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Napoli, blitz all'alba in hotel per Emilio Fede: controllati documenti

Campania

Fede, agli arresti domiciliari per scontare quattro anni e sette mesi di carcere per la vicenda Ruby, era a Napoli per partecipare ai funerali della moglie Diana De Feo

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Sveglia all'alba per un controllo dei documenti per Emilio Fede, arrivato a Napoli da Milano per partecipare ai funerali della moglie Diana De Feo, che si è spenta a 84 anni nel capoluogo campano mercoledì scorso, 23 giugno. Lo riporta Il Roma. Giovedì pomeriggio, nella Chiesa di San Gennaro al Vomero, si sono svolte le esequie cui ha partecipato anche l'ex direttore del Tg4. All'alba di ieri il giornalista è stato svegliato in albergo per un controllo dei documenti, in particolare delle autorizzazioni del tribunale di Sorveglianza di Milano sul trasferimento a Napoli, essendo Emilio Fede agli arresti domiciliari per scontare 4 anni e sette mesi di carcere per la vicenda Ruby. 

Il racconto di Emilio Fede

"È tutto vero, non ho parole. Ma in che paese siamo?", racconta il giornalista al quotidiano spiegando di essere arrivato in auto mercoledì notte e, dopo i funerali, di aver cenato al ristorante con la figlia Sveva. Nella notte dalla portineria dell'albergo hanno cercato di svegliarlo, per poi bussare alla porta di Magdalena, la donna che assiste Fede (ormai 90enne). "Ho cercato di spiegare che ero stato autorizzato regolarmente per gravi motivi di famiglia, ma solo dopo un meticoloso controllo dei documenti miei ma anche della mia collaboratrice, hanno lasciato la camera", conclude.