L'intervento presso il Cardarelli di Napoli. A causa delle "delicate" condizioni fisiche e psichiche di Salvatore Narciso, è stato rinviato il suo interrogatorio. Il magistrato concorderà una nuova data dopo aver sentito il parere dei medici
È riuscito l’intervento su Salvatore Narciso, l'uomo accusato di aver lanciato ieri, lunedì 15 luglio, dal balcone di un appartamento a San Gennaro Vesuviano la figlia di 16 mesi uccidendola e aver tentato poi il suicidio buttandosi nel vuoto e rimanendo gravemente ferito. L’operazione è stata eseguita all'ospedale Cardarelli di Napoli. "In merito al drammatico evento di San Gennaro Vesuviano la Direzione Strategica del Cardarelli fa sapere che l'uomo ha riportato fratture vertebrali ed ematoma intradurale che è stato risolto grazie ad un delicato intervento chirurgico" si legge in una nota dell'ospedale. "Anche in una situazione tanto drammatica - dice il Commissario Straordinario Anna Iervolino - sento di ringraziare tutti i professionisti di questa Azienda ospedaliera. Una struttura che, come sempre, è in prima linea e si conferma nella sue eccellenza. Tutti i traumi maggiori sono centralizzati al Cardarelli, dove i servizi e le sale chirurgiche operano 24h. Siamo fieri di offrire alla città una risposta assistenziale di altissimo livello”.
Interrogatorio rinviato
A causa delle "delicate" condizioni fisiche e psichiche in cui versa l’uomo, è stato rinviato l’interrogatorio a cui sarà sottoposto. Lo ha deciso il magistrato che concorderà una nuova data dopo aver sentito il parere dei medici. Per il momento rimane piantonato e nessuna misura è stata a oggi decisa nei suoi confronti.
La dinamica dei fatti
La tragedia è accaduta a San Gennaro Vesuviano, in provincia di Napoli. Secondo quanto trapelato dalle indagini, l'uomo si trovava all'interno dell'abitazione della suocera insieme con la moglie. Mentre la donna stava caricando la lavatrice, il marito ha preso la bimba, dal piano terra è salito per le scale e, dalla finestra al secondo piano, ha prima lanciato la piccola e poi si è buttato di sotto.
Un paese sconvolto
A San Gennaro Vesuviano in pochi ricordano Salvatore, ma in molti conoscono la nonna di Ginevra, che è stata assessore alle Politiche Sociali una decina di anni fa.
"Bravissime persone - spiegano alcuni uomini all'ANSA - le figlie sono entrambe laureate. Tutti gentili, se li incrociavi salutavano. La mamma della bambina non si vedeva spesso. E' medico, una tragedia quella che è successa. Dove l'avrà trovato quello lì? Non doveva morire la bambina, doveva essere il contrario".
Un'altra donna si chiede: "Perché non l'hanno ancora arrestato? Dicono che ora rischia di restare paralizzato. Ma devono metterlo in galera e buttare via la chiave. Uccidere una bambina, sua figlia. Che schifo. Ha distrutto tutta la famiglia, e ha sconvolto il paese. Non era mai avvenuto un fatto così tragico".