La guardia di finanza, coordinata dalla Dda, sta dando esecuzione ai provvedimenti tra i quartieri San Giovanni a Teduccio e Secondigliano. Due soggetti hanno anche falsamente autocertificato i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza
Il nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Napoli, coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, ha dato esecuzione, tra i quartieri San Giovanni a Teduccio e Secondigliano del capoluogo e a Giugliano in Campania e Melito, a provvedimenti cautelari nei confronti di quattro componenti di un'organizzazione criminale dedita al contrabbando di sigarette: due arresti ai domiciliari (V.C., 54 anni, e M.C., 21 anni) e due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria (P.B., 65 anni, e V.B., 51 anni). Due soggetti hanno anche falsamente autocertificato i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza.
Le indagini
Nel mese di agosto del 2019, gli accertamenti del Gico hanno portato all'arresto di un pregiudicato e al sequestro di oltre 4 tonnellate di sigarette di contrabbando. Dalle indagini è emerso che l'organizzazione ha trasferito complessivamente oltre 10 tonnellate di sigarette di contrabbando. I soggetti trasferivano sigarete da vendere in Campania dall'Est Europa. Le quattro persone indagate dal Gico della guardia di finanza di Napoli, secondo gli investigatori, facevano parte di una banda composta complessivamente da tredici soggetti. Dei rapporti con i Paesi dell'Europa dell'Est dai quali provenivano le sigarette di contrabbando si occupano V.C. e M.C., padre e figlio. Il trasferimento su gomma, invece, era di appannaggio di P.B. e di V.B.. Le sigarette giungevano in alcuni depositi del Lazio dai quali successivamente venivano prelevati e trasferiti nel Casertano. Infine, dalla provincia di Caserta le "bionde" giungevano nel Napoletano.