Migranti in bici travolti nel Casertano, fermato pirata della strada

Campania
L'incidente è avvenuto a Teverola nel Casertano

L’uomo è stato individuato dalle forze dell'ordine grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza di alcuni locali della zona. L’auto è stata trovata in una carrozzeria ed è stata sequestrata 

Identificato e fermato il conducente dell’auto che il 3 febbraio ha travolto e ucciso due migranti in bici sulla statale 7bis nel comune di Teverola, in provincia di Caserta. L’uomo di 42 anni, Antonio Corvino di Caserta, è accusato di omicidio stradale ed è stato condotto in carcere. Il provvedimento di fermo è stato eseguito dai carabinieri su ordine della Procura di Napoli Nord. I due giovani, di 19 e 20 anni e originari del Senegal e della Guinea, risiedevano nello Sprar di Casaluce nel Casertano ed erano entrambi regolari sul territorio nazionale.

L'uomo si è rifiutato di sottoporsi ai test tossicologici

"Ho avvertito che la macchina ha urtato qualcosa, ma non mi sono accorto che fossero due persone, in quanto era buio", ha dichiarato Corvino ai carabinieri che lo hanno fermato. L'uomo è stato identificato dai militari della Compagnia di Aversa a meno di 24 ore dall'incidente. Corvino ha raccontato di essersi fermato "dopo qualche chilometro in seguito all'urto. Un pneumatico era a terra, mi sono accorto di aver preso una botta e ho chiamato il carro-attrezzi". Il 42enne si è rifiutato di sottoporsi ai test tossicologici, cosa che per legge equivale alla positività. L'ipotesi dei carabinieri è che avesse assunto sostanze psicotrope che ne hanno ridotto la lucidità.

Sequestrata l’auto

La vettura di Corvino, una Bmw X3, è stata trovata in una carrozzeria di Caserta ed è stata sequestrata per effettuare rilievi tecnici. I militari hanno passato al setaccio numerose carrozzerie, fino al ritrovamento della macchina incidentata all'esterno di una carrozzeria di Caserta. L’uomo è stato individuato dai carabinieri, con il supporto della Polizia di Stato, grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza di alcuni locali presenti nella zona dell’incidente.

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