Whirlpool, operai in corteo con le famiglie per il centro di Napoli

Campania
Foto di archivio (ANSA)

Circa 250 dipendenti dell'azienda hanno percorso l'area pedonale di Via Toledo e hanno poi raggiunto Castel dell'Ovo. De Magistris: “Andremo a Montecitorio e non molleremo la piazza fino a che la vertenza non sarà risolta"

Circa 250 dipendenti della Whirlpool, la cui chiusura è prevista per il prossimo 31 Ottobre, hanno sfilato in corteo insieme alle proprie famiglie nel centro di Napoli. Gli operai hanno percorso l'area pedonale di Via Toledo scandendo slogan e si sono poi diretti a Castel dell'Ovo. Alla manifestazione si sono uniti alcuni gruppi di operai dell'indotto ed erano presenti anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, e l'assessore comunale al Lavoro, Monica Buonanno. Nelle sale del castello i lavoratori hanno affisso alcuni striscioni che recitano: “Mille posti di lavoro. Napoli non molla”, “Nessun licenziamento. No alla riconversione truffa” e “La Whirlpool è di chi lavora”.

Le parole degli operai

"Di noi ormai sapete tutto, ma vi chiedo: sapete come ci si sente quando ti dicono 'Non servi più'?". Così una lavoratrice della Whirlpool ha sintetizzato il suo stato d'animo dopo aver lavorato per anni nello stabilimento di via Argine. "Chiediamo al Governo - ha proseguito l'operaia - di farsi e di farci rispettare perché la nostra sconfitta sarà la sconfitta di tutti. Gli accordi vanno rispettati". I lavoratori sono fortemente preoccupati e chiedono, a 5 giorni dalla chiusura annunciata, un piano serio per Napoli. "La politica - aggiunge un lavoratore - deve dare risposte ai cittadini e non servirsi dei cittadini. A me mancano 5 anni alla pensione. Ho 58 anni, se chiude lo stabilimento chi mi prende? Come mantengo la famiglia? Sono vecchio per il mondo del lavoro e giovane per la pensione. Che cosa faccio?".  

De Magistris: “Andremo a Montecitorio”

"Se non arriva una risposta dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, andiamo noi a Montecitorio, io in testa, perché essere ascoltati dal premier è un diritto. Non molleremo piazza Montecitorio fino a che la vertenza non sarà risolta", ha detto De Magistris, parlando all'assemblea pubblica dei lavoratori Whirlpool a Castel dell'Ovo. "Napoli deve essere ricevuta dal presidente del Consiglio. Vogliamo sentire quali sono le parole del Governo. È inaccettabile questo silenzio pilatesco perché questa città lotta per l'attuazione dell'articolo 1 della Costituzione. Non c'è più alcuna interlocuzione tra il Governo e le parti coinvolte e siamo anche molto amareggiati che il presidente Conte non abbia avuto il tempo di raccogliere il mio pressante e accorato invito a un incontro. Non possiamo considerare ineluttabile la data del 31 ottobre per la fine lavorativa di queste persone. È inaccettabile".

Il corteo di ieri

Nella giornata di ieri i lavoratori si sono trovati in piazza Municipio dove hanno intonato cori e protestato per la chiusura dello stabilimento. I manifestanti si sono poi diretti verso la stazione marittima per fare azione di volantinaggio e informazione sui motivi della loro protesta. Fermi in attesa di imbarcarsi, un gruppo di turisti ha applaudito gli operai, al passaggio nel tunnel che conduce al Molo Angioino, in segno di solidarietà e sostegno. I lavoratori hanno concluso la loro protesta con un applauso all'altezza delle biglietterie, non prima di aver scandito nuovamente alcuni cori a difesa del proprio lavoro. I manifestanti sono poi tornati in fabbrica, dove sono in assemblea con un presidio permanente dal maggio scorso.

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