Catania, estorcevano denaro per mantenere detenuto: 4 arresti

Sicilia
Foto di archivio (ANSA)
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Per anni avrebbero costretto il titolare di un'officina meccanica di Nicolosi a pagare 500 euro l'anno a titolo di "messa a posto". Le riscossioni avvenivano a durante le feste natalizie

Quattro arresti per estorsione aggravata dal metodo mafioso sono stati eseguiti dagli agenti della polizia a Catania. Due dei fermati sarebbero legati al clan Santapaola Ercolano. L'accusa è di estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di un imprenditore di Nicolosi.

Le estorsioni

Secondo la ricostruzione degli inquirenti i 4 fermati avrebbero estorto denaro al proprietario di un'officina, 500 euro l'anno, a titolo di “messa a posto”. Durante le festività natalizie, dal 2008 al 2016, l'imprenditore sarebbe stato costretto a pagare la quota per il mantenimento di Salvatore Mazzaglia detenuto 62enne.

Gli arresti

Tra i fermati, oltre a Mazzaglia, c'è Mirko Pompeo Casesa, sorvegliato speciale di 35 anni condotto al carcere di Bicocca, la moglie di Mazzaglia, Angelina Puglisi, ai domiciliari, e il 40enne Aldo Pappalardo, anche lui sottoposto ai domiciliari.

Le indagini

Il provvedimento restrittivo giunge al termine di un'inchiesta della Squadra Mobile, delegata dalla procura Antimafia, nata dalle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Salvatore Bonanno. Secondo quanto accertato, Casesa e la donna si sarebbero avvicendati nella riscossione del pizzo dopo un'originaria richiesta estorsiva fatta da Aldo Pappalardo.

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