Secondo quanto emerso dai controlli, le indagate si sono avvalse dell'operato del ginecologo e di una sua segretaria, le cui responsabilità sono attualmente al vaglio degli inquirenti
Grazie alla compiacenza di un ginecologo, due donne sottoposte agli arresti domiciliari riuscivano a violare gli obblighi loro imposti. Una stratagemma scoperto dai carabinieri a Torre Annunziata, nel Napoletano.
L'ordinanza
I militari hanno dato esecuzione a un'ordinanza di aggravamento di misura cautelare nei confronti delle due donne di 38 e 23 anni. I carabinieri hanno appurato che le due ottenevano permessi per uscire dalle rispettive abitazioni dove erano recluse grazie a specifici certificati attestanti la necessità di svolgere visite mediche specialistiche, in realtà poi - stando ai riscontri delle forze dell'ordine - mai effettuate.
Le indagini
Secondo quanto emerso dai controlli, le indagate si sono avvalse dell'operato del ginecologo e di una sua segretaria, le cui responsabilità sono attualmente al vaglio degli inquirenti. Per una delle donne è stata quindi disposta la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con quella della custodia in carcere, mentre all'altra è stato revocato ogni permesso per allontanarsi dall'abitazione e disposto anche l'uso del braccialetto elettronico.