Sentenze pilotate a Salerno, altri 7 arrestati tra cui Casimiro Lieto

Campania
Foto di archivio (Fotogramma)

Per l'autore televisivo la Rai ha avviato l'iter di risoluzione del contratto. I provvedimenti fanno seguito all'inchiesta sulla Commissione Tributaria di Salerno che lo scorso maggio ha portato all'arresto di 14 persone

Altri sette arresti, nei confronti di giudici, funzionari, commercialisti ed imprenditori, sono stati effettuati questa mattina nell'ambito dell'inchiesta sulla Commissione Tributaria di Salerno che lo scorso 15 maggio ha portato all'arresto di 14 persone, alcune delle quali durante le deposizioni hanno svelato nuovi episodi di corruzione. Il gip di Salerno lo definisce "un sistema consolidato che sembrava essere unicamente la punta di un iceberg ben più profondo".

Le accuse

Secondo quanto emerso, l'iter di ulteriori dieci sentenze di secondo grado, pronunciate dalla Commissione Tributaria Regionale Sezione distaccata di Salerno, risulterebbe essere stato pilotato in cambio di denaro. Tra gli arrestati Antonio Mauriello, originario di Avellino, il quale, dopo aver ricoperto per anni l'incarico di giudice tributario a Salerno, da settembre dello scorso anno fa parte del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria. I fatti a lui contestati, concorso in cinque episodi di corruzione in atti giudiziari, sono stati commessi non in qualità di giudice tributario o consigliere, ma come intermediario corruttore che operava avvalendosi della conoscenza diretta del personale amministrativo e dei giudici tributari di Salerno.

Tra gli arrestati anche l'autore Rai Casimiro Lieto

Tra gli arrestati figura anche il manager televisivo Casimiro Lieto, autore del programma di Rai2 'La domenica ventura' e in passato autore di 'La prova del cuoco' e 'La vita in diretta'. E' accusato di concorso in corruzione. Lieto, Antonio Mauriello, ex giudice tributario e attualmente membro del Consiglio nazionale della giustizia tributaria a Roma, e Fernando Spanò, presidente della IV sezione del Consiglio tributario regionale di Salerno, "si accordavano - scrive il gip Pietro Indinnimeo nell'ordinanza - per la corresponsione di un'utilità, consistente nell'individuazione e messa a disposizione, a favore di Fernando Spanò di un posto di lavoro a beneficio di Franco Spanò, figlio del predetto Ferdinando, al fine di pilotare l'iter procedimentale e condizionare favorevolmente l'esito di un procedimento tributario di 229.086 euro afferente...Casimiro Lieto, definito in secondo grado, con esisto favorevole al contribuente nel corso dell'udienza del 27 giugno 2017, con sentenza nr 6641/17 depositata in data 14 luglio 2017".

Rai avvia l'iter di risoluzione del contratto di Lieto

La Rai "ha avviato l'iter per la risoluzione del contratto di collaborazione di Casimiro Lieto, autore della trasmissione 'La Domenica Ventura'". Lo annuncia Viale Mazzini, dopo l'arresto dell'autore tv nell'ambito dell'operazione della Guardia di Finanza di sulle sentenze pilotate nella Commissione tributaria di Salerno.

Il commento di Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai

"L'arresto di uno dei principali dirigenti dell'informazione di Rai1, riferimento prima dei programmi della mattina e poi dei contenitori del pomeriggio, oltre che di tante altre produzioni, non può lasciare indifferente l'azienda. Giusto essere garantisti fino al terzo grado di giudizio, ma è evidente che le notizie che arrivano dalla Procura di Salerno hanno conseguenze pesanti sulla programmazione del principale canale Rai". Lo dichiara il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai.

Uno degli arrestati in rapporti con vertici Lega

L'attuale membro del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria Antonio Mauriello più volte ha "ostentato rapporti e contatti con esponenti apicali della Lega Nord" che utilizzava per fare in modo che i giudici tributari di Salerno dessero seguito alle sue richieste. Lo scrive il gip nell'ordinanza, citando le dichiarazioni rese dal "giudice tributario corrotto Ferdinando Spanò". L'atteggiamento di Mauriello, ha messo a verbale Spanò, "esercitava su vari giudici un sentimento per così dire di reverenza". Spanò ha raccontato agli inquirenti che fu proprio Mauriello a presentargli Casimiro Lieto, l'autore Rai che avrebbe dovuto trovare un posto al figlio in cambio dell'intervento del giudice in un procedimento alla Commissione tributaria che lo riguardava. E proprio perché Mauriello ripetutamente ostentava i suoi rapporti con la Lega, ha detto Spanò secondo quanto riporta il gip nell'ordinanza, "i giudici avevano un sentimento oltre che di amicizia anche di convenienza in quanto lo ritenevano legittimante in grado di farsi promotore presso il Consiglio di presidenza delle loro esigenze professionali, potendo il Mauriello perorare, a livello centrale, l'adozione di provvedimenti legislativi vantaggiosi per tutti i giudici tributari, in particolare per quelli non togati".
Quanto alla vicenda dell'assunzione del figlio, Spanò ha spiegato: all'epoca "avevo sempre il problema legato alla ricerca di un'occupazione stabile e remunerativa per mio figlio Franco, le cui precarie condizioni economiche oltre che familiari...sono state la causa principale per la quale mi sono trovato coinvolto in tale vicenda illecita. Pertanto, proprio attraverso le interessenze e i legami di Antonio Mauriello a livello politico, contavo di trovare una sistemazione e una situazione di stabilità economica per mio figlio". In questo contesto, conclude il gip, Spanò "colloca le pronunce favorevoli che ha emesso, su richiesta di Mauriello, a favore dell'imprenditore Lieto il quale offrì al figlio un posto di lavoro". 

Gli arresti

La conoscenza tra Casimiro Lieto, originario dell'Irpinia, e Mauriello già giudice tributario, attualmente membro del Consiglio Nazionale della Giustizia Tributaria a Roma, risalirebbe agli inizi del 2017. Le altre cinque persone arrestate sono Giuseppe Pagano (giudice tributario), Rosario Attilio Passarella (dipendente amministrativo presso la Commissione Tributaria di Salerno), Francescopaolo Savo (professionista tributario), Giuseppe Somma (professionista tributario), Paola Panariello (referente FULL Project srl). Tra i capi di accusa vi sono la cancellazione di un debito con l'Erario di oltre 35 milioni di euro ottenuto da una società di Sarno; per un'altra società di Angri, invece, l'indebito vantaggio ottenuto supererebbe i cinque milioni; per una terza società avellinese, infine, la somma contestata dal Fisco e annullata dai giudici raggiungerebbe quasi il milione di euro. Sale così a venti il numero complessivo di provvedimenti di secondo grado, al centro dell'inchiesta, che sarebbero stati pilotati dal 2016 a maggio di quest'anno.  

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