato Cosa Nostra. Agrusa infatti avrebbe costretto il dirigente comunale a rientrare in servizio per rilasciare ai boss un certificato di agibilità che non era possibile concedere.
Danni all'ambiente
Il rinvio a giudizio è stato disposto dal GUP Antonella Consiglio, su richiesta dei Pm Amelia Luise, Claudia Ferrari e Enrico Bologna. I Pipitone invece sono accusati di aver inquinato aree vincolate quali il mare di Carini e il torrente Ciachea. I boss infatti scaricavano in queste zone le acque reflue e i rifiuti triturati provenienti dagli esercizi commerciali di loro proprietà, con la compartecipazione dei commercianti che li gestivano.
I funzionari indagati
Inoltre, due tecnici esterni del Comune sono accusati di falsi controlli antisisimici su alcuni locali, i funzionari dell'azienda sanitaria di avere agevolato l'apertura di locali in immobili di proprietà dei Pipitone, e, infine, il capo e l'istruttore tecnico dell'ufficio antiabusivismo del Comune avrebbero sanato una costruzione abusiva realizzata da condannati per mafia.
La risposta del sindaco
Nel frattempo Agrusa, tramite i suoi legali, Antonio Vallone e Domenico Armetta, si è dichiarato estraneo all'indagine. "Dalla lettura degli atti - scrivono i legali - Agrusa ha potuto constatare la totale estraneità ai fatti contestati e di non aver mai esercitato pressioni di alcun tipo nei confronti del dipendente comunale".