Universiadi 2019, camorra: chiedevano pizzo sui lavori a Napoli

Campania
La cerimonia delle Universiadi 2019 (ANSA)

Alle due persone finite in manette sono contestate, a vario titolo, la tentata estorsione e, in concorso, la violenza privata con l'aggravante di avere agito per favorire l'organizzazione criminale

A Napoli la polizia ha arrestato due persone, ritenute legate al clan Aprea, De Luca Bossa e Minichini, dei quartieri di Barra, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli. Sono accusate di avere chiesto il pizzo a una ditta che stava ristrutturando il complesso sportivo Palavesuvio di Ponticelli nell'ambito dei lavori per le Universiadi 2019 che si sono tenute in Campania la scorsa estate.

Gli arrestati

Si tratta di S.B. e A.A., di 42 e 49 anni, a cui si contestano, a vario titolo, la tentata estorsione e, in concorso, la violenza privata con l'aggravante di avere agito per favorire la camorra. S.B. è anche accusato di avere tentato un'estorsione a due ditte consorziate impegnate nel rifacimento delle coperture e nella rimozione dell'amianto sul cantiere "Eav" di Ponticelli. Tentativi perpetrati il 6 e 7 maggio e denunciati l'8 maggio: al capocantiere avrebbe intimato di chiedere ai responsabili di presentarsi "agli amici di Barra".

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