Napoli, giornalista intimidito: raid alla tabaccheria della famiglia
CampaniaSecondo i titolari della tabaccheria di piazza Nicola Amore, il furto al negozio sarebbe l'ennesimo atto intimidatorio nei confronti del giornalista Giampiero De Luca, autore di alcune inchieste scomode
Hanno scassinato la serratura e una volta entrati hanno devastato il deposito di una storica tabaccheria in piazza Nicola Amore, a Napoli, e portato via la cassaforte. Secondo il titolare si è trattato di un raid intimidatorio contro l'attività commerciale di proprietà della famiglia del giornalista Giampiero De Luca, che lavora per La Stampa e per la trasmissione di approfondimento Dossier in onda sull'emittente televisiva campana Tv Luna.
Le intimidazioni
Non è stato il primo atto contro la tabaccheria. Lo scorso 11 gennaio, la serratura all'ingresso della tabaccheria era stata ritrovata coperta di escrementi. Così come, la scorsa estate, un foglio con la scritta "Tu campi poco" era stato lasciato sulla cassetta delle lettere all'interno del palazzo nel quale abita De Luca. Tutti gli atti intimidatori sono stati denunciati alle forze dell'ordine.
La solidarietà dei colleghi
Solidarietà al reporter è stata espressa da molti colleghi e sui social, il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, parla di "inaccettabile intimidazione di stampo camorristico". L'Ordine dei giornalisti della Campania, si legge in una nota, "è al fianco del collega Giampiero De Luca dopo il raid e la distruzione del l'esercizio commerciale di famiglia a Napoli”. Gli atti ripetuti nel tempo, sui quali indagano i Carabinieri, potrebbero essere legati ad alcune inchieste realizzate dal giornalista.
Le parole di Borrelli
"Esprimiamo profonda solidarietà al giornalista Giampiero De Luca per la vergognosa intimidazione subita". Sono queste le parole pronunciate dal consigliere regionale dei Verdi e giornalista professionista, Francesco Emilio Borrelli, commentando il raid contro la tabaccheria. "Non è la prima volta che De Luca è oggetto di intimidazioni. Evidentemente sta facendo bene il suo lavoro e la cosa fa dispiacere qualche criminale. Gli chiediamo di non fermarsi e di proseguire con le sue inchieste. C'è un estremo bisogno di uomini e donne come lui alla luce del periodo storico che sta vivendo la nostra città. La prepotenza non avrà la meglio sul sacrosanto diritto di informare. Riponiamo la massima fiducia nelle forze dell'ordine che stanno indagando sul caso e auspichiamo che i responsabili di questo atto inaccettabile possano essere assicurati quanto prima alla giustizia".