Guerra Israele-Hamas: liberati 8 ostaggi. Ira di Israele contro Hamas: scene orrore

©Getty

Tre ostaggi israeliani e cinque thailandesi, rapiti da Hamas e dalla Jihad islamica palestinese il 7 ottobre 2023, sono tornati in libertà dopo 482 giorni di prigionia a Gaza nell'ennesimo show inscenato dai miliziani palestinesi che stavolta ha fatto infuriare Netanyahu proprio per le modalità del rilascio. Gli ostaggi israeliani sono Agam Berger, Arbel Yehud e Gadi Moses.  Gli italiani Morgantini e Bongiorni, fermati a Hebron dalla polizia israeliana, sono stati liberati

in evidenza

Nel Sud di Gaza, sono stati rilasciati da Hamas 8 ostaggi, 5 tailandesi e 3 israeliani: la 29enne civile Arbel Yehud, la soldatessa ventenne Agam Berger e Gadi Moses, che ha compiuto 80 anni in cattività. In cambio saranno rilasciati 110 detenuti palestinesi, di cui 33 ergastolani, 47 condannati a diverse pene detentive e 30 minorenni e donne.

La soldatessa Agam Berger è stata rilasciata per prima e consegnata alla Croce Rossa. Condotta sul palco allestito per la sua liberazione, Berger ha salutato sorridente. Rimasta ostaggio per 482 giorni nelle mani di Hamas, la soldatessa era stata catturata il 7 ottobre insieme ad altre cinque commilitoni, due giorni dopo essere arrivata alla base al confine con Gaza. 

Dopo di lei, anche la 29enne israelo-tedesca Arbel Yehoud e l'80enne Gadi Moses sono stati consegnati dalla Jihad Islamica alla Croce Rossa. La giovane israelo-tedesca e l'80enne sono stati entrambi rapiti dal kibbutz Nir Oz il 7 ottobre. A seguire i 5 ostaggi thailandesi.

Israele ha inviato ai mediatori del Qatar un messaggio furibondo per le modalità del rilascio di Arbel Yehud e Gadi Moses, costretti a muoversi schiacciati dalla folla e nel caos prima di essere consegnati alla Croce Rossa, definendo i filmati arrivati dal Khan Younis 'immagini dell'orrore'. Lo riferiscono i media israeliani.

Più di mezzo milione di palestinesi sfollati sono tornati nel nord di Gaza attraverso le strade al-Rashid e Salah al-Din nelle ultime 72  ore. Lo afferma il governo di Gaza, come riporta Al Jazeera.

Approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Questo liveblog termina qui

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

• La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)

• Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)

• Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)

Liberati tre ostaggi israeliani e 5 thailandesi. VIDEO

Medio Oriente, idea di Trump per "ripulire" Gaza: palestinesi in Egitto e Giordania

"Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto", ha detto il presidente Usa ai giornalisti, definendo Gaza un "cantiere di demolizione" e affermando che la mossa potrebbe essere "temporanea o a lungo termine". IL PIANO

Trump: "Egitto e Giordania accoglieranno palestinesi di Gaza"

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha insistito sull'ipotesi che l'Egitto e la Giordania accoglieranno gli sfollati di Gaza, nonostante le due nazioni arabe abbiano respinto il suo piano di allontanamento dei palestinesi dal territorio. Le dichiarazioni di Trump sono arrivate un giorno dopo che il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il Re giordano Abdullah II avevano respinto qualsiasi spostamento forzato dei cittadini di Gaza a seguito della guerra tra Hamas e Israele. "Lo faranno" ha detto Trump ha detto ai giornalisti nella Sala Ovale quando gli è stato chiesto di rispondere al rifiuto egiziano e giordano, e se avrebbe considerato l'imposizione di dazi su entrambi i Paesi. "Lo faranno. Noi facciamo molto per loro, e loro lo faranno".

Accordo Israele-Hamas, in migliaia festeggiano la tregua per le strade di Gaza. FOTO

I  palestinesi hanno esultato e applaudito, mentre altri suonavano il   clacson delle auto nella città meridionale di Khan Younis, quando è   giunta la notizia di un accordo per il cessate il fuoco dopo 15 mesi di   guerra. LE IMMAGINI

Gaza, le moschee riprese dal drone prima e dopo la guerra. VIDEO

Le sconvolgenti immagini della Moschea di Al-Hassan e della Grande Moschea di Gaza, a Gaza city, prima e dopo la guerra. GUARDA IL VIDEO

Festeggiamenti a Ramallah per Zubeidi liberato

A Ramallah, l'ex capo delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa, Zakaria Zubeidi, è stato accolto con applausi al suo arrivo in un centro comunitario, dove centinaia di palestinesi sono riuniti per accogliere i prigionieri che vengono rilasciati in Cisgiordania. La folla canta "Zakaria" mentre viene issato sulle spalle dei festeggianti e portato all'interno di una palestra. Continua a sorridere mentre si fa strada tra la folla, baciando bambini, stringendo mani e apparendo euforico, nonostante indossi ancora la tuta grigia da carcerato. Avvolto in una kefiah palestinese a scacchi e circondato da una folla che fischia e applaude, Zubeidi piange mentre abbraccia i suoi parenti.

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la  conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una  contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a  trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. LE COSE DA SAPERE

Jolani: "Tutti insieme per ricostruire la nuova Siria"

Ahmad Sharaa, autoproclamato "presidente della Repubblica siriana" anche noto come Jolani, ha tenuto stasera un discorso alla nazione, il primo da quando ha preso il potere l'8 dicembre scorso. Nel suo discorso, durato pochi minuti, Sharaa  ha ribadito la volontà di coinvolgere "tutti i siriani" nella "costruzione della nuova Siria" attraverso una fitta agenda politica e istituzionale che prevede la ristrutturazione delle istituzioni statali, la riscrittura della costituzione, il ripristino della sovranità territoriale del paese. 

Inviato Usa: "A Gaza rimasto quasi nulla, ci vorranno 15 anni"

L'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Steve Witkoff ha dichiarato in un'intervista a Axios che la ricostruzione di Gaza potrebbe richiedere dai 10 ai 15 anni. "Di Gaza non è rimasto quasi nulla, la gente si sta spostando verso nord per tornare alle proprie case e vedere cosa è successo, poi girarsi e andarsene... non c'è acqua né elettricità. È incredibile quanti danni siano avvenuti lì", ha detto Witkoff, aggiungendo che gli aiuti stanno entrando a Gaza come previsto, la gente sta tornando nel nord della Striscia e le misure di sicurezza nei corridoi di Netzarim e Filadelfia "funzionano meglio di quanto si aspettasse". 

Gaza, migliaia di palestinesi sfollati tornano nel nord della Striscia. FOTO

L'apertura del valico di Rafah ha concesso ai gazawi di iniziare il proprio esodo solo a piedi. I veicoli si sono potuti spostare verso nord dopo un'ispezione. "Chi è arrivato ci dice che manca l'acqua, l'elettricità, il cibo, le medicine. Le strade non esistono più e quindi mancano i punti di riferimento", racconta un palestinese. "Il ritorno degli sfollati è una vittoria per il nostro popolo", ha affermato Hamas. LE IMMAGINI

Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. IL PUNTO

Tregua Medioriente, chi è Zakaria Zubeidi. VIDEO

Nuovo show di Hamas con gli ostaggi, ira di Netanyahu

Tre ostaggi israeliani e cinque thailandesi, rapiti da Hamas e dalla Jihad islamica palestinese il 7 ottobre 2023, sono tornati in libertà dopo 482 giorni di prigionia a Gaza nell'ennesimo show inscenato dai miliziani palestinesi che stavolta ha fatto infuriare Benyamin Netanyahu. La soldatessa osservatrice dell'Idf Agam Berger (20 anni), l'ultima in mano ai terroristi dopo il rilascio delle altre quattro sabato scorso, la 29enne civile Arbel Yehud e Gadi Moses, 80 anni compiuti in cattività, portano a 10 su 33 il numero dei rapiti tornati finora in Israele nell'ambito dell'accordo firmato a Doha. Pongsak Thenna, Sathian Suwannakham, Watchara Sriaoun, Bannawat Seathao e Surasak Lamnau invece hanno finalmente potuto lasciare la Striscia in base a un accordo separato tra il governo di Bangkok e Hamas. Le operazioni per la consegna dei rapiti alla Croce Rossa sono iniziate stamattina presto, prima a Jabalya, nel nord della Striscia, con l'allestimento di un palco (previsto solo per la soldatessa) in uno spiazzo sterrato circondato da edifici sventrati dai bombardamenti, macerie ovunque, travi penzolanti. Tra un muro pericolante e l'altro, le bandierine palestinesi, musica araba ad alto volume, acclamazioni. Alle nove Agam è sbucata dalle rovine accompagnata da miliziani di Hamas che, anche in questo terzo round in mondovisione, si sono presentati davanti alle telecamere di al Jazeera (oltre a quelle, numerose, della stessa organizzazione) in divisa militare nuova di zecca, volto coperto, occhiali e armi d'assalto. La giovane è stata accompagnata sul palco con il certificato di liberazione incorniciato. Le hanno detto di salutare e sorridere, lo ha fatto. Poi, velocemente, è stata portata verso il convoglio della Croce Rossa. Per la prima volta da quando è entrato in vigore l'accordo, un ostaggio è stato liberato nella zona settentrionale della Striscia, dopo mesi di scontri corpo a corpo e bombardamenti che hanno cambiato la faccia del nord di Gaza. La liberazione non è filata liscia invece per Arbel, Gadi e i cittadini thailandesi. Il punto d'incontro, deciso dalle fazioni fondamentaliste, è stato fissato vicino a quel che resta della casa a Khan Younis di Yahya Sinwar, il leader di Hamas ucciso dall'Idf a ottobre. Anche in questo caso, la location nel sud dell'enclave è stata usata per la prima volta da quando è partita l'intesa. La calca di miliziani, civili, arrampicati ovunque sulle macerie, nello spiazzo con i veicoli dei terroristi e della Croce Rossa, ha da subito mostrato una situazione che avrebbe potuto sfuggire al controllo. I sette ostaggi sono arrivati con i suv, la folla li ha circondati premendo sui mezzi. Le portiere non sono state aperte, la massa spingeva, scattava foto, girava video, tra le urla dei miliziani per farli spostare, in un caos violento. Immagini difficili da guardare, trasmesse in diretta da al Jazeera e rilanciate dalle emittenti internazionali. Poi è comparso il volto terrorizzato di Arbel, piccola piccola, schiacciata tra decine di corpi, stretta tra un cordone di miliziani per sottrarla alla pressione. "Vedo le immagini sconvolgenti del rilascio dei rapiti. Questa è un'ulteriore prova della crudeltà impensabile di Hamas", ha dichiarato Benyamin Netanyahu. Che, furibondo, ha chiesto ai mediatori che sia garantita la sicurezza degli ostaggi durante le liberazioni. E per ritorsione ha fatto bloccare gli autobus con i detenuti palestinesi scarcerati nello scambio. Un dietrofront rientrato in poco tempo: dopo le 16 locali, i mezzi si sono mossi dal penitenziario di Ofer verso i punti di incontro. Nello scambio, Israele ha scarcerato 110 detenuti palestinesi di sicurezza. Per la soldatessa sono stati rilasciati in 50, di cui 30 terroristi. Altri tre hanno lasciato la cella per Gadi Moses, oltre ad altri 27 detenuti con condanne più o meno lunghe. Tra i cosiddetti superterroristi che tornano in liberà ci sono Mohammad Abu Warda, di Hamas, condannato a 48 ergastoli per gli attentati del 1996 sulle linee di bus a Gerusalemme e Ashkelon, che causarono la morte di 45 israeliani. E Ismail Radaideh, di Fatah, all'ergastolo per l'uccisione del monaco greco-ortodosso Georgios Tsibouktzakis nel 2001. Nel pomeriggio, ad aspettare gli ostaggi israeliani c'erano le famiglie. Per i cinque thailandesi sono arrivati i funzionari dell'ambasciata. Mentre i rilasci erano in corso, l'inviato Usa Steve Witkoff ha fatto visita alle 4 osservatrici tornate a casa sabato scorso. Poi è andato in piazza degli ostaggi a Tel Aviv, dove è stato acclamato dalla folla

Bbc: "La Russia accelera il ritiro dalla base militare di Tartus"

La Russia ha accelerato il ritiro militare dalla Siria, rimuovendo veicoli e container dal suo porto di Tartous, sulla costa mediterranea del paese. Lo riferisce la Bbc dopo che una serie di resoconti di stampa locali avevano riferito di almeno due navi cargo russe salpate da Tartus cariche di equipaggiamenti. La Bbc riferisce che nuove immagini satellitari hanno mostrato come il materiale da settimane stoccato in container sulle banchine del porto militare di Tartus è scomparso proprio mentre due imbarcazioni russe, Sparta e Sparta II, hanno lasciato lo scalo marittimo. Dopo il cambio di potere a Damasco lo scorso 8 dicembre, una serie di filmati avevano mostrato colonne di veicoli russi muoversi verso il porto di Tartus. Immagini satellitari avevano successivamente mostrato veicoli e attrezzature militari stoccate all'interno di container nelle banchine. Una delegazione russa si era recata martedì scorso a Damasco per incontrare le nuove autorità siriane dopo che nei giorni passati era emersa la notizia dell'interruzione del contratto tra il governo siriano e la società russa Stroytransgaz per l'uso del porto di Tartus. 

Video conferma liberazione 5 ostaggi thailandesi

Un video pubblicato dalle autorità israeliane mostra l'arrivo di cinque ostaggi thailandesi, liberati oggi dalla prigionia a Gaza. Pongsak Thenna, Sathian Suwannakham, Watchara Sriaoun, Bannawat Seathao e Surasak Lamnau vengono accolti in una struttura dell'IDF appena fuori Gaza dall'ambasciatore thailandese in Israele, Pannabha Chandraramya, e altri funzionari dell'ambasciata. Vengono ripresi mentre vengono trasportati in elicottero allo Shamir Medical Center vicino a Rishon Lezion, dove vengono accolti dal personale che sventola bandiere thailandesi. Si prevede che i cinque prigionieri liberati, che lavoravano come braccianti agricoli in Israele quando vennero rapiti il 7 ottobre 2023, saranno curati per almeno una settimana prima di tornare a casa e riunirsi alle loro famiglie

raid Idf in Cisgiordania, Israele conferma 10 vittime

L'esercito israeliano ha confermato di aver ucciso dieci palestinesi nel raid aereo compiuto ieri in Cisgiordania. "In un'operazione congiunta dell'esercito e dello Shin Bet (sicurezza interna), ieri sera, i droni dell'aviazione hanno attaccato un gruppo di terroristi armati nell'area di Tammoun", si legge in un comunicato dell'esercito, "dieci terroristi sono stati eliminati nell'attacco". Il ministero della Sanita' palestinese aveva dato già ieri la notizia dell'attacco nel governatorato di Tubas, nel nord della Cisgiordania. Secondo l'esercito israeliano, due delle dieci persone morte nel raid erano coinvolte in un attacco in cui il 20 gennaio era rimasto ucciso un soldato israeliano

Witkoff, domani verrà rilasciato un ostaggio americano

Steve Witkoff, inviato del Presidente Trump in Medio Oriente, ha dichiarato alla ABC che uno degli ostaggi americani verrà rilasciato domani. La notizia è  rilanciata anche dal quotidiano israeliano Haaretz

Trump: deporteremo i simpatizzanti di Hamas

La mia promessa agli ebrei americani è questa: con il vostro voto, sarò il vostro difensore, il vostro protettore e sarò il migliore amico che gli ebrei americani abbiano mai avuto alla Casa Bianca. Darò ordini chiari al mio procuratore generale di perseguire in modo aggressivo le minacce terroristiche, gli incendi dolosi, gli atti vandalici e la violenza contro gli ebrei americani. A tutti gli stranieri residenti che si sono uniti alle proteste pro-jihadiste, vi avvisiamo: nel 2025 vi troveremo e vi deporteremo. Inoltre, annullerò rapidamente i visti per studenti di tutti i simpatizzanti di Hamas nei campus universitari, che sono stati infestati dal radicalismo come mai prima". Lo ha affermato il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Le sue parole sono ribadite in una scheda della Casa Bianca sulle decisioni di Trump per combattere l'antisemitismo

Onu, Unrwa continua lavoro in territori palestinesi

L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) continua le sue attività nei territori palestinesi, compresa Gerusalemme Est, nonostante l'entrata in vigore di una nuova legislazione che il governo israeliano sta recidendo tutti i legami con il Paese, ha affermato il portavoce del segretario generale. "Continuano a fornire aiuti e servizi alle comunità che servono. Le cliniche Unrwa in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, sono aperte. E le operazioni umanitarie a Gaza continuano", ha spiegato Stephane Dujarric, aggiungendo che i dipendenti stranieri dell'agenzia in Israele hanno lasciato il paese

Usa: Gabbard difende incontro con Assad, nega contatti Hezbollah

Tulsi Gabbard, designata come direttore della National Intelligence, durante la sua audizione di conferma al Senato, ha difeso la sua decisione di recarsi nel 2017 in Siria per incontrare l'ex presidente Bashar al-Assad ma ha negato di aver avuto contatti con membri di Hezbollah in Libano. Interpellata sugli argomenti del colloquio con il deposto dittatore dal senatore democratico Martin Heinrich, Gabbard ha spiegato di avergli posto "dure domande sulle azioni del suo regime" incluso "l'utilizzo di armi chimiche". A chi invece le chiedeva se avesse incontrato esponenti di Hezbollah durante la tappa libanese della sua visita in Medio Oriente. Gabbard ha risposto: "No, e' un'accusa assurda".  Gabbard ha invece fatto marcia indietro sulle critiche espresse all'epoca contro l'uccisione del comandante dei Guardiani della Rivoluzione iraniani, Qassem Soleimani. Gabbard ha spiegato di aver temuto all'epoca che l'eliminazione di Soleimani avrebbe innescato una guerra regionale. Ma così non è stato e quindi, ha sottolineato, "il presidente ha avuto ragione."

Israele rilascia Morgantini e il giornalista del Sole 24 0re

Sono stati rilasciati dalla polizia israeliana Luisa Morgantini, 84 anni, ex vicepresidente dell'Europarlamento e nota attivista italiana, e il giornalista del Sole 24 ore Roberto Bongiorni, fermati stamane a Tuba (a sud di Hebron), perché sarebbero entrati in una "zona militare". Entrambi sono stati portati alla stazione di polizia della colonia di Kiryat Arba per essere poi rilasciati grazie all'intervento della ambasciata d'Italia a Tel Aviv e del Consolato a Gerusalemme. Lo fa sapere la Farnesina

Hamas conferma, 'Deif e Issa uccisi a Gaza l'anno scorso'

 Il portavoce di Hamas, Abu Obaida, ha fornito la prima conferma ufficiale dell'organizzazione che due dei suoi leader principali, Mohammed Deif e Marwan Issa, sono stati uccisi a Gaza l'anno scorso. Lo riporta Haaretz.   Israele aveva annunciato a luglio di aver ucciso Deif, il capo militare dell'organizzazione e a marzo di aver ucciso Issa, il vice capo militare di Hamas. 

Trovati in Libano altri corpi tra le macerie dei bombardamenti

Il cadavere e frammenti di un altro corpo di persone uccise dai bombardamenti israeliani sono stati rinvenuti dalla Protezione civile tra le macerie nella cittadina di Khiam, nel sud del Libano. Lo riferisce il quotidiano libanese l'Orient le Jour online, secondo cui a Khiam,  teatro di scontri violenti tra Hezbollah e Israele prima del cessate il fuoco, sono stati finora rinvenuti almeno cinquanta cadaveri. La Protezione civile ha inoltre confermato che due escavatori utilizzati per la ricerca sono stati distrutti dagli attacchi dei droni israeliani a Taybé

Bus con palestinesi liberi accolti a Ramallah da ovazioni

Nonostante il divieto che Israele ha cercato di imporre ai palestinesi di non celebrare la liberazione dei detenuti, i due bus con i prigionieri usciti dal carcere di Ofer oggi sono stati accolti a Ramallah da una folla festante. Circondati da auto e moto che suonavano il clacson, i pullman sono arrivati tra gli applausi dei palestinesi radunati nelle strade della città e i cori "il popolo ama le brigate Al Qassam" e "Allah è grande". Ad attendere gli ormai ex detenuti anche squadre di medici per i primi accertamenti. Il convoglio ha impiegato più di un'ora e mezza per percorrere circa 20 chilometri. Durante il tragitto sono scoppiati scontri tra giovani palestinesi e forze di sicurezza israeliane, che hanno aperto il fuoco. Già prima della partenza degli autobus, i soldati israeliani avevano aperto il fuoco su decine di persone, tra cui giornalisti, lì riunite per assistere alla partenza dei prigionieri: 14 palestinesi sono rimasti feriti. Israele ha fatto uscire 110 prigionieri dalle carceri israeliane - di cui circa 95 a Ramallah - nel terzo round di scambi con gli ostaggi. La scarcerazione è stata ritardata di qualche ora dal governo Netanyahu in segno di protesta per condizioni in cui gli ostaggi israeliani sono stati liberati in mattinata nella Striscia di Gaza

Media, verso inizio seconda fase negoziati Gaza

Potrebbe iniziare presto la seconda fase dei negoziati per il cessate il fuoco a Gaza. A riferirlo e' il giornalista di Axios Barak Ravid che, sul suo profilo X, cita Gal Hirsc, incaricato dal premier israeliano Benyamin Netanyahu di coordinare gli sforzi per ottenere la restituzione di tutti gli ostaggi del 7 ottobre 2023.

"Siamo nella fase preparatoria per la prosecuzione dei negoziati

e ci stiamo avviando verso la seconda fase", ha detto Hirsc a

Ravid. L'avvio della nuova tornata di trattative coincidera' con

la visita di Netanyahu al presidente americano Doland Trump, la

settimana prossima, a quanto riferito sempre da Axios.

Trump: Bloccati fondi per preservativi a Gaza. Guardian: Non è vero

Donald Trump sostiene che il suo governo "ha identificato e fermato l'invio di 50 milioni di dollari a Gaza per l'acquisto di preservativi per Hamas", un'affermazione che richiama quanto dichiarato martedi' scorso dalla sua portavoce nel suo primo briefing con la stampa. Tuttavia, non ci sono prove per sostenere questa tesi. Stando a una ricostruzione del Guardian, che cita un rapporto federale pubblicato lo scorso anno, l'Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (Usaid) non ha fornito alcun fondo per l'acquisto di contraccettivi in tutto il Medio Oriente, men che meno di preservativi per Gaza. Gli unici contraccettivi forniti o finanziati dall'agenzia governativa dedicata alla lotta contro la poverta' negli anni fiscali 2021, 2022 e 2023 sono stati inviati in Giordania nel 2023 per un valore di 46 mila dollari. Nello stesso anno Usaid ha fornito o finanziato preservativi maschili per 7,1mln di dollari e femminili per 1,1 milioni, principalmente destinati all'Africa. In altre parole, la Casa Bianca sostiene che il governo Biden abbia fornito oltre sei volte il valore di preservativi totale a un piccolo territorio in una regione che di solito non riceve quel tipo di prodotto dagli Stati Uniti. 

Morgantini e un giornalista del Sole fermati vicino Hebron

Luisa Morgantini, 84 anni, ex vicepresidente dell'Europarlamento e nota attivista italiana, è stata fermata dalla polizia israeliana a Tuba, a sud di Hebron, perché sarebbe entrata in una "zona militare". Fermato anche un giornalista del Sole 24ore, Roberto Bongiorni, che era con lei. Entrambi sono stati portati alla stazione di polizia della colonia di Kiryat Arba. Dovrebbero essere presto rilasciati - secondo quanto si apprende da fonti della Farnesina - anche grazie all'intervento della ambasciata d'Italia a Tel Aviv e del Consolato a Gerusalemme.

Convoglio detenuti palestinesi lascia carcere israeliano

Il convoglio di detenuti palestinesi che doveva partire ore fa, ha lasciato poco dopo le 16 la prigione israeliana di Ofer. In precedenza, la scarcerazione è stata ritardata fino a che Israele ha ottenuto attraverso i mediatori l'assicurazione che i prossimi rilasci di ostaggi avranno modalità sicure per i rapiti. Lo riferiscono i media locali. 

Mo: ministro Esteri Iran incontra Darwish a Doha

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araqchi, ha incontrato a Doha il capo dell'ufficio politico di Hamas, Muhammad Ismail Darwish, e diversi esponenti del politburo della fazione palestinese. Lo riferiscono i media iraniani. Ieri Darwish, alla guida di una delegazione di Hamas, era stato ricevuto ad Ankara dal presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.

Mo: ufficio Netanyahu, 'ricevute garanzie su prossime liberazioni ostaggi'

Israele ha ricevuto garanzie dai mediatori sul fatto che non si ripeteranno in futuro le scene di caos a cui si è assistito oggi durante il rilascio dei sette ostaggi a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha sottolineato l'ufficio del primo ministro, Benjamin Netanyahu, secondo quanto riferito dal Times of Israel. Netanyahu aveva bollato come "scioccanti" le scene in cui si vedeva una degli ostaggi, Arbel Yehoud, avanzare a piedi terrorizzata dalla presenza di una folla e di miliziani armati e a volto coperto che le si accalcavano intorno. Il primo ministro aveva deciso di posticipare di alcune ore la liberazione dei 110 detenuti palestinesi che, ricevute ora le garanzie, dovrebbe iniziare alle 16 ore italiane.

Idf diffonde video con le 5 soldatesse riunite in ospedale

L'Idf ha diffuso un filmato che mostra la soldatessa Agam Berger, rilasciata oggi da Hamas, mentre incontra le altre quattro osservatrici liberate la scorsa settimana. Berger è stata portata al Rabin Medical Center, dove sono ricoverate Karina Ariev, Daniela Gilboa, Naama Levy e Liri Elbag. Nel video si vedono le cinque giovani mentre si abbracciano.

Cooperante a Khan Yunis: "Tanta rabbia durante il rilascio degli ostaggi, l'Italia ci aiuti"

C'è ''tanta gente a Khan Yunis'', molta più di quanto non ce ne sia a Gaza City. E c'è anche ''tanta rabbia'', come si è visto dalle scene caotiche trasmesse oggi dalla città a sud della Striscia di Gaza durante il rilascio degli ostaggi israeliani Arbel Yehoud e Gadi Moses. ''Ci sono passato vicino mentre tornavo dal lavoro. Ho visto tanta confusione, miliziani incappucciati e armati, tanta folla che la Jihad islamica palestinese non è riuscita a tenere a bada. Hamas ha organizzato meglio quello che è lo 'show' del rilascio degli ostaggi'', ha dichiarato al telefono all'Adnkronos da Khan Yunis il cooperante Sami Abu Omar. ''Ho cercato di restare a una certa distanza, circolano molte armi in situazioni come queste, non si può mai sapere cosa può accadere'', ha aggiunto.

A dicembre del 2023 Sami Abu Omar era stato costretto a lasciare la sua casa a Khan Yunis e a camminare per 14 chilometri per trasferirsi a Rafah, secondo gli ordini dell'esercito israeliano, insieme alla moglie e ai sette figli, il più grande ha 27 anni e il più piccolo 13. Una volta rientrato a Khan Yunis ha scoperto che della sua casa erano rimaste solo macerie, distrutta dai raid aerei israeliani. ''Ora viviamo da un parente, tutti in una stanza. Ma è una sistemazione temporanea, fino a quando non riusciremo a sistemarci in una tenda o, chissà, in un caravan'', spiega. ''Ora la situazione è più tranquilla'' e ''la speranza è che l'accordo di cessate il fuoco regga. Ne abbiamo bisogno noi palestinesi e ne hanno bisogno gli israeliani''. Il cooperante rivolge quindi un appello ''ai governi europei e in particolare a quello italiano: l'Italia ci dia una mano per la ricostruzione, per mettere a posto gli ospedali e scuole. E faccia pressione su Israele, per garantire la continuità della tregua''.

Israele: "Garanzie dai mediatori su uscita sicura degli ostaggi"

"I mediatori hanno preso l'impegno di garantire un'uscita sicura per i rapiti durante i prossimi rilasci di ostaggi". Lo afferma l'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu, aggiungendo: "Israele insiste che le lezioni saranno apprese e che in futuro ci sarà particolare attenzione per il ritorno sicuro dei nostri rapiti". 

Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. L'APPROFONDIMENTO

Raid dell'Idf in Cisgiordania, 10 morti

Sono almeno dieci le persone che hanno perso la vita nella zona di Tamun, in Cisgiordania, in seguito a un raid aereo israeliano. Come spiega l'Idf in una nota, il raid condotto nella notte nell'ambito dell'operazione antiterrorismo ha colpito un raduno di terroristi armati nell'area di Tamun.

Tra i morti anche Omar Basharat e Muntzair Bani Oda, si legge nella nota dell'Idf. I due terroristi, prosegue il testo, erano coinvolti nell'esplosione di un ordigno improvvisato a Tamun lunedì scorso che aveva causato la morte del sergente israeliano Eviatar Ben Yehuda e il ferimento di altri tre soldati.

Idf

©Ansa

Al-Jazeera: "I prigionieri palestinesi saranno rilasciati alle 16"

Si terrà alle 17 ora locale (le 16 in Italia) il rilascio dei prigionieri palestinesi che era previsto si svolgesse in contemporanea con quello del gruppo di ostaggi liberati questa mattina a Gaza. Lo ha riferito al-Jazeera, precisando che la decisione è stata presa dopo l'intervento dei mediatori. Il rilascio dei detenuti palestinesi era stato rinviato dal governo di Tel Aviv in segno di protesta per il caos in cui erano stati liberati gli ostaggi israeliani.

Accordo su detenuti palestinesi, liberi nelle prossime ore

Fonti israeliane hanno confermato che è stato raggiunto un accordo riguardo al rilascio dei detenuti palestinesi previsto per oggi nello scambio con gli ostaggi e ritardato dal premier Netanyahu per le immagini da Gaza. Lo riferisce Ynet aggiungendo che le scarcerazioni dovrebbero avvenire nelle prossime ore.

Media: "Arbel, Gadi e thailandesi in buone condizioni di salute"

Arbel Yehud, Gadi Moses e i cinque cittadini thailandesi liberati dopo la prigionia a Gaza sono stati sottoposti a un primo controllo medico e si trovano in buone condizioni di salute. Lo riferiscono i media locali. Successivamente, saranno trasferiti in tre diversi ospedali: Ichilov, Sheba e Assaf Harofeh.

Gaza, ostaggi Moses e Yahud consegnati alla Croce Rossa. VIDEO

Ben Gvir: "Le immagini da Gaza dimostrano il fallimento totale"

"Siamo felici ed emozionati per il ritorno di Agam, Arbel e Gadi, ma le immagini scioccanti da Gaza sottolineano che non si tratta di una vittoria assoluta, bensì di un fallimento totale di Israele, con un accordo sconsiderato senza precedenti": lo ha detto l'ex ministro e deputato di ultradestra Itamar Ben Gvir. Secondo Ben Gvir, "il governo avrebbe potuto fermare gli assetati di sangue che ora tentano di linciare i nostri ostaggi bloccando gli aiuti e schiacciandoli militarmente fino a costringerli a implorare il rilascio dei nostri prigionieri, ma ha scelto la via della resa ai mostri umani". 

Ben Gvir

©Ansa

Media: "Gli ostaggi thailandesi liberi grazie agli 007 turchi"

I servizi segreti turchi (Mit) hanno ottenuto il rilascio dei 5 ostaggi thailandesi liberati oggi a Gaza, grazie al lavoro diplomatico portato avanti con Hamas. Lo riferisce l'agenzia turca Anadolu. Ieri una delegazione di leader di Hamas ha incontrato ad Ankara il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, insieme al capo dell'intelligence, Ibrahim Kalin, e al ministro degli Esteri, Hakan Fidan, ex capo dei servizi segreti. 

Media: "Felicità delle famiglie degli ex ostaggi thailandesi"

I media israeliani stanno rilanciando le immagini pubblicate sui siti internazionali in cui si vedono i parenti dei cinque ostaggi thailandesi rilasciati oggi a Gaza gioire e piangere per i loro familiari tornati in libertà. "È confermato, mio ;;figlio non è morto. Grazie a Dio", ha detto tra i singhiozzi Wiwwaeo Sriaoun dopo aver ricevuto la conferma che il figlio Watchara Sriaoun è tra i liberati. "Lo abbraccerò quando lo vedrò. Voglio vedere se sta bene, sono preoccupata per la sua salute", ha aggiunto, come riporta Times of Israel. I membri della famiglia si sono radunati per sostenere Wiwwaeo mentre aspettava notizie nella modesta casa nella piantagione di gomma di famiglia nella regione nord-orientale di Udon Thani, in Thailandia. 

Netanyahu posticipa il rilascio dei terroristi palestinesi

"Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno ordinato di posticipare il rilascio dei terroristi palestinesi previsto per oggi fino a quando non sarà garantita una sicura liberazione degli ostaggi nelle prossime fasi. Israele chiede agli intermediari di ottenere questa assicurazione". Lo comunica l'ufficio del premier. 

Mo: Usa, 'ostaggio americano dovrebbe essere rilasciato domani'

L'inviato di Trump Steve Witkoff ha detto ai giornalisti a Tel Aviv che un ostaggio americano dovrebbe essere rilasciato "domani". Rispondendo a una domando sugli sforzi per garantire la restituzione degli ostaggi americani, Witkoff ha affermato: "Siamo al corrente di tutto: ne uscirà uno domani". Secondo gli accordi, i prossimi ostaggi dovrebbero essere liberati sabato

Israele ritarda il rilascio dei detenuti palestinesi

Una fonte della sicurezza israeliana citata dai media riferisce che sono stati ricevuti "ordini di livello politico" di ritardare il convoglio di detenuti palestinesi rilasciati dalla prigione di Ofer nello scambio con i tre ostaggi israeliani in seguito al trattamento "scioccante degli ostaggi a Khan Younis". Gli autobus con i detenuti sono inizialmente rimasti fermi sul posto, poi sono tornati indietro verso il penitenziario. 

Mo: Norvegia versa 23 mln euro all'Unrwa, 'suo lavoro necessario'

Il governo norvegese ha annunciato di aver versato 275 milioni di corone  (oltre 23 milioni di euro) nelle casse dell'Unrwa nel giorno in cui entra in vigore il bando dell'agenzia dell'Onu che si occupa dei rifugiati palestinesi sul territorio israeliano.

"Gaza è in rovina e l'aiuto dell'Unrwa è più necessario che mai", ha dichiarato in una nota il ministro degli Esteri norvegese, Espen Barth Eide. "È estremamente drammatico per la Palestina che entrino in vigore leggi israeliane che potrebbero di fatto impedire all'Unrwa di operare", ha aggiunto. La Norvegia, insieme a Spagna e Irlanda, ha riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina lo scorso maggio

Israele, soldatessa ostaggio Agam Berger liberata da Hamas

I sette ostaggi sono arrivati in territorio israeliano

I sette ostaggi rilasciati, israeliani e thailandesi, sono entrati nel territorio dello Stato di Israele e si stanno dirigendo verso il punto di prima accoglienza al confine con Gaza. L'Idf e lo Shin Bet riferiscono che Arbel Yehud e Gadi Moses si incontreranno con le loro famiglie, e i cinque thailandesi - Sathin Swankham, Phongsak Theinna, Banawat Saitheo, Serion Whatchara e Solasak Lamanao - si incontreranno al punto di accoglienza con i funzionari del governo di Bangkok.

Soldatessa Agam Berger è arrivata in elicottero in ospedale

"Agam Berger è stata trasportata in elicottero insieme ai genitori all'ospedale Beilinson" nel centro di Israele. Lo ha riferito il portavoce dell'Idf, aggiungendo che lì incontrerà il resto dei suoi familiari e riceverà cure mediche. Sul posto ci sono anche le osservatrici rilasciate Liri Elbag, Karina Ariev, Daniela Gilboa e Naama Levi.

Rilascio ostaggi, Netanyahu denuncia: “Scene scioccanti”

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha denunciato di aver assistito "con grande severità" a "scene scioccanti" durante la liberazione avvenuta oggi degli ostaggi da Gaza. Le immagini, trasmesse in diretta tv, hanno mostrato per alcuni minuti una degli ostaggi, Arbel Yehoud, avanzare a fatica circondata da una folla di miliziani armati e civili fino a raggiungere l'auto della Croce rossa internazionale. Scene di caos che Netanyahu ha condannato con assoluta fermezza sul social X. "Questa è un'ulteriore prova dell'incommensurabile crudeltà dell'organizzazione terroristica Hamas", ha affermato il primo ministro, che si è quindi rivolto ai mediatori, chiedendo di garantire che "scene così insopportabili non si ripetano" e "la sicurezza dei nostri ostaggi". "Chiunque osi fare del male ai nostri ostaggi, se ne assumerà la responsabilità", ha aggiunto Netanyahu.

Idf prende in consegna i sette ostaggi rilasciati

I sette ostaggi israeliani e thailandesi rilasciati da Hamas e dalla Jihad islamica palestinese a Khan Younis, nel sud di Gaza vicino all'abitazione in macerie di Yahya Sinwar, sono nelle mani dell'Idf.

Idf: liberati i 7 ostaggi, 2 israeliani e 5 thailandesi

I due ostaggi israeliani e i cinque thailandesi sono stati consegnati alla Croce Rossa, lo riferiscono l'Idf e lo Shin Bet. I sette rapiti vengono ora portati al punto di incontro con l'esercito israeliano dentro la Striscia di Gaza.

Inviato Usa Witkoff in piazza degli ostaggi a Tel Aviv

L'inviato Usa per il Medio Oriente Steve Witkoff ha raggiunto piazza degli ostaggi a Tel Aviv, mentre Arbel Yehud e Gadi Moses sono stati consegnati alla Croce Rossa a Khan Yunis. La folla lo applaude e grida "grazie".

Ira Israele con mediatori: “A Khan Younis immagini orrore”

Israele ha inviato ai mediatori del Qatar un messaggio furibondo per le modalità del rilascio di Arbel Yehud e Gadi Moses, costretti a muoversi schiacciati dalla folla e nel caos prima di essere consegnati alla Croce Rossa, definendo i filmati arrivati dal Khan Younis 'immagini dell'orrore'. Lo riferiscono i media israeliani.

I due ostaggi israeliani consegnati a Croce Rossa

La Jihad Islamica ha consegnato alla Croce Rossa i due ostaggi israeliani Arbel Yehoud e Gadi Moses. La giovane israelo-tedesca e l'80enne sono stati entrambi rapiti dal kibbutz Nir Oz il 7 ottobre. La 29enne era in casa con il compagno Ariel Cunio che, insieme al fratello David Cunio, è ancora prigioniero. Il fratello di Arbel, Dolev, è stato inizialmente considerato un ostaggio, ma i suoi resti sono stati trovati mesi dopo ed è stato dichiarato deceduto. Nell'attacco del 7 ottobre è stata uccisa anche la compagna dell'80enne Gadi Moses, Efrat. 

Arbel Yehoud consegnata alla Croce Rossa

La 29enne israelo-tedesca Arbel Yehoud è stata consegnata dalla Jihad Islamica alla Croce Rossa.

Immagini drammatiche dell'ostaggio Arbel stretta tra la folla

L'ostaggio tedesco-israeliana Arbel Yeud, 29 anni, tenuta per 482 giorni da sola prigioniera della Jihad islamica palestinese, costretta a camminare pressata tra la folla verso la Croce Rossa. Lo riferisce al Jazeera mostrando "immagini drammatiche del trasferimento".

Auto con ostaggi circondata da una grande folla a Khan Younis

L'auto con a bordo i sette ostaggi da rilasciare è circondata da una folla di persone, vicino al punto di consegna a Khan Younis, e fa fatica a passare. Sul posto sono arrivati i veicoli della Croce Rossa. Lo riportano i media, con video e immagini che mostrano la gente accalcata intorno alle rovine della casa dell'ex leader di Hamas, Yahya Sinwar. Sul posto avrebbe dovuto essere allestito un podio, come avvenuto nelle liberazioni precedenti, ma al-Jazeera ha riferito che vista la situazione non è stato possibile.

Hamas protegge ostaggio Gadi Moses dalla ressa

L'ostaggio israeliano Gadi Moses, 80 anni, viene protetto dai miliziani di Hamas dall'enorme pressione della folla che lo pressa da vicino.

Media: “Witkoff a ospedale per incontro soldatesse liberate”

L'inviato Usa per il Medio Oriente, Steve Witkoff, si sta recando al Rabin Medical Center per incontrare Liri Elbag, Naama Levy, Karina Aliyev e Daniella Gilboa, le quattro soldatesse rilasciate da Hamas la settimana scorsa, alle quali si aggiungerà a breve Agam Berger, appena liberata. Lo riferisce il sito di notizie Yedioth Ahronoth, secondo il quale il consigliere del presidente americano Donald Trump verrà accolto dal ministro della Salute Uriel Bosso.

Media: “I 5 thailandesi verranno liberati a Khan Younis”

L'emittente libanese Al-Mayadeen, affiliata a Hezbollah, ha riferito che a Khan Younis, nel sud di Gaza, verranno rilasciati sette ostaggi. Insieme a Gadi Moses e Arbel Yehud verranno liberati anche cinque cittadini thailandesi la cui identità non è stata ancora resa nota.

Gli ostaggi pressati da una grande folla a Khan Younis

Gli ostaggi israeliani Arbel Yehud e Gadi Moses e thailandesi sono usciti dai veicoli della Jihad islamica palestinese al punto d'incontro a Khan Younis nel sud di Gaza, vicino alle macerie della casa di Yahya Sinwar, il leader di Hamas ucciso in ottobre dall'Idf. Le immagini rilanciate dalle tv mostrano la ressa di miliziani e civili intorno al convoglio, urla, fischi.

Mosca: "Non permettere che il caos regni in Serbia"

"Non possiamo permettere che il caos regni in Serbia", un Paese che "sta già affrontando numerose sfide esterne e interne". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando l'ondata di manifestazioni di protesta che due giorni fa ha portato alle dimissioni del primo ministro Milos Vucevic. "Le proteste di piazza in Serbia, scoppiate tre mesi fa come reazione dei cittadini alla tragedia alla stazione ferroviaria di Novi Sad, hanno acquisito una portata notevole" afferma Zakharova, citata dall'agenzia Tass, aggiungendo che "il dolore che ha colpito la società suscita una comprensibile empatia". Tuttavia, ha aggiunto, "è estremamente importante che i dimostranti, e in particolar modo gli opinion leader, dimostrino buon senso e non seguano la guida di coloro che stanno fomentando le emozioni". Secondo la portavoce russa, la leadership della Serbia "sta facendo tutto per impedire uno sviluppo drammatico degli eventi" ed è pronta al dialogo. "Riteniamo conclude Zakharova - che questa sia l'unica vera strada per raggiungere un accordo nell'interesse della protezione della sovranità, della dignità nazionale e dei valori tradizionali, del mantenimento della stabilità interna dello Stato e della garanzia della sua integrità territoriale".

Hezbollah lancia un drone su Israele, prima volta da tregua

"Per la prima volta dal cessate del fuoco, Hezbollah ha lanciato un drone verso su Israele, che è stato abbattuto", ha riferito il portavoce dell'Idf. "L'Idf non permetterà ad Hezbollah di condurre attività terroristiche dal Libano e agirà per eliminare qualsiasi minaccia contro lo Stato di Israele e i suoi cittadini", ha detto.

Due ostaggi arrivati al punto di rilascio gremito dalla calca

Gli ostaggi israeliani Arbel Yehud e Gadi Moses sono arrivati al punto di rilascio a Khan Younis, nel sud di Gaza, sui veicoli della Jihad islamica palestinese, che procedono a fatica per via dell'enorme folla di miliziani e civili.

Idf: "Ucciso uomo che ha rapito soldatessa Naama Levy"

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno ucciso il miliziano di Hamas che il 7 ottobre del 2023 ha rapito la soldatessa Naama Levy dalla base militare di Nahal Oz. Lo scrive il Jerusalem Post spiegando che l'uomo è stato ucciso in un attacco delle Idf quattro mesi fa.

Naama Levy, 21 anni, era apparsa nei filmati girati il 7 ottobre ferita, con i pantaloni insanguinati e le mani legate dietro la schiena, trascinata su una jeep e poi portata nella Striscia di Gaza. ''Ho degli amici in Palestina'', aveva detto ai suoi rapitori, come testimoniato nel video.

Croce Rossa al punto d'incontro con Jihad per rilascio ostaggi

Il convoglio della Croce Rossa è arrivato al punto d'incontro a Khan Yunis, nel sud di Gaza, vicino alla casa del leader di Hamas Yahya Sinwar ucciso in ottobre dall'Idf, dove la Jihad islamica palestinese consegnerà gli ostaggi Arbel Yehud e Gadi Moses. 

Scatta bando Israele Unrwa, notizie contrastanti su sorte

Da oggi entra formalmente in vigore la messa al bando dell'agenzia Onu per i profughi palestinesi in Medio Oriente (Unrwa) da parte di Israele, che sulla carta comporta chiusura delle sedi e stop alle attività nel Paese, ma in merito all'attuazione del divieto arrivano notizie di segno opposto. "Noi rimaniamo aperti come sempre. Non ci hanno dato istruzioni. A Gerusalemme Est ci sono 1.100 ragazzi e ragazze palestinesi che hanno diritto di studiare. E tra le 70 mila e le 80 mila persone che si servono delle nostre cliniche. Abbiamo dipendenti che oggi andranno regolarmente al lavoro, non abbiamo intenzione di chiudere", ha dichiarato al quotidiano Repubblica Juliette Touma, portavoce di Unrwa, nel giorno di chiusura ufficiale. D'altro canto, Jonathan Fowler, portavoce dell'organizzazione, ha riferito che le squadre dell'Unrwa hanno definitivamente abbandonato, da ieri sera, la sede centrale dell'organizzazione a Gerusalemme Est, dopo averla svuotata. "I nostri visti sono scaduti oggi, ed è per questo che ce ne siamo andati tutti. Per protestare", ha spiegato Fowler. A causa della mancanza di visti, i lavoratori internazionali dell'organizzazione hanno dovuto lasciare Israele - molti sono stati trasferiti ad Amman, in Giordania - mentre i lavoratori locali non partecipano a questa 'operazione'. Lo stop alle attività e la chiusura delle sedi dell'Unrwa - di cui alcuni dei suoi 33 mila dipendenti vengono accusati da Israele di partecipazione alle attivita' terroristiche di Hamas - sono un motivo di festa per militanti israeliani, capitanati dal vicesindaco di Gerusalemme, Arieh King. "Il giorno della resa dei conti per l'Unrwa è arrivato e da oggi questa ostile organizzazione nazista diventa un bersaglio per la polizia e la municipalità di Gerusalemme", ha scritto King su X, lanciando un invito a radunarsi per "brindisi" di fronte alla sede centrale dell'organizzazione, nel quartiere palestinese di Sheikh Jarrah, per "celebrare" la sua chiusura. I piani di Israele includono la costruzione di un isolato di 1.400 unità abitative per gli israeliani sul terreno che intende confiscare, ha dichiarato pubblicamente in diverse occasioni l'Autorità territoriale israeliana (Ila). L'Unrwa, la più antica agenzia Onu che opera nella regione da 76 anni, è stata oggetto di due leggi approvate tre mesi fa dalla Knesset che ne proibiscono le attività nel territorio dello Stato ebraico, quindi anche a Gerusalemme. L'Alta corte di giustizia israeliana ha comunque limitato la portata del divieto che in partenza si estendeva anche alla Cisgiordania e alla Striscia di Gaza. Tuttavia, sul piano pratico la "politica di non contatto" con i funzionari governativi impedisce il rilascio di visti e tessere diplomatiche, nonché la possibilità di coordinare con l'esercito israeliano l'attraversamento del personale ai posti di blocco, il controllo e l'accesso alle merci nella Cisgiordania e nella Striscia di Gaza occupate.

Famiglia Berger ringrazia per sostegno, tutti siano liberi

La famiglia di Agam Berger, la quinta soldatessa israeliana liberata da Hamas nell'ambito dell'accordo per il cessate il fuoco a Gaza, hanno celebrato il suo ritorno "dopo 482 giorni nelle mani del nemico". "Nostra figlia è forte, fedele e coraggiosa. Vogliamo ringraziare le forze di sicurezza e tutto il popolo di Israele per il loro sostegno e le loro preghiere", hanno fatto sapere i familiari. "Ora Agam e la nostra famiglia possono iniziare il processo di guarigione, ma il recupero non sarà completo finché tutti gli ostaggi non torneranno a casa".

30 condannati per omicidio tra 110 palestinesi rilasciati oggi

Tra i 110 palestinesi che Israele scarcererà oggi in cambio degli ostaggi Gadi Moses, Arbel Yehoud e Agam Berger ci sono anche trenta che sono stati condannati per omicidio. Lo riferisce una fonte della sicurezza israeliana citata dal quotidiano Haaretz. Di questi 30, 21 saranno trasferiti in Egitto, nove potranno tornare nella Striscia di Gaza e 14 rientreranno a Gerusalemme Est.

Tra i prigionieri che rilasciati, 32 stanno scontando l'ergastolo e 48 sono stati condannati a lunghe pene detentive. Spicca il nome di Zakaria Zubeidi, un leader delle Brigate Al-Aqsa di Fatah a Jenin. Era uno degli evasi dalla prigione di Gilboa nel 2021 ed è stato coinvolto in diversi attacchi, tra cui l'attentato del 2002 alla sede del Likud a Beit Shean in cui sono morte sei persone.

Soldatesse rilasciate in attesa compagna di prigionia

Naama Levy, Liri Albag, Karina Ariev e Daniella Gilboa, le quattro soldatesse che sono state rilasciate da Hamas la settimana scorsa, hanno assistito alla tv al rilascio della compagna Agam Berger. L'immagine è stata pubblicata dall'ufficio del premier Benjamin Netanyahu. Berger dovrebbe essere portato al Rabin Medical Center, lo stesso ospedale in cui sono in cura le altre quattro soldatesse, per essere riunita a loro dopo essere stata separata una settimana fa.

Soldatesse rilasciate seguono liberazione Agam Berger con "urla di gioia"

L'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha pubblicato una foto che ritrae Naama Levy, Liri Albag, Karina Ariev e Daniella Gilboa, soldatesse tenute in ostaggio da Hamas e liberate sabato scorso, mentre seguono la liberazione della loro compagna Agam Berger dalla prigionia di Hamas a Gaza. Berger dovrebbe essere portata nello stesso ospedale in cui sono state ricoverate le altre soldatesse rilasciate, il Rabin Medical Center. Lena Koren Feldman, direttrice del centro, ha raccontato che quando Berger è stata stati rilasciata "ci sono state urla di gioia e grande eccitazione". "Il suo rientro rappresenta un passo essenziale nel processo di guarigione collettiva". 

Convoglio Jihad Islamica a Khan Yunis per liberazione Yehoud e Moses

Un lungo convoglio di mezzi della Jihad islamica palestinese ha raggiunto il luogo di Khan Yunis, nel sud di Gaza, dove è previsto il secondo rilascio di ostaggi fissato per oggi. I veicoli si sono lentamente fatti largo tra la folla riunita sul posto, davanti alle rovine della casa di Yahya Sinwar. La Croce Rossa a sua volta si sta muovendo in direzione del luogo in cui prenderà in consegna gli ostaggi Arbel Yehoud e Gadi Moses.

Ostaggi thailandesi saranno rilasciati da Hamas a Khan Younis

Anche i cinque ostaggi thailandesi rapiti il 7 ottobre 2023 nel sud di Israele saranno rilasciati da Hamas a Khan Younis, nel sud di Gaza. 

Idf: "Eliminato terrorista che ha rapito soldatessa Naama Levy"

L'Idf ha annunciato di aver eliminato il terrorista che appare nel video del rapimento della soldatessa Naama Levy, rilasciata sabato scorso. 

Jihad islamica porta Arbel e Gadi su veicoli con mitragliatrici

La Jihad islamica ha dichiarato che è iniziato il rilascio di Arbel e Gadi. Un lungo convoglio di veicoli dei jihadisti palestinesi è arrivato a Khan Younis con decine di uomini armati e mascherati. Alcuni veicoli hanno mitragliatrici pesanti. Arbel e Moses sono sui mezzi del convoglio che si muovono lentamente tra la grande folla radunata all'esterno della casa distrutta del leader di Hamas Yahya Sinwar ucciso dall'Idf in ottobre. Molti sventolano bandiere di Hamas e della Jihad islamica. Si tratta del primo rilascio di ostaggi che avviene nel sud di Gaza. 

Gente si raduna a Khan Younis per rilascio altri ostaggi

La gente si sta radunando a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, in vista del rilascio di altri due ostaggi, Arbel Yehoud e Gadi Moses, nelle mani della Jihad Islamica. Secondo Al Jazeera, la 'cerimonia' di consegna dei rapiti alla Croce Rossa avverà nei pressi della vecchia casa del leader di Hamas, Yahya Sinwar, ucciso dall'Idf lo scorso ottobre.

Agam Berger incontra i genitori dopo 482 giorni in cattività

La soldatessa israeliana Agam Berger rilasciata da Hamas nel nord di Gaza sta incontrando i genitori nella base di Reem dopo 482 giorni di prigionia. 

Hamas e Jihad vicino casa Yahya Sinwar per rilascio rapiti

I veicoli della Jihad islamica sono in viaggio verso il punto d'incontro con la Croce Rossa a Khan Yunis, dove consegneranno i rapiti Gadi Mozes e Arbel Yehud. Il trasferimento degli ostaggi avverrà vicino alla casa dell'ex leader di Hamas Yahya Sinwar, dove si sono radunati i miliziani della Jihad e di Hamas. 

L'Iran spera ci saranno 'relazioni costruttive' con l'Ue

L'Iran si augura che ci possano essere "interazioni positive" con i Paesi dell'Unione europea (Ue). Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, in una telefonata con l'omologo polacco, Radoslaw Sikorski, congratulandosi per la presidenza di turno del Consiglio dell'Ue della Polonia. Facendo riferimento ai colloqui sul nucleare tra l'Iran e i Paesi europei firmatari del patto del 2015 - Francia, Gran Bretagna e Germania - il capo della Diplomazia di Teheran ha affermato che l'Iran ha seguito un "approccio interattivo e basato sul dialogo per risolvere i problemi" ed è preparato per qualunque situazione, riferisce Irna. In una telefonata separata con il ministro degli Esteri britannico David Lammy, Araghchi ha ribadito che le attività nucleari della Repubblica islamica sono pacifiche e che l'Iran è aperto al dialogo. "Questo non è un nuovo approccio e in passato si sono svolti negoziati su questa base", ha detto Araghchi. 

Altri due ostaggi saranno liberati a Khan Younis, a Gaza sud

Gli ostaggi Arbel Yehud e Gadi Moses saranno rilasciati da Hamas a Khan Younis, nel sud di Gaza. 

Idf: "Soldatessa Agam Berger è in territorio israeliano"

La soldatessa Agam Berger rilasciata dai terroristi nel nord di Gaza è entrata in territorio israeliano dopo 482 giorni in cattività. Lo riferisce l'Idf. 

Idf: "Soldatessa Agam Berger nelle nostre mani" (2)

La ventenne è di Holon, dove vive con la sorella gemella e due fratelli più piccoli. La soldatessa era arrivata alla base di Nahal Oz solo due giorni prima del 7 ottobre per prestare servizio come osservatrice. E' stata presa prigioniera insieme alle commilitoni Liri Albag, Karina Ariev, Daniella Gilboa e Naama Levy, che sono state tutte rilasciate la settimana scorsa.

Soldatessa Agam è libera, consegnata alla Croce rossa (2)

Prima della liberazione, Berger è stata fatta salire su un palco allestito a Jabalya, nel nord di Gaza, davanti ad una folla riunita per l'occasione, come per il precedente rilascio. Vestita con una tuta verde che richiama la divisa Idf, sottolinea il Times of Israel, circondata da uomini di Hamas armati e con il volto coperto, la giovane ha salutato con un gesto della mano la folla prima di essere accompagnata al mezzo della Croce Rossa venuta a prelevarla. 

Messaggio del governo: "Abbracciamo Agam Berger"

"Il governo di Israele abbraccia Agam Berger, soldato dell'Esercito di difesa di Israele. La sua famiglia è stata aggiornata dalle autorità competenti che è tra le nostre forze. Il governo, insieme a tutte le autorità di sicurezza, accompagnerà lei e la sua famiglia. Il governo di Israele è impegnato a riportare a casa tutti i rapiti e i dispersi", lo dichiara in una nota l'ufficio di Benyamin Netanyahu.

Idf: "Soldatessa Agam Berger nelle nostre mani"

La soldatessa Agam Berger è stata consegnata nelle mani dell'Idf che la sta trasferendo in Israele. La giovane, rimasta ostaggio per 482 giorni nelle mani di Hamas, era stata catturata il 7 ottobre insieme ad altre cinque commilitoni, due giorni dopo essere arrivata alla base al confine con Gaza.

Berger liberata in mezzo a edifici distrutti dai bombardamenti

Il punto in cui è stata liberata la soldatessa dell'Idf Agam Berger, rapita dalla base militare di Nahal Oz il 7 ottobre 2023, è uno spiazzo sterrato in mezzo a edifici in macerie, dove la distruzione provocata dai bombardamenti è totale. Come si vede nelle immagini trasmesse dalle tv arabe. Nessuna casa è rimasta in piedi. Bandierine palestinesi sono ovunque. 

Agam sorridente durante il rilascio, circondata da miliziani

Nelle immagini trasmesse dalla tv araba, la soldatessa israeliana Agam Berger, circondata da decine di uomini armati e una folla di gazawi, al momento del suo rilascio è apparsa sorridente, in grado di camminare da sola, dopo 482 giorni in cattività. 

Soldatessa Agam è libera, consegnata alla Croce rossa


Reuters

Soldatessa Agam è libera, consegnata alla Croce rossa

Agam Berger è emersa dalle macerie ed è stata consegnata alla Croce Rossa. La soldatessa è stata prima condotta sul palco allestito per la sua liberazione e ha salutato. 

Croce Rossa a Jabalia e Khan Younis per liberazione ostaggi

Quattro veicoli della Croce Rossa sono arrivati sotto il palco allestito da Hamas a Jabalia, nel nord di Gaza, dove sarà consegnata la soldatessa israeliana Agam Berger. I veicoli della Croce Rossa sono arrivati anche a Khan Younis, riferisce Al Jazeera. 

Prevista questa mattina la liberazione degli ostaggi

Reuters

Jihad Islamica diffonde video ostaggi Arbel Yehoud e Gadi Moses, oggi il rilascio

La Jihad Islamica ha diffuso un video di propaganda che mostra l'abbraccio tra Arbel Yehoud e Gadi Moses, due degli ostaggi di cui è previsto il rilascio oggi. Yehoud e Moses sono rimasti in ostaggio della Jihad islamica per 482 giorni. Hamas rilascerà invece la soldatessa Agam Berger e cinque cittadini thailandesi rapiti il 7 ottobre 2023.

Idf, arresti in Cisgiordania prima della liberazione prigionieri

Il portavoce dell'Idf rende noto di aver effettuato diversi arresti preliminari in Cisgiordania, come parte della preparazione per il rilascio dei detenuti palestinesi come parte dell'accordo di tregua a Gaza. È stato riferito che sono stati arrestati anche palestinesi identificati come fomentatori di disordini. L'esercito ha lanciato appelli di avvertimento alle famiglie dei detenuti che saranno scarcerati. 

Ministro Esteri Iran incontrerà Hamas in Qatar

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi volerà oggi in Qatar per incontrare Hamas. Lo ha riferito Reuters, citando il ministero di Teheran.

Media: colloqui Turchia-Egitto-Qatar su accordo Gaza

Ci sono stati colloqui tra funzionari di Egitto, Qatar e Turchia, con l'obiettivo di "assistere l'accordo di cessate il fuoco e impedirne il crollo con l'inizio della seconda fase". Lo ha riferito il quotidiano libanese Al-Akhbar, affiliato a Hezbollah, secondo il quale rappresentanti del Cairo "hanno anche contattato la parte americana, per sottolineare la necessita' dell'impegno israeliano nell'attuazione di tutte le fasi dell'accordo". 

Medio Oriente, idea di Trump per "ripulire" Gaza: palestinesi in Egitto e Giordania

"Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto", ha detto il presidente Usa ai giornalisti, definendo Gaza un "cantiere di demolizione" e affermando che la mossa potrebbe essere "temporanea o a lungo termine". IL PIANO

Idf: colpite attrezzature ingegneristiche di Hezbollah nel sud del Libano

Le Idf hanno reso noto di aver effettuato un attacco aereo la scorsa notte nel Libano meridionale, colpendo attrezzature ingegneristiche utilizzate da Hezbollah per ricostruire la sua “infrastruttura terroristica”.

L'esercito israeliano ha promesso di "continuare ad agire in conformità con gli accordi tra Israele e Libano nonostante i tentativi di Hezbollah di tornare nella regione del Libano meridionale, e agirà per rimuovere qualsiasi minaccia allo Stato di Israele e ai suoi cittadini".-

Hamas prepara palco per liberazione ostaggi a Jabaliya

Hamas ha allestito un palco a Jabaliya, nel nord di Gaza, per gli ostaggi che verranno liberati questa mattina. Lo riporta la stampa israeliana, rilanciando immagini provenienti da media palestinesi. Sono otto i rapiti che dovrebbero tornare in liberta', tra cui la soldatessa Agam Berger, l'israelo-tedesca Arbel Yehoud e l'80enne Gadi Mozes, insieme a cinque thailandesi. Yehoud e Mozes sono in mano della Jihad islamica palestinese. Non e' chiaro se gli ostaggi saranno consegnati alla Croce Rossa tutti nello stesso luogo. Le operazioni di rilascio dovrebbero iniziare a breve. 

Per ricevere le notizie di Sky TG24


Mondo: I più letti