Capua, acque fognarie in fiume Volturno: indagati anche ex sindaci

Campania
Foto di Archivio (Getty Images)
goccia_acqua_getty_images

Sono indagati due funzionari dell'ufficio tecnico comunale, il responsabile della ditta cui erano stati affidati i lavori di manutenzione degli impianti e gli ex sindaci Carmine Antropoli ed Eduardo Centore

Un'indagine dei carabinieri ha accertato che le acque reflue, provenienti dalla rete fognaria del Comune di Capua (Caserta), finivano direttamente nel fiume Volturno aumentandone il livello di inquinamento, invece di andare al depuratore. Per questo motivo qualche giorno fa sono stati sequestrati 10 impianti di sollevamento delle acque reflue fognarie e meteoriche del Comune.

Le persone indagate

Sono indagati due funzionari dell'ufficio tecnico comunale, il responsabile della ditta cui erano stati affidati i lavori di manutenzione degli impianti e gli ex sindaci Carmine Antropoli ed Eduardo Centore. Sono indagati per i reati di disastro ambientale, sversamento liquidi nocivi e immissione in acque superficiali di rifiuti incontrollati.

Le analisi

Le analisi hanno consentito di accertare un aumento esponenziale del batterio di escherichia coli, legato alla presenza di rifiuti organici, nel corso d'acqua dove le acque reflue venivano immesse. In sostanza, a causa del malfunzionamento degli impianti sequestrati determinato dalla mancata manutenzione, i liquidi non venivano convogliati nel depuratore di Marcianise, ma direttamente nel Volturno.

Gli accertamenti

Nel maggio scorso sono iniziati gli accertamenti, dopo un controllo delle acque delle fiume Volturno eseguito dai tecnici dell'Arpac con alcuni campionamenti realizzati in corrispondenza dello sforatoio di piena dell'impianto di sollevamento a Borgo Santella. Le pompe di sollevamento non funzionavano e le acque reflue finivano direttamente nel fiume invece che essere avviate al depuratore. Dopo vari controlli, è emerso un malfunzionamento generale di tutte le apparecchiature, ridotte in pessimo stato e senza manutenzione, nonostante i lavori fossero stati affidati a una ditta. Nelle acque oltre al batterio dell'escherichia coli, sono state trovate anche quantità pericolose di tensioattivi totali di azoto ammoniacale e ossigeno.

 

Napoli: I più letti