L’ex deputato regionale ed ex sindaco di Aci Catena, arrestato dai carabinieri nell’ambito dell’inchiesta Aquilia, risponderà punto per punto in un successivo interrogatorio
Ha fatto spontanee dichiarazioni, proclamandosi innocente e riservandosi di rispondere punto per punto a tutte le contestazioni in un successivo interrogatorio, davanti al Gip Santino Miarabella l’ex deputato regionale ed ex sindaco di Aci Catena Raffaele, Pippo Nicotra. È stato arrestato dai carabinieri di Catania nell’ambito dell’inchiesta Aquilia per concorso esterno, voto di scambio politico-mafioso e tentata estorsione aggravata. Durante l’interrogatorio di garanzia nel carcere di Bicocca, dove si trova detenuto da due giorni, Nicotra ha respinto le contestazioni della Procura distrettuale, dichiarandosi estraneo ai fatti che gli sono contestati.
Inoltre, L’ex sindaco ha sostenuto di essere sotto estorsione del clan Sciuto dal 1974 e di essere da allora una vittima sotto pressione della mafia. Ha negato di avere comprato voti e ha sottolineato di essere ormai da tempo fuori dall’agone politico, ricordando di non essersi candidato né alle ultime elezioni regionali né alle amministrative di Aci Catena. Secondo alcuni pentiti della cosca Sciuto e della famiglia Santapaola-Ercolano, Nicotra avrebbe pagato 50mila euro per l’appoggio della cosca alle regionali del 2008 e nella competizione successiva 50 euro a voto e avrebbe versato al gruppo dai 10 ai 15mila euro l’anno.
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