Caserta, segano le sbarre ed evadono dal carcere: ricerche in corso

Campania
Foto di archivio (Fotogramma)

Sono due i detenuti fuggiti dal carcere di Carinola, in provincia di Caserta. Il sindacato di polizia penitenziaria denuncia: “Manca il personale e i risultati sono purtroppo questi” 

Due detenuti albanesi di 26 e 29 anni sono evasi dal carcere di Carinola, in provincia di Caserta, segando le sbarre della cella. Le ricerche dei due uomini sono in corso in tutta la provincia. La fuga è avvenuta verso la una e mezza della notte tra sabato 25 e domenica 26 maggio.

L'allarme del sindacato di polizia

A dare la notizia sono stati il segretario regionale dell'Uspp (Unione sindacale polizia penitenziaria) Ciro Auricchio e il segretario nazionale Giuseppe Moretti, che denunciano "le condizioni di estrema precarietà e scarsa sicurezza in cui versano molti istituti campani, tra cui quello di Carinola, fortemente sotto organico. Al carcere mancano all'appello, rispetto alla pianta organica, almeno 60 agenti. Siamo stanchi di una politica cieca e lontana dalle reali esigenze operative del Corpo di polizia penitenziaria - afferma Moretti - auspichiamo una svolta affinché l'allarme da troppo tempo ormai levato sia finalmente recepito da politiche di sostegno sia in termini di potenziamento degli organici che di decongestionamento del sovraffollamento".

Carceri senza personale

"Da tempo - aggiunge Auricchio - abbiamo sollecitato i vertici dell'amministrazione Penitenziaria ad intervenire per un incremento dell'organico a Carinola, ma ad oggi, nonostante l'uscita di personale per quiescenza e le imposizioni dipartimentali restrittive sulle ore di lavoro straordinario, tale appello è rimasto inascoltato. Ed i risultati sono purtroppo questi, con conseguente ulteriore malumore e senso di frustrazione da parte del personale che, nonostante tutto, opera quotidianamente cercando di fronteggiare le continue emergenze e le falle del sistema penitenziario". 

Tre evasi in una settimana

"Ancora una duplice evasione nelle carceri italiane. Questa volta dalla Casa di Reclusione di Carinola. Così, dopo l'evaso di Cosenza, si conta la poco invidiabile media di tre detenuti in una settimana. Siamo all'evidente fallimento della gestione penitenziaria", ha commentato Gennarino De Fazio, rappresentante della UILPA Polizia Penitenziaria nazionale. "Le carceri - prosegue - sembrano divenute colabrodo mentre la Polizia penitenziaria viene messa alla berlina per l'incapacità, o la mancanza di volontà, della politica di intraprendere un percorso virtuoso di investimento e rilancio del sistema di esecuzione penale. Apprezziamo - conclude De Fazio - la 'buona volontà' del Capo del DAP che proprio ha informalmente rappresentato di voler convocare i sindacati mercoledì prossimo per ragionare di organici e di eventi critici, ma temiamo che senza l'istituzione di un task force permanente al ministero della Giustizia e investimenti certi e immediati del Governo, si possa dibattere solo di pannicelli caldi". 

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