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Napoli, niente lenzuola: stop a interventi programmati al Cardarelli

Campania
Ospedale Cardarelli (ANSA)

Decisione presa a causa dello sciopero dell'American Laundry, la ditta che gestisce la lavanderia dell'Asl Napoli 1. "So che è finito e quindi speriamo che in giornata si risolva l'emergenza", ha spiegato Franco Paradiso, direttore sanitario del Cardarelli

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Questa mattina l'Ospedale Cardarelli di Napoli ha deciso "la sospensione di ogni forma di attività programmata, ovvero programmabile, onde ridurre i volumi di utilizzo" della biancheria pulita. Questo è quanto deciso dai vertici del Cardarelli per far fronte all'emergenza determinata dallo sciopero dei lavoratori della ditta di lavanderia. Gli addetti hanno ripreso stamattina a lavorare, ma l'ospedale ha un forte deficit di biancheria pulita. "Mancano le lenzuola? Le porterò io da casa", ha commentato ironicamente il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

La sospensione

La sospensione riguarda "tutti gli interventi e ricoveri che sono differibili di qualche giorno". Lo afferma all'ANSA Franco Paradiso, direttore sanitario del Cardarelli. Il provvedimento si è reso necessario per una regolamentazione del flusso dei ricoveri in prenotazione visto il forte deficit della biancheria a causa dello sciopero dell'American Laundry, la ditta che gestisce la lavanderia dell'Asl Napoli 1. "Stiamo facendo anche qualche intervento programmato meno urgente, ma c'è bisogno di regolamentare i ricoveri per essere sicuri di poter affrontare la situazione. Ovviamente i pazienti già ricoverati vengono curati con la normale regolarità. So che lo sciopero è finito e quindi speriamo che in giornata si risolva l'emergenza, in modo da riprendere domani tutta l'attività". In questo momento il Cup (centro unico prenotazioni) sta contattando i pazienti i cui ricoveri erano previsti per oggi ma non sono urgenti per far slittare il loro arrivo all'ospedale.

"Serviva il massimo sforzo"

Sulla vicenda è intervenuto anche il Consigliere regionale della Campania, Luciano Passariello: "Già nella terza Commissione consiliare regionale tenutasi il 27 marzo scorso sulla vertenza dei lavoratori dell'Amercan Laundry, avevo cercato e, invitato tutti gli intervenuti, Commissari prefettizzi, organizzazioni sindacali e colleghi Consiglieri a mettere in campo il massimo sforzo possibile per fare chiarezza, su di una vicenda che si avvia verso un tragico epilogo con la perdita di circa 350 posti di lavoro,oltre l'indotto, con enormi problemi per la stragrande rete ospedaliera, per ultimo e, non da ultimo, i disservizi che subiscono coloro che sono ricoverati nei diversi nosocomi". E ancora: "Ho seguito questa vicenda dal suo nascere, sollecitato da diversi dipendenti dell'azienda e, ad oggi, ho accumulato una epistolare corrispondenza con tutti i soggetti istituzionali competenti", aggiunge in una nota Passariello, che punta l'indice contro "la Direzione Generale della società Soresa, anche se dal sottoscritto da circa un anno e più volte sollecitata".