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25 aprile, Manfredi in piazza a Napoli: "In Europa tornata guerra". Mattarella ad Acerra

Campania
©Ansa

Bagno di folla per il Presidente della Repubblica ad Acerra. Il Capo dello Stato ha attraversato piazza Castello rispondendo con la mano ai saluti e agli applausi che gli arrivavano dalla folla assiepata dietro le transenne, con molti bambini a sventolare il tricolore

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"Oggi è una festa della Liberazione dal sapore particolare perché dopo oltre 70 anni è tornata la guerra in Europa". Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in occasione della cerimonia per la Festa della Liberazione in piazza Carità. Durante le celebrazioni sono state deposte corone di fiori ai piedi della stele dedicata a Salvo D'Acquisto. Alla cerimonia hanno partecipato il prefetto, Claudio Palomba, l'assessore regionale alla Sicurezza, Mario Morcone, e rappresentanti delle forze dell'ordine e militari. Presente anche l'Anpi con, tra gli altri, il presidente onorario, Antonio Amoretti, l'ultimo partigiano di Napoli. In piazza anche diverse bandiere della pace. 

Mattarella ad Acerra

Intanto ad Acerra, città del Napoletano medaglia d'oro al merito civile, è arrivato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per partecipare alla cerimonia prevista in occasione del 77mo anniversario della Liberazione. Dopo l'omaggio al monumento alla memoria, Mattarella si è diretto al Castello dei Conti dove è stato accolto dal sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, dal ministro per il Mezzogiorno Mara Carfagna e dal vescovo monsignor Antonio Di Donna. Tra i rappresentanti delle istituzioni anche il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Una folla di persone attendeva il presidente della Repubblica in piazza Castello, tra applausi e incitamenti. Prima di lasciare Acerra il Capo dello Stato ha attraversato piazza Castello rispondendo con la mano ai saluti e agli applausi che gli arrivavano dalla folla assiepata dietro le transenne, con molti bambini a sventolare il tricolore. 

Acerra fu teatro - tra il primo e il 3 ottobre del 1943 - della rappresaglia delle truppe naziste in fuga dall'Italia meridionale. Circa 90 le vittime accertate, uomini, donne, ma anche bambini: il più piccolo, Gennaro Auriemma, aveva solo un anno. E la città messa a ferro e fuoco. Un martirio riconosciuto nel 1999 con il conferimento della medaglia d'oro al merito civile. 

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda le vittime dell'eccidio nazista ad Acerra - ©Ansa

Le parole del sindaco Gaetano Manfredi

Manfredi ha sottolineato che "se da un lato ricordiamo la Resistenza italiana e la lotta per la liberazione del Paese dall'invasione nazista, oggi allo stesso tempo siamo vicini al popolo ucraino che si sta battendo per difendere la propria terra. Quindi è un momento particolare - ha aggiunto - che ci deve far capire che la libertà si conquista ogni giorno, che va difesa e che i principi di democrazia vanno sempre tutelati e consacrati con l'impegno delle persone".

Commentando la decisione del Capo dello Stato di celebrare oggi l'anniversario della Liberazione ad Acerra, Manfredi ha evidenziato: "È molto importante perché i principi democratici e di difesa della libertà non sono una prerogativa solo del Nord Italia ma di tutto il Paese e il Sud e la Campania hanno dato un contributo straordinario". Manfredi ha sottolineato che "le Quattro Giornate di Napoli, i fatti di Acerra e tanti altri episodi dimenticati che abbiamo in Campania e in tutto il Sud d'Italia dimostrano che c'è stata una resistenza di popolo".

De Luca: "Anche il Sud protagonista della Resistenza"

"Siamo qui in quella che per tanti anni è stata la Terra dei Fuochi ma che oggi possiamo definire come il territorio piu' monitorato d' italia. A volte nel dibattito pubblico - la sottolineatura di De Luca - si va avanti più per inerzia che per conoscenza". Poi De Luca ha ricordato l'eccidio di Acerra, circa 90 vittime della rappresaglia nazista, tra loro donne e bambini, per evidenziare il protagonismo del Sud nelle lotte di Resistenza. "Anche nel Sud - ha sottolineato il Governatore - abbiamo avuto episodi di resistenza al Nazifascismo: qui ad Acerra, e poi Caserta, le 4 giornate di Napoli, Scafati ed Eboli. La Repubblica dell'Antifascismo è stata una sola e dovremmo recuperare questi valori di fondo della Resistenza. Per troppi anni le celebrazioni del 25 aprile sono state una liturgia stanca. Comprendiamo oggi che quei valori, oggi che c'è la guerra in Ucraina, vanno recuperati. Siamo richiamati da questi martiri - l'esortazione di De Luca - a rivitalizzare quei valori per evitare che rinsecchiscano". Da De Luca anche l' augurio che le ragioni della pace e del dialogo "possano prendere respiro in Ucraina".

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