I destinatari del provvedimento sono ritenuti vicini al clan Orlando attivo a Marano. Le accuse sono di lesioni e violenza privata aggravate dal metodo mafioso: la vittima fu costretta a pagare una somma di denaro per evitare di dover lasciare il paese
Sei ordinanze di custodia cautelare sono state notificate dai carabinieri ad altrettanti pregiudicati ritenuti vicini al clan Orlando, attivo a Marano (in provincia di Napoli). A tre degli indagati, già detenuti per altri motivi, il provvedimento - emesso dal Gip del Tribunale di Napoli si richiesta della Dda - è stato notificato in carcere.
La vicenda
Le accuse per i sei sono di lesioni e violenza privata aggravate dal metodo mafioso ai danni di un immigrato albanese, che, nel febbraio 2018, fu picchiato e costretto a pagare una somma di denaro agli uomini del clan Orlando. L'albanese aveva a propria volta picchiato la sua ex compagna, che era divenuta la donna di un affiliato al clan. L'uomo venne attirato con un espediente in una palestra di Marano di proprietà di uno degli indagati, sottoposto ad un pestaggio e minacciato affinché lasciasse Marano. La vittima fu costretta a pagare una somma al clan per evitare di dover lasciare il paese.
I destinatari del provvedimento
Tra gli indagati K.R., 56 anni, tunisino, deve rispondere anche di estorsione nei confronti dell'albanese, ed è stato trasferito in carcere. A tre elementi di spicco del clan Orlando: P.B., 38 anni, C.D.F., 36, e G.T., 33, già detenuti per altri motivi, l'ordinanza è stata notificata in carcere. C.M., 21 anni, e C.G.O., 35, sono stati messi agli arresti domiciliari.