Professore malmena alunni nel Casertano: allontanato dall'istituto

Campania

Un 60enne del Convitto nazionale Giordano Bruno di Maddaloni è stato raggiunto da una misura cautelare di divieto di dimora nel Comune dove ha sede la scuola: è accusato di maltrattamenti aggravati e di aver instaurato un "clima di violenza e sopraffazione"

I carabinieri hanno notificato a P.S.N., professore di 60 anni originario di Napoli, una misura cautelare di divieto di dimora nel Comune dove ha sede il Convitto nazionale Giordano Bruno di Maddaloni, in provincia di Caserta, nel quale l’uomo insegnava. Il provvedimento, emesso dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha raggiunto il docente poiché accusato di maltrattamenti aggravati nei confronti degli alunni dell’istituto.

"Clima di violenza e sopraffazione"

Le indagini sono partite nel maggio scorso, in seguito alla denuncia presentata da alcuni studenti che lamentavano gli atteggiamenti violenti tenuti in classe dal professore nelle ore pomeridiane in cui insegnava. La procura di Santa Maria Capua Vetere ha affidato gli accertamenti del caso ai carabinieri della compagnia di Maddaloni, i quali hanno collocato microspie in classe per verificare l’attendibilità delle accuse. In una nota firmata dal procuratore aggiunto Alessandro Milita si legge che nell'inchiesta è emerso che il docente "ricorreva all’uso sistematico della forza ai danni delle vittime, mediante schiaffi, pugni, sculacciate, spintonando gli alunni contro i banchi e percuotendoli con oggetti contundenti".
Il 60enne avrebbe insomma instaurato in classe un "clima di violenza e sopraffazione", tanto da spingere alcuni studenti a cambiare sezione. Qualcuno ha invece rinunciato a frequentare i corsi pomeridiani pur di evitare l’insegnante.

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