I reati contestati sono associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, alle estorsioni aggravate dal metodo mafioso, nonché alla commissione di reati in materia di armi, contro il patrimonio e la persona
Duro colpo dei carabinieri a due gruppi criminali del Napoletano, attivi nel territorio del comune di Acerra: 26 sono le persone a cui i militari hanno notificato altrettante misure cautelari (22 in carcere e quattro ai domiciliari, dei quali quattro già detenuti) emesse dal Gip di Napoli.
I reati contestati
I reati contestati sono associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, alle estorsioni aggravate dal metodo mafioso, nonché alla commissione di reati in materia di armi, contro il patrimonio e la persona. I provvedimenti - notificati agli indagati tra Acerra, Caivano, Napoli, San Gimignano (Siena), Benevento, Cosenza e Siracusa - riguardano presunti affiliati ai gruppi malavitosi Di Buono, soprannominati i Marcianisielli, e il gruppo rivale dei Lombardi, entrambi facenti base ad Acerra.
Le indagini
Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire l'organizzazione di tre piazze di spaccio (nei quartieri popolari Ice Snei, Parco dei Napoletani e Piazzale dei Martiri) di Acerra, e l'omicidio di un 57enne, ritenuto legato ai Lombardi, commesso da due due affiliati ai Di Buono, uno dei quali diventato collaboratore di giustizia, che si è autoaccusato dell'assassinio. La vittima era seduta su una panchina quando venne uccisa in pieno centro, con un singolo colpo di pistola alla nuca esploso dai due giunti in sella a uno scooter. Si è fatta anche luce sul tentato omicidio avvenuto il 13 aprile 2016, ancora una volta ad Acerra, di un 21enne eseguito da uno dei due killer ritenuti responsabili dell'uccisione del 57enne. Infine, è stata ricostruita la dinamica di una serie di estorsioni ai danni di una ditta di calcestruzzi, di una del settore siderurgico e della bonifica ambientale e di un distributore di carburanti.