Secondo gli investigatori sarebbe stato predisposto "un articolato sistema fraudolento" per ottenere i ristori economici previsti dal decreto Cura Italia e legati al fermo delle attività agonistiche provocato dall'emergenza
Attraverso documenti fraudolenti avrebbero attestato l'esistenza di falsi rapporti di collaborazione con calciatori per beneficiare dei ristori elargiti in epoca Covid. Un'accusa che la Procura di Nocera Inferiore (Salerno) ha formulato a carico dell'ex presidente della Nocerina, M.P. e dell'ex dirigente T.P. e che ha portato al sequestro preventivo di 100mila euro nei confronti dei 15 calciatori che hanno ottenuto il beneficio economico.
L'inchiesta
L'inchiesta è partita da un procedimento della giustizia sportiva che ha poi trasmesso gli atti alla Procura di Nocera Inferiore, diretta dal procuratore Antonio Centore. Secondo gli investigatori i due ex dirigenti (la società ha da pochi mesi cambiato proprietà) avrebbero predisposto "un articolato sistema fraudolento" per ottenere i ristori economici previsti dal decreto Cura Italia e legati al fermo delle attività agonistiche provocato dal Covid. False dichiarazioni che avrebbero consentito di trarre in inganno i funzionari della società Sport e Salute, la società in house del Ministero delle Finanze e, quindi, ottenere i ristori. Pertanto in mattinata i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Nocera Inferiore hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca diretta e per equivalente, per un ammontare di 100mila euro.
Nocerina: “Siamo parte lesa”
"La nuova dirigenza non ha nessun tipo di rapporto con il precedente management del club interessato dalle indagini", precisa in una nota la nuova proprietà. A inizio febbraio, infatti, il club campano - che milita nel campionato di serie D - è passato nelle mani di un nuovo gruppo imprenditoriale. "L'attuale proprietà ritenendosi comunque danneggiata dalla vicenda e visto il clamore mediatico che la stessa ha suscitato, ha dato mandato ai suoi legali di seguire l'evolversi dell'inchiesta e di provvedere conseguentemente. Pertanto non si esclude un'eventuale costituzione di parte civile, per salvaguardare l'immagine della società e dei nuovi imprenditori proprietari della stessa".