Incendio a Caivano nel luglio 2018, stop a imprenditore per un anno

Campania
L'incendio di Caivano

Il rogo aveva coinvolto una grande quantità di rifiuti solidi urbani e generato una nube tossica. Dalle indagini è emersa la responsabilità del titolare dell'azienda, colpito dalla misura del divieto di esercitare per un anno l'attività d'impresa

Il titolare dell'azienda situata a Caivano in cui il 25 luglio 2018 è scoppiato un incendio, che ha coinvolto una grande quantità di rifiuti solidi urbani e generato una nube tossica, è stato colpito dalla misura del divieto di esercitare per un anno l'attività d'impresa, emessa dal Gip del tribunale di Napoli Nord con l'accusa di incendio colposo. Le indagini non hanno accertato l'origine dolosa del rogo, ma è comunque emersa la responsabilità del titolare, il quale non avrebbe posto in essere le misure adeguate per evitare l'incendio. Il rogo è avvenuto nella zona industriale della località Pascarola, area compresa nella cosiddetta 'terra dei fuochi'. In quello stesso mese altre tre incendi di rifiuti avevano colpito altrettanti impianti in Campania

Le indagini

Le indagini sono state compiute dai carabinieri del gruppo forestale di Napoli e della tenenza di Caivano, con il coordinamento della Procura di Napoli Nord. Dall'inchiesta è emerso, come in altri fatti analoghi accaduti nell'area industriale di Marcianise, che già prima del rogo l'azienda aveva ricevuto delle prescrizioni dall'autorità giudiziaria in quanto erano state riscontrate, in seguito ad alcuni sopralluoghi, delle violazioni nella gestione dei rifiuti solidi urbani. Alle prescrizioni non è stata data attuazione e poco dopo i rifiuti sono finiti in fiamme.

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