Stampavano soldi falsi: sequestrati nel Napoletano 36 milioni di euro

Campania
Euro falsi sequestrati a Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli (ANSA)

Sono stati arrestati due falsari, che producevano le banconote false in tagli da 50 euro. Secondo i primi accertamenti sono di pregevole fattura

Trentasei milioni di euro falsi sono stati scoperti in una stamperia clandestina a Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli, con due falsari, di 36 e 37 anni, residenti a Casoria e Napoli, sorpresi e arrestati mentre riproducevano le banconote in tagli da 50 auro. (FOTO) È il bilancio dell'operazione contro la contraffazione monetaria realizzata dalla guardia di finanza - Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli e Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma - l'ennesima avvenuta in provincia di Napoli, che si conferma come il territorio di maggiore produzione di euro falsi in Europa e oltre. Il denaro, secondo i primi accertamenti, risulta essere di pregevole fattura e avrebbe potuto ingannare chiunque ne fosse venuto in possesso.

La stamperia clandestina 

La stamperia clandestina era stata realizzata in un immobile dove veniva lavorata e commercializzata la carne di suino. Al piano terra c'erano alcuni locali, che il titolare dell'attività di produzione di carni aveva fittato da una società di leasing (risultata estranea all'indagine), e dove i due falsari producevano parecchie migliaia di euro falsi al giorno. I finanzieri hanno iniziato a tenere sotto stretta osservazione l'immobile quando hanno notato il via vai continuo di macchinari pesanti. È così scattato il blitz, cui hanno preso parte anche i finanzieri del servizio aereo e i baschi verdi del Gruppo Pronto Impiego di Napoli. I due falsari hanno provato a fuggire ma sono stati fermati prontamente e ammanettati. 

Le indagini

L'indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, che negli ultimi anni ha scoperto e smantellato gruppi dediti alla falsificazione di denaro. Il 21 aprile del 2017 la Procura fece arrestare dal Gip 19 persone che facevano parte del cosiddetto "Napoli Group", un cartello di falsari, che si appoggiavano a stamperie ubicate a Frattaminore e Casavatore, ritenuto responsabile, fece sapere allora il procuratore Francesco Greco, del 73% delle contraffazioni di euro in Italia, e addirittura del 79% a livello mondiale. L'operazione fu chiamata "La banda degli onesti", in omaggio al celebre film in cui Totò e Peppino De Filippo si improvvisavano stampatori di banconote fatte in casa. Le indagini e i controlli da allora sono proseguiti e hanno portato alla scoperta della stamperia di Pomigliano d'Arco.

Il tweet del ministro Salvini

"Scovata una stamperia clandestina di euro falsi. È successo a Napoli, dove oggi sono felice di tornare. La visita sarà un'occasione anche per complimentarmi personalmente con l'Autorità giudiziaria e la guardia di finanza che hanno effettuato l'operazione". Così il ministro degli Interni Matteo Salvini sul suo profilo twitter.

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