Contrabbando di sigarette nel Napoletano, sgominata una rete transnazionale

Campania
Foto di archivio (Getty Images)

A gestire lo smercio dei tabacchi erano due gruppi, che si avvalevano di una filiera di distribuzione piramidale. Venti le persone arrestate e due milioni e mezzo di euro il danno stimato all’Erario 

Un'organizzazione criminale transnazionale dedita al contrabbando di sigarette è stata sgominata nel Napoletano. Il Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, ha emesso 28 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti appartenenti a due associazioni attive a Casavatore, Afragola, Ercolano, Caivano, San Sebastiano al Vesuvio, Casoria, Casalnuovo di Napoli e San Giorgio a Cremano. Nel corso dell'indagine, 20 persone sono state arrestate in flagranza di reato e sono state sequestrate 14 tonnellate di sigarette con un rilevante danno economico - in termini di evasione di imposte, accise e dazi doganali - pari a circa 2,5 milioni di euro.

L’organigramma dei gruppi criminali

Le indagini, coordinate dalla Dda napoletana, hanno consentito di ricostruire l'organigramma dei due gruppi criminali, che erano strutturati come imprese e collocavano ingenti quantitativi di tabacchi di contrabbando sul mercato napoletano avvalendosi di una filiera di distribuzione piramidale, caratterizzata da diverse figure con compiti differenti (i produttori all'estero, gli importatori, i grossisti, i rivenditori e chi allestisce bancarelle in strada). I contrabbandieri, ad esempio, introducevano i tabacchi sul territorio italiano tramite tir che attraversavano i valichi di frontiera del Nord Est e nascondevano le stecche con carichi di copertura (pannelli di poliuretano o blocchi di mattonelle).

Le indagini

Le indagini sono state condotte anche grazie alla collaborazione di diverse autorità di polizia europee tra le quali il General Inspectorate of the Romanian Border Police, l'O.L.A.F. (Ufficio antifrodi dell'Unione Europea, con sede a Bruxelles) e lo S.C.I.P. (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia) della Direzione Centrale della Polizia Criminale attraverso la Divisione Sirene e l'Ufficio dell'Esperto per la Sicurezza in Romania. È stata dimostrata la commissione di reati in più stati esteri tanto che il pm ha contestato la transnazionalità del reato, circostanza condivisa dal Gip nell'ordinanza. L’attività investigativa, svolta attraverso intercettazioni, videoriprese e servizi di osservazione, ha consentito di individuare numerosi depositi a Napoli e in provincia.

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