Benevento, minacciano testimone per farlo ritrattare: tre arrestate

Campania
Foto di archivio (ANSA)

Secondo le indagini, le tre donne hanno compiuto una lunga serie di gravi intimidazioni nei confronti dei familiari di una persona sentita nel corso delle indagini sull'omicidio di Cosimo Nizza

Arrestate tre donne a Benevento, accusate di aver minacciato e perseguitato i familiari di un teste nell'indagine sull'omicidio di Cosimo Nizza, il 48enne disabile di Benevento vittima di una esecuzione di camorra avvenuta nel 2009 in pieno giorno. Secondo le accuse le tre donne avevano l'obiettivo di costringere il testimone a ritrattare le sue dichiarazioni. Le tre, finite ai domiciliari, sono accusate di intralcio alla giustizia, atti persecutori (stalking) e lesioni personali aggravate.

Le minacce

Le minacce, secondo gli investigatori, sono legate all'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare avvenuta nel marzo scorso nei confronti di un pregiudicato di Benevento, chiamato in causa per il delitto di Nizza. Le minacce sono arrivate prima tramite whatsapp, poi attraverso reiterate e gravi aggressioni.

L'omicidio

Secondo l'inchiesta, alla base dell'omicidio ci sarebbe stata la lotta per l'accaparramento della piazza di spaccio e per garantirsi l'esclusiva della vendita di eroina a Benevento. Nizza si trovava nei pressi della propria abitazione, nel Rione Libertà, costretto su una sedia a rotelle a causa di un incidente stradale avvenuto quattro anni prima, quando venne avvicinato da due sicari a bordo di uno moto, che lo ferirono mortalmente con tre colpi di pistola alla testa.

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