Camorra, cadavere in un bagagliaio a Napoli: è stato ucciso con un colpo alla testa

Campania
Foto di archivio (LaPresse)

Il 29enne è ritenuto dagli investigatori un leader del gruppo camorristico che, in autonomia, gestisce l'importante piazza di spaccio delle Case Celesti di Secondigliano

È stato trovato morto in un bagagliaio con un solo colpo di pistola di piccolo calibro alla nuca. Le circostanze della morte di Domenico Gargiulo, 29 anni, il cui corpo senza vita è stato trovato ieri a Scampia, portano gli inquirenti verso l'ipotesi dell'esecuzione di Camorra, compiuta presumibilmente vicino al luogo dove un poliziotto ha scoperto la Ford rubata con dentro il cadavere, avvolto in una coperta e con il capo sanguinante coperto da un asciugamano. Il 29enne è ritenuto dagli investigatori un leader del gruppo camorristico che, in autonomia, gestisce l'importante piazza di spaccio delle Case Celesti di Secondigliano. Sull'episodio indagano polizia e Direzione Distrettuale Antimafia.

Omicidio di Camorra

A quanto si apprende, al momento gli investigatori non ritengono che l'omicidio sia legato a quello di Giuseppe Sorrentino, scarcerato 7 mesi fa e ritenuto legato al clan degli Amato-Pagano, ucciso il 7 settembre mentre era alla guida di un'auto. Sembrerebbe più un regolamento di conti interno al gruppo camorristico che fa capo all'ex scissionista Roberto Manganiello, arrestato dalla Squadra Mobile nel 2014 dopo un'evasione e affiancato dalla famiglia Marino, di cui Gargiulo era il braccio destro. Tra le ipotesi più accreditate per il movente, restano quindi una punizione per uno sgarro interno al gruppo o gravi problemi sorti in relazione a una partita di droga. Gargiulo sarebbe caduto in una trappola tesagli da qualcuno che conosceva. L'ipotesi di un omicidio compiuto con l'intenzione di accaparrarsi la lucrosa piazza di spaccio delle Case Celesti, che potrebbe innescare l'ennesima faida, al momento non è suffragata dagli elementi finora acquisiti.

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