Whirlpool, cardinale Sepe: “Sgomenti per l’atteggiamento dell’azienda”

Campania

"Mantenete fede agli impegni assunti - ha esortato il cardinale, durante l’omelia della messa celebrata al presidio di via Argine -, pensate al tradimento da voi fatto nei confronti dei lavoratori" 

"Vogliamo dire con chiarezza che Napoli, la Campania, il Sud, l'Italia non sono territori da conquistare e abbandonare. Si abbia il coraggio di guardare in faccia i tanti padri e le tante madri di famiglia che, con il sudore della loro fronte e del loro lavoro, hanno consentito all'azienda di impinguare i suoi conti in banca". Sono queste le parole dell'arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, rivolte agli operai dello stabilimento Whirlpool durante l’omelia della celebrazione eucaristica che si è svolta questa mattina al presidio davanti alla fabbrica di via Argine. L’azienda nei giorni scorsi ha annunciato di voler riconvertire e cedere a terzi lo stabilimento. Il provvedimento interessa 450 lavoratori.

Le parole dell'arcivescovo di Napoli

"L'atteggiamento della proprietà ci sgomenta - ha sottolineato il cardinale -, il lavoro non può essere messo in discussione. La fabbrica non si chiude perché i lavoratori non sono birilli dei quali ci si può liberare quando si vuole, apponendo una X su una slide. Ai responsabili della decisione diciamo: provate a stare al posto di questi lavoratori e a subire un affronto come quello al quale volete sottoporre loro. Come reagireste? Cosa direste per salvare il presente e il futuro della vostra famiglia e dei vostri figli?". "Mantenete fede agli impegni assunti - ha esortato il cardinale - pensate al tradimento da voi fatto nei confronti dei lavoratori, persone come voi, che sono stati al vostro fianco in questi anni. La dignità della persona deve prevalere su tutto e procedere ogni ragionamento di profitto e di comodo. Sappiate che la Chiesa è al fianco dei lavoratori. Il lavoro manca per tantissime famiglie e per migliaia di giovani. Non consentiamo a chicchessia di farci perdere anche il lavoro che già teniamo".

"Ravvedetevi"

"Ravvedetevi - ha concluso il cardinale - rivedete i vostri piani aziendali, sedetevi al tavolo del confronto con il Governo e con i Sindacati, con animo sgombro da ogni pregiudizio e da ogni progettato profitto. La vostra vita e quella della vostra famiglia non ha più valore di quella di tanti padri e tante madri che in questi anni di vostro successo aziendale hanno dato l'anima, tanto da conquistare premi ed encomi. Se ritenete che possiamo svolgere un ruolo nell'ambito del confronto riteneteci a disposizione. Ma sappiate che, come cristiani, non tradiremo mai i lavoratori, perché il lavoro è un diritto di ogni persona, perché la sacralità del lavoro è l'insegnamento di Cristo e della Chiesa". Il cardinale ha poi concluso l'Omelia con il classico: "Dio Vi benedica e 'A Maronna V'Accumpagna!".

Il commento del segretario generale Cgil Napoli, Walter Schiavella

"Ringraziamo il cardinale Sepe per la vicinanza che sempre dimostra ai problemi dei lavoratori. Oggi il suo intervento ha evidenziato tutto il carico di umanità che la freddezza dei numeri, dietro cui si nascondono i decisori di scelte così assurde e dolorose, tenta di celare". E’ quanto afferma, in una nota, il segretario generale della Cgil di Napoli, Walter Schiavella. "I prossimi giorni - precisa Schiavella - sono giorni importanti per la vertenza ed è quindi fondamentale che la comunità tutta sia unita a sostegno dei lavoratori a cominciare dal Consiglio comunale di martedì, a cui congiuntamente abbiamo convocato i direttivi confederali unitari per rappresentare la compattezza di tutto il mondo del lavoro napoletano".

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