Incendio a Sarno, individuati gli autori: sono quasi tutti minori. Fuoco forse per bravata

Campania
L'incendio di Sarno, le fiamme domate (ANSA)

Le indagini hanno consentito di focalizzare l'attenzione sui giovani, già identificati e le cui posizioni sono al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Salerno

Sono stati individuati gli autori dell'incendio sulla collina del Saretto a Sarno, in provincia di Salerno. Si tratta di una banda di sei ragazzini, cinque dei quali minorenni. Il rogo, causato probabilmente da una bravata, ha distrutto in gran parte il colle e ha provocato l'evacuazione della popolazione della zona, circa 200 abitanti, le cui abitazioni erano esposte a rischio, nonché la chiusura degli istituti scolastici nella giornata di ieri. Il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, ha annunciato la mobilitazione della macchina dei soccorsi per la messa in sicurezza del territorio.

L'attività investigativa

Le indagini hanno consentito di focalizzare l'attenzione sui giovani, già identificati e le cui posizioni sono rispettivamente al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Salerno e della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore.

Gli elementi raccolti

Gli elementi raccolti configurano, secondo i militari, un quadro indiziario significativo riguardo il coinvolgimento del gruppo di giovani nell'origine dell'incendio. Decisiva, stando a quanto si apprende, anche la testimonianza di due persone del luogo, che avrebbero visto questa banda di ragazzini aggirarsi nella zona. Le responsabilità individuali sono tuttora oggetto di verifica al pari del movente, anche se l'ipotesi della bravata è quella accreditata in primis.

Le parole del sindaco

"Sono dei giovanissimi ad aver incendiato il Saretto. La verità di oggi brucia quanto il fuoco che ha distrutto il nostro amato Monte". Così scrive su Facebook il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, che già ieri, a Sky TG24, aveva parlato dell'origine dolosa del rogo. "Faccio una riflessione: i giovani piromani da una parte ed i giovani volontari dall'altra. Sembra - scrive il primo cittadino - una lotta tra il bene ed il male; tra barbarie ed umanità; tra superficialità e generoso sacrificio. Sono stati giorni convulsi, difficili, complicati. Oggi si sta ricostruendo un mosaico di pezzi di verità che lascia sgomenti per i danni, le modalità, il coinvolgimento di giovani della nostra città, le confessioni rilasciate. Non parlerò di 'una generazione' nel grande rispetto dei tanti figli di Sarno che sono il nostro orgoglio, il nostro futuro ed invito anche voi, miei cari concittadini, a non farlo. Chi ha distrutto la nostra terra 'per uno scherzo' (così avrebbero motivato tutto), merita di essere identificato, giudicato e condannato nella sua singola responsabilità e non generalizzando. Confidiamo nella giustizia alla quale chiediamo pene severissime, esemplari, senza sconti, nella piena consapevolezza del grave crimine commesso". Infine, Canfora ha voluto "ringraziare gli investigatori per il lavoro rapido ed incessante. Attendiamo fiduciosi ulteriori chiarimenti dalle indagini".

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