La biancheria inviata dal ministero degli Interni è rimasta a Capua e non è stata consegnata all'ospedale napoletano. Il nosocomio aveva annunciato "la sospensione di ogni forma di attività programmata" per far fronte a uno sciopero, ma poi l'emergenza è rientrata
Le lenzuola preparate dal ministero degli Interni per l'ospedale Cardarelli di Napoli, che aveva annunciato la sospensione delle attività programmate per far fronte alla mancanza della biancheria per uno sciopero, sono a Capua e non sono state consegnate all'ospedale napoletano. Secondo quanto si è appreso la Regione Campania avrebbe comunicato "che non c'è più bisogno delle lenzuola". Il ministero aveva predisposto stamattina l'invio delle lenzuola per l'ospedale Cardarelli che il 22 maggio aveva rischiato di andare in affanno per lo sciopero dei lavoratori della American Laundry, la ditta che si occupa della lavanderia dell'Asl Napoli 1. Lo sciopero è però terminato e quindi in mattinata il Cardarelli ha ricevuto regolarmente le tremila lenzuola necessarie ogni giorno. Secondo quanto si è appreso le lenzuola fanno parte di una dotazione della Protezione Civile nel sito di Capua e restano lì nell'eventualità di una nuova necessità.
De Luca: "Noi contro i delinquenti"
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine dell'inaugurazione del reparto di Terapia Intensiva Ematologica all'ospedale Cardarelli: "La notizia non erano le lenzuola ma la battaglia della Regione Campania per cacciare dalla sanità la camorra e i delinquenti. L'American Laundry ha una interdittiva antimafia e in caso di interruzione di pubblico servizio, o se qualcuno si permette di fermare le forniture, intervengano carabinieri, polizia e guardia di finanza, perché non siamo ancora nell'Africa subsahariana", le sue parole. "La Soresa - ricorda De Luca - ha fatto subentrare la seconda classificata della gara con una clausola che prevede che i dipendenti che lavorano negli ospedali siano assunti dalla nuova azienda. Qualcuno pretendeva che la nuova azienda assumesse anche quelli nella struttura centrale dell'American Laundry, i centralinisti e gli amministrativi. Questa non è lotta sindacale ma delinquenza doppia perché si fa sulla pelle dei malati".
Il messaggio a Salvini
De Luca si rivolge al Viminale e non risparmia qualche frecciata al Ministro degli Interni, Matteo Salvini: "Non sappiamo chi è la 'fonte del Viminale' che ha prodotto la nota diffusa dalle agenzie di stampa. Trattasi di un perfetto idiota. L'ospedale Cardarelli non ha rallentato assolutamente nulla. Non c'è stata e non c'è alcuna emergenza. Quanto alle lenzuola, Salvini può sempre regalarle ai balconi d'Italia perché la richiesta è ormai da record", le sue parole.
E ancora: "Per risolvere le vere emergenze, faccia il Viminale quello che è suo dovere fare - prosegue De Luca -. Individuare e sanzionare quelli che interrompono pubblici servizi, mettendo in atto iniziative ricattatorie sulla pelle dei malati. Se avanzano al ministero lenzuola e biancheria, le mandino a chi ne ha bisogno, ai centri di accoglienza, ai servizi sociali, alla Caritas. Qualche completo coordinato può essere mandato anche a casa del ministro per rinnovare il suo corredo".
"Nel giorno - conclude De Luca - in cui parte al Cardarelli una nuova struttura per il trapianto allogenico all'avanguardia in Italia, possiamo comunicare al ministro degli Interni che non abbiamo bisogno di nulla. Ci aspettiamo solo che i trasferimenti del Fondo Nazionale Sanitario non penalizzino più come capita da sempre la Regione Campania. Se gli informatori del Viminale sono quelli che hanno raccontato che mancano le lenzuola, allora è meglio affidarsi alla rete italiana di parcheggiatori abusivi. Il Viminale si occupi piuttosto che le interdittive antimafia alle aziende che partecipano alla gare arrivino in tempo".
La risposta del ministro degli Interni
"È sorprendente la reazione del presidente De Luca - ha affermato il ministro degli Interni Matteo Salvini -, abbiamo prontamente offerto un aiuto al Cardarelli, a dimostrazione dell'attenzione e della concretezza del Viminale. Le lenzuola sono pronte: se la Regione cambiasse idea, siamo qui. De Luca insulta ma non mi offendo: non risolve i problemi, sta per essere sfrattato e capisco il nervosismo", ha concluso Salvini.