S. Martino Valle Caudina, torrente solleva piazza: 5 milioni di danni

Campania

Delle 300 persone sfollate inizialmente, soltanto una trentina passeranno il Natale nei centri di accoglienza e nel convento dei Francescani 

È di quasi 5 milioni il primo bilancio dei danni provocati dalla esondazione del torrente sotterraneo Caudino, che sabato scorso è esploso travolgendo con acqua, fango e detriti il centro storico di San Martino Valle Caudina, in provincia di Avellino.

Nessuna vittima

A provocare 'l'esplosione' del torrente è stata una frana sul monte Pizzuto, in località Vallicelle. Tronchi, fango e detriti hanno intasato il torrente che, tombato nel secolo scorso, attraversa sotterraneamente il centro storico e la piena ha sfondato il manto stradale. Fortunatamente non si contano vittime, a parte una donna che nella concitazione di quei momenti è caduta procurandosi la frattura del braccio. Delle 300 persone sfollate inizialmente, soltanto una trentina passeranno il Natale nei centri di accoglienza e nel convento dei Francescani.

Chiesto lo stato di calamità

Il sindaco ha chiesto lo stato di calamità che ora la Regione inoltrerà al governo. Il governatore Vincenzo De Luca ha annunciato lo sblocco di 400 mila euro per interventi di messa in sicurezza della montagna e altri 200 mila euro per famiglie e commercianti del centro irpino che hanno subito i danni più rilevanti. Nella giornata di domani dovrebbero essere ripristinati gli allacci di acqua e gas nel centro storico di San Martino Valle Caudina.

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