I genitori hanno esposto striscioni rivolti alle istituzioni invitate al convegno, protestando per il disagio subito dai figli dovuto alla chiusura delle scuole
Protesta a Napoli dei genitori della rete 'Fuori dagli schermi' in occasione di un convegno sui danni provocati dalla pandemia e dall'isolamento durante la chiusura delle scuole. I genitori hanno esposto striscioni rivolti alle istituzioni invitate al convegno, protestando per il disagio subito dai loro figli. "Voi dove eravate?", si legge su uno striscione, con accanto le cifre del divario tra apertura delle scuole al Nord e al Sud.
Le parole dei manifestanti
"I due anni di pandemia sono stati gravosi per tutti - ha spiegato all'ANSA una delle mamme impegnate a sistemare gli striscioni all'ingresso della scuola - soprattutto per la scuola, a causa di sciagurate politiche 'chiusuriste' , che in Campania e nel sud hanno sforato il quadro normativo nazionale. Un esempio sono stati i giorni di lezione garantiti fino ad aprile 2021: a Napoli 31 giorni , 135 a Milano". ''Oggi qui istituzioni e specialisti vengono chiamati a parlare dei danni provocati ma, mentre durante la chiusura delle scuole genitori, associazioni e collettivi ne denunciavano le problematiche e le ricadute sociali, pochissimi di questi signori, medici, psicologi e figure istituzionali si sono pronunciati in tempo utile illuminando i decisori su effetti e rischi connessi alla sospensione dell'attività scolastica e alla sua sostituzione con la didattica digitale". "La rete 'Fuori dagli schermi' e tutta la comunità scolastica ora chiede lungimiranza - conclude una portavoce - e non toppe e palliativi. Oltre alle chiacchiere di giornata c'è bisogno che vengano stanziati fondi alle scuole pubbliche per garantire un numero adeguato di insegnanti e ATA e al potenziamento dei trasporti, l'avvio della refezione scolastica in tempo utile e con bandi non al ribasso, investimenti in edilizia scolastica, per la manutenzione ordinaria e straordinaria".