Imprenditore ucciso nel Casertano per rapina: albanese in carcere

Campania
Foto di archivio (ANSA)
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Pasquale Guarino morì il 23 settembre 2015 colpito da due colpi di pistola. L'uomo ritenuto responsabile dell'omicidio, Argit Turshilla, è stato estradato dall'Albania

Nella tarda mattinata di mercoledì 10 ottobre è arrivato in Italia, presso lo scalo aereo di Roma Fiumicino, dopo essere stato estradato dall'Albania, il 26 enne Argit Turshilla, ritenuto responsabile della tentata rapina e dell'omicidio dell'imprenditore agricolo, Pasquale Guarino, il 23 settembre 2015 con due colpi di pistola. La morte dell'uomo avvenne davanti ai propri dipendenti mentre si trovava presso il fondo agricolo di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), dopo essere tornato dal mercato ortofrutticolo di Maddaloni. Turshilla sarà condotto al carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Arrestato in Albania

Turshilla è stato preso in custodia all'aeroporto di Fiumicino dagli agenti della Polizia di frontiera aerea e dai carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, che gli hanno notificato l'ordinanza cautelare in carcere, emessa dal Gip su richiesta della Procura diretta da Maria Antonietta Troncone. Il 26 enne era stato arrestato il 9 marzo scorso in Albania, nel distretto di Dibra, dalla polizia locale, che aveva eseguito un mandato di cattura internazionale.

La tentata rapina e l'omicidio

Dalle indagini sull'omicidio è emerso che ad agire fu una banda di malviventi albanesi, alcuni dei quali non ancora identificati. I banditi furono preventivamente informati dell'arrivo di Guarino con l'incasso della vendita della frutta. I membri dell'organizzazione, armati e incappucciati, fecero irruzione e intarmarono a una dipendente di consegnare loro i circa 3000 euro. Guarino reagì per difendere la ragazza e venne colpito due volte. I banditi non riuscirono a scappare con i soldi, ma presero il cellulare dell'imprenditore. La vittima, ferita gravemente, morì in ospedale.

Una preziosa collaborazione

L'indagine si è avvalsa di intercettazioni, di immagini immortalate da alcune telecamere presenti nell'area dell'omicidio e delle testimonianze dei presenti quel giorno. Nell'ottobre 2017, fu arrestato il basista del gruppo, il 34enne, Roland Turshilla, omonimo del 26 enne, ritenuto il dipendente che informò i banditi degli spostamenti di Guarino. Già allora i carabinieri e la Procura avevano identificato Argit come uno degli esecutori materiali. Decisiva, nella cattura del 26 enne, è stata la collaborazione tra i carabinieri, guidati da Emanuele Macrì, e i funzionari del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia.

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