Salerno, medico e infermiere aggrediti in ospedale: denunciate due persone

Campania
L'ospedale di Salerno (ANSA)

L’episodio, l’ennesimo dall’inizio dell’anno, è avvenuto ieri pomeriggio nel reparto di Pneumologia del San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona dopo la morte di un paziente in corsia 

Ancora un’aggressione, l’ennesima dall’inizio del 2020, ai danni del personale sanitario in Campania. Ieri pomeriggio, un medico e un infermiere sono stati aggrediti nel reparto di Pneumologia dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno da due persone, a seguito della morte di un paziente avvenuta in corsia. I due aggressori sono stati denunciati dagli agenti della sezione Volanti della Questura di Salerno.

La condanna del presidente dell’Ordine dei Medici

Il grave episodio è stato duramente condannato dal presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno, Giovanni D’Angelo: "Penso - ha detto D'Angelo - che gli ultimi casi segnalati, in particolare in questa regione, nell'ultima settimana (quasi un caso al giorno), rappresentino una ragione più che valida per approvare 'domani' la legge sulla violenza in sanità presso la Camera dei Deputati, ultimo atto del suo percorso giuridico. La legge in questione - ha concluso - comporterà il riconoscimento dello status giuridico di "pubblico ufficiale" per gli operatori impegnati nell'assistenza sanitaria: una inevitabile sconfitta in una società sempre più protesa all'uso della violenza piuttosto che a quello della ragione".

Il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo: "Fenomeno in aumento"

Sulla vicenda è intervenuto anche il sottosegretario di Stato alla Difesa Angelo Tofalo. "Cambiano le dinamiche ma a pagarne le conseguenze sono sempre gli stessi: medici, infermieri e paramedici - ha sottolineato tofalo in una nota -. Siamo di fronte a un fenomeno diffuso e in progressivo aumento, a dirlo purtroppo sono i numeri dei casi registrati ogni giorno. Ciò è fonte di grande preoccupazione per la sicurezza degli operatori. Questo tema deve necessariamente essere affrontato con urgenza e in maniera risolutiva affinché non si verifichino più simili reati. La mia vicinanza e solidarietà agli operatori che hanno subito l'aggressione", ha concluso il sottosegretario.

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