Gli altri destinatari delle misure cautelari sono invece, persone legate da vincoli di parentela o di amicizia con i detenuti
C'è anche un agente della polizia penitenziaria, da diverso tempo in malattia per problemi di tossicodipendenza, tra gli otto destinatari di altrettante misure cautelari emesse dal gip di Napoli nell'ambito di un'indagine sullo spaccio di sostanze stupefacenti nel carcere napoletano di Poggioreale. Complessivamente gli agenti del NIC hanno notificato quattro arresti in carcere, tre ai domiciliari e un obbligo di dimora. Gli inquirenti contestano, a vario titolo, i reati di corruzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti.
L'agente della penitenziaria
Per l'agente della penitenziaria, che secondo quanto emerso dall'attività investigativa, era praticamente asservito ai detenuti a causa dei suoi problemi di tossicodipendenza, il giudice ha disposto i domiciliari. Gli altri destinatari delle misure cautelari sono invece, persone legate da vincoli di parentela o di amicizia con i detenuti. "Il corpo della polizia penitenziaria, con questa indagine, - ha commentato il provveditore per le carceri della Campania Lucia Castellano interpellata dall'Ansa - ha dimostrato di avere al suo interno gli anticorpi per difendersi. E questo, per noi, è motivo di rassicurazione".