Sistema Romeo, i pm di Napoli chiedono 55 rinvii a giudizio

Campania
Alfredo Romeo (ANSA)

Tra gli imputati, oltre all’imprenditore Alfredo Romeo, ci sono anche l'ex parlamentare Italo Bocchino e l'ex governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro. Corruzione e turbata libertà degli incanti i reati contestati

I pm di Napoli Celeste Carrano ed Henry John Woodcock hanno chiesto il rinvio a giudizio di 55 persone nell’inchiesta sul cosiddetto “Sistema Romeo”, finalizzato al compimento di delitti contro la Pubblica Amministrazione. Oltre all’imprenditore Alfredo Romeo, tra gli imputati ci sono anche l'ex parlamentare Italo Bocchino, l'ex governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro, e l'attuale direttore dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, all'epoca dei fatti direttore dell'ufficio economato dell'ospedale "Cardarelli". Tra i reati contestati, a vario titolo, corruzione e turbata libertà degli incanti, finalizzati all'assegnazione e aggiudicazione di appalti per servizi di pulizia di edifici pubblici.

Il presunto ruolo di Bocchino

Secondo l'ipotesi accusatoria della Procura di Napoli, era l'ex parlamentare Italo Bocchino a pianificare la gestione di tutta l'attività illecita dell'associazione a delinquere ipotizzata dai pm Carrano, Raffaele e Woodcock. Il giudizio è stato chiesto, tra gli altri, per l'ex governatore della Campania, Stefano Caldoro, a cui si contesta il traffico di influenze, e per il manager Ciro Verdoliva, attuale direttore dell'Asl Napoli 1, a cui invece si contesta, tra l'altro, il favoreggiamento.

Bocchino: "Finalmente andrò davanti a un giudice"

L'ex parlamentare Italo Bocchino ha affidato il proprio pensiero sulla vicenda a una nota: "La richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura di Napoli è l'occasione per andare finalmente dinanzi a un giudice. Le accuse nei miei confronti sono frutto di errori di valutazione da parte della Procura, che dal 2015 ad oggi non ha mai ritenuto di interrogarmi per avere un chiarimento", si legge.
E ancora: "L'accusa di associazione per delinquere è già stata esclusa categoricamente e motivatamente dal Tribunale di Napoli in sede cautelare. La seconda e ultima accusa, di traffico illecito di influenza, è errata perché non tiene conto che un Decreto della presidenza del consiglio dei ministri aveva già sancito l'obbligo di annullamento della gara a cui si fa riferimento e che pertanto le interlocuzioni con l'ente in questione erano legittime e rispondenti alla legge in vigore", aggiunge l'ex parlamentare. 

Chiesto processo anche per due carabinieri del Nas

Nella lista delle persone per le quali i pm chiedono il rinvio a giudizio figurano anche due carabinieri del Nas, accusati di rivelazione di segreto d'ufficio in concorso con Verdoliva. Secondo gli inquirenti, uno dei due avrebbe rivelato al direttore del AslNa1 notizie relative ad alcuni procedimenti pendenti presso la Procura. Si trattava di indagini coordinate da due pm frutto di esposti anonimi sui presunti comportamenti scorretti di un medico del "Cardarelli". Stesso reato viene contestato anche all'altro militare per avere rivelato, sempre a Verdoliva, notizie coperte da segreto riguardanti due diverse indagini, una delle quali sulle pompe funebri.  

Napoli: I più letti