L'indagine è nata a seguito delle denunce sporte da una 44enne che, lo scorso dicembre, è stata vittima di una rapina da parte di due uomini in sella a uno scooter i quali, alcuni giorni dopo, le avrebbe bruciato l'autovettura per evitare che li denunciasse
Dopo averla rapinata le incendiarono l'auto per non farsi denunciare, ma ora devono rispondere dell'accusa di rapina, lesioni e incendio. I carabinieri della compagnia di Torre Annunziata (Napoli) hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata nei confronti dei fratelli G. V. e A. V. di 31 e 42 anni.
L'inchiesta della Procura
L'indagine, coordinata dalla Procura di Torre Annunziata, nacque a seguito delle denunce sporte da una 44enne che, lo scorso dicembre, dopo aver subito la rapina della sua borsa da parte di due giovani in sella a un motoveicolo Piaggio Beverly con targa bulgara, subì dopo pochi giorni anche l'incendio doloso della sua autovettura Fiat Punto. Nel rogo furono coinvolte altre due vetture e una pizzeria, e solo grazie al pronto intervento delle forze dell'ordine le fiamme non si propagarono alle abitazioni circostanti. Le attività investigative hanno permesso di identificare uno dei presunti autori della rapina; e il fratello, incastrato dalle immagini di videosorveglianza, come soggetto che materialmente appiccò l'incendio alla vettura, verosimilmente per impedire alla donna, che aveva riconosciuto i suoi aggressori, di rivolgersi alle forze dell'ordine per denunciare. I due indagati sono stati arrestati e portati nella casa circondariale di Napoli Poggioreale.