Maltempo in Campania, prorogata allerta meteo gialla

Campania

A riferirlo è la protezione civile della Regione Campania, che ha prorogato l'allerta meteo gialla fino alle 23.59 di oggi per la zona di Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana, penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini

La protezione civile della Regione Campania ha prorogato l'allerta meteo gialla fino alle 23.59 di oggi per la zona 1 (Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana) "per rischio Idraulico localizzato e per la zona 3 (Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini) per rischio Idrogeologico Localizzato" (LE PREVISIONI DEL METEO IN CAMPANIA). Pur in assenza di fenomeni rilevanti, si ritiene che permanga un consistente rischio residuo dovuto alle precipitazioni dei giorni scorsi. 

La situazione

In particolare, sulla zona 1, anche in assenza di precipitazioni, si segnalano la possibilità di occasionali fenomeni franosi legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili per effetto della saturazione dei suoli e un possibile innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d'acqua che potrebbe determinare inondazioni. Sulla zona 3 invece, anche in assenza di precipitazioni si potrebbero verificare caduta massi in più punti del territorio e occasionali fenomeni franosi legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili per effetto della saturazione dei suoli. 

Esondazioni dei fiumi Calore e Tammaro

A causa del maltempo, il fiume Calore nel Sannio la notte scorsa ha rotto gli argini ed è esondato invadendo i terreni che toccano i Comuni di Guardia Sanframondi, Solopaca, Ponte, San Lorenzo Maggiore. A darne notizia è la Coldiretti di Benevento che "fin dalle prime luci ha attivato gli uffici territoriali per monitorare la situazione".
"Sembra una scena già vista, la stessa del 2015, con i vigneti sott'acqua in valle Telesina" afferma l'organizzazione professionale agricola. Il direttore Gerardo Dell'Orto sta raccogliendo le segnalazioni dei soci, soprattutto viticoltori, "che si ritrovano a rivivere l'incubo della minaccia del fiume". Difficile fare un bilancio al momento, bisognerà attendere che il Calore rientri nell'alveo per comprendere i danni arrecati alle coltivazioni. Ieri anche il fiume Tammaro è straripato ancora una volta nell'ansa in territorio di Paduli, poco prima della confluenza con il Calore, alle porte di Benevento.

Parzialmente riaperto raccordo Avellino-Salerno

È stato parzialmente riaperto alla circolazione il raccordo autostradale Avellino-Salerno, interessato nella tarda mattinata di ieri da un consistente movimento franoso che ha invaso le carreggiate nel territorio del comune irpino di Atripalda. Dopo oltre 24 ore di lavoro, che hanno visto impegnato il personale di Anas e della impresa chiamata a rimuovere terra, fango e alberi, è stato riparto il tratto in direzione Salerno mentre resta ancora interdetto quello in direzione del casello autostradale di Avellino est. Per gli automobilisti provenienti da Salerno per Avellio, uscita obbligatoria a Serino con immissione sulla viabilità interna per raggiungere la città.

Rischio neve, chiuse scuole a Benevento

Scuole chiuse a Benevento da sabato 13 febbraio fino a mercoledì 17 febbraio. Lo ha deciso il sindaco Clemente Mastella per il rischio previsto di abbondanti nevicate La chiusura non è stata disposta per l'evoluzione dei contagi da Coronavirus che nelle scuole cittadine si attesta a un livello basso, anche se in termini generali fa registrare una percentuale del 6,9 per cento.

Le parole del presidente Coldiretti Benevento

"Speriamo di non dover rincorre ancora una volta le emergenze - dice Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Benevento e Campania - ma purtroppo è un film già visto. Questi fenomeni vanno prevenuti con azioni straordinarie, ma il nostro appello ad un'accelerazione sul dissesto idrogeologico continua a restare inascoltato. Ci troviamo di fronte ad eventi climatici estremi e le contromisure devono essere altrettanto drastiche. I fiumi esondano con un carico di piogge sicuramente alto, ma non così eccezionale da far cedere gli argini. Questo ci spaventa ancor di più in caso di precipitazioni eccezionali, verso le quali non siamo pronti. I fiumi vanno manutenuti costantemente, bisogna mettere in piedi un piano straordinario con la collaborazione di tutti: Provincia, Comuni e aziende agricole. Possiamo farcela solo tutti insieme. La prevenzione dei rischi idrogeologici, peraltro, può essere un volano di investimenti in un momento difficile per l'economia".

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