Guerra Medioriente, Israele e Hamas tornano a negoziare cessate il fuoco a Gaza

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Dopo la fine della guerra in Libano e la caduta del regime di Assad in Siria, si riaprono i negoziati per un accordo di cessate il fuoco a Gaza. Secondo fonti egiziane l'accordo sarebbe "imminente". Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa,  25 civili, tra cui donne e bambini, sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti durante raid israeliani la scorsa notte a Beit Hanoun, a nord della Striscia 

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Netanyahu: "Sì a rapporti con nuovo regime ma pagherà prezzo se torna Iran"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che ''Israele vuole relazioni diplomatiche con il nuovo regime in Siria''. Ma, in un videomessaggio condiviso sui social, allo stesso tempo ha precisato che ''se questo regime consente all'Iran di stabilirsi in Siria e di trasferire le armi, pagherà un prezzo elevato".

Netanyahu: "Ho autorizzato a bombardare armi siriane"

"Se il nuovo regime in Siria permetterà all'Iran di tornare a stabilirsi o permetterà il trasferimento di armi a Hezbollah, risponderemo con forza e gli faremo pagare un prezzo pesante. Siamo intenzionati a fare tutto il necessario per garantire la nostra sicurezza. In questo contesto, ho autorizzato l'aviazione a bombardare capacità militari strategiche lasciate dall'esercito siriano, affinché non finiscano nelle mani dei jihadisti", lo dichiara il premier israeliano Benyamin Netanyahu in una nota diffusa dal suo ufficio. 

Fonti Chigi: "Al G7 Siria, Ucraina e Medio Oriente"

La situazione in Siria sarà solo uno dei temi al centro della riunione virtuale dei leader del G7 in programma venerdì. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi spiegando che il vertice è stato convocato giorni fa, prima della caduta del regime di Bashar al Assad, dalla premier Giorgia Meloni come appuntamento conclusivo della presidenza italiana del Gruppo e per il passaggio di consegne con il Canada, che dal primo gennaio avrà la presidenza del G7. Fra i temi all'ordine del giorno della riunione, spiegano le stesse fonti, anche le altre crisi internazionali, dall'Ucraina al Medio Oriente. Sulla bozza del comunicato finale di questo G7, viene poi precisato, stanno ancora lavorando gli sherpa. 

Ostaggio tornato da Gaza incontra Trump: "Faccia il possibile per altri prigionieri"

Un ex ostaggio israeliano-americano ha incontrato il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump in Florida e lo ha esortato a fare tutto il possibile per liberare i restanti 100 prigionieri tenuti prigionieri dai terroristi a Gaza. Lo ha reso noto l'Hostages and Missing Families Forum. Judith Raanan è stata rapita dal Kibbutz Nahal Oz durante l'assalto di Hamas del 7 ottobre 2023, insieme alla figlia diciottenne Natalie. Meno di due settimane dopo, il 20 ottobre, la coppia era stata la prima a essere rilasciata da Hamas.

Fonti: "Se la nuova Siria agisce contro Israele attaccheremo"

"Israele non è interessato a interferire negli affari interni della Siria, ma agirà con risolutezza per proteggere la sua sicurezza: se il nuovo governo agisce contro Israele, o permette all'Iran di ristabilirsi in Siria e agire contro Israele dal suo territorio, noi attaccheremo con forza e determinazione questi tentativi, e il prezzo sarà pesante e doloroso". Lo detto alla tv pubblica Kan un alto funzionario israeliano.

Fonti Egitto a Ynet: "Accordo sugli ostaggi molto vicino"

Un alto funzionario egiziano ha riferito a Ynet che l'annuncio di un accordo che porterà ad un cessate il fuoco a Gaza e al rilascio degli ostaggi è "molto vicino". Il funzionario ha aggiunto che questa settimana è prevista la partenza di una delegazione israeliana per il Cairo, per un incontro presso la sede dell'intelligence, durante il quale verranno consegnate le liste dei rapiti da scambiare con i detenuti palestinesi. Hamas ha fatto capire all'Egitto che "ci sono maggiori possibilità di prima di concludere un accordo" in cambio del rilascio dei detenuti e del ritiro di Israele dall'asse di Filadelfia e da altre zone di Gaza. 

Conclusa testimonianza Netanyahu, riprende domani pomeriggio

Si è appena conclusa la prima udienza al tribunale di Tel Aviv durante la quale il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha iniziato a testimoniare nell'ambito del processo penale in cui gli vengono contestati numerosi capi di accusa. La testimonianza riprenderà domani alle 14,30 (un'ora in meno in Italia). 

Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla  coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le  donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. L'APPROFONDIMENTO

Netanyahu a processo per corruzione: "Accuse ridicole"

Le accuse secondo cui "avrei cercato divertimento e svago sono semplicemente ridicole". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu, durante il processo in corso a Tel Aviv, che lo vede imputato per corruzione, frode e violazione della fiducia, rispondendo alle accuse secondo cui avrebbe preteso champagne e sigari e sfruttato la sua posizione per ricevere migliaia di shekel di benefit. "Questa è una bugia totale - ha aggiunto il primo ministro - Lavoro 17, 18 ore al giorno. Tutti quelli che mi conoscono lo sanno. È così che lavoro. Mangio i miei pasti al tavolo di lavoro, non ci sono camerieri che arrivano con i guanti bianchi".

Netanyahu ha affermato di lavorare "24 ore su 24, vado a letto all’1 o alle 2 di notte, non ho quasi tempo per vedere la mia famiglia, vedere i miei figli, il che è un prezzo alto da pagare. A volte mi siedo con un sigaro e non posso fumarlo tutto in una volta perché li fumo tra una riunione e l'altra. Odio lo champagne, non posso berlo". "Ho avuto libertà - ha aggiunto riferendosi al periodo tra i suoi mandati da primo ministro - Sono andato con la mia famiglia a Disneyland, in Australia, abbiamo fatto delle escursioni, è stato fantastico".

Rispondendo al proprio avvocato difensore Amid Hadad, Netanyahu ha aggiunto che gli eventi descritti nell'atto di accusa "non erano significativi, erano una goccia nell'oceano. Una goccia nell'oceano è tanto. Il processo che ha coinvolto l'intero paese e ha distratto un'intera nazione è un'altra cosa. Ma gli eventi in sé sono stati una goccia nell'oceano". Netanyahu ha fatto intendere che il suo processo è soltanto una questione minore, e una distrazione dai problemi molto più grandi affrontati da Israele e dalla regione. Israele - ha aggiunto il premier - ha già cambiato il volto del Medio Oriente, ma gli sviluppi in corso, come la cacciata del regime di Assad in Siria, sono ciò che merita la sua piena attenzione ora. "Sono coinvolte tutte le potenze mondiali e questo attira la mia attenzione", ha affermato.

Media: "Comincia il graduale ritiro dell'Idf nel Libano meridionale"

Secondo il quotidiano libanese al Akhbar, vicino a Hezbollah, comincerà oggi il graduale ritiro delle forze israeliane dal settore orientale nel sud del Libano. Il report riferisce che ieri si è tenuta la prima riunione del Comitato di monitoraggio dell'accordo di cessate il fuoco, e che i rappresentanti americani si sono occupati del punto a partire dal quale il meccanismo di lavoro dovrà essere attuato. Fonti hanno riferito al giornale che l'esercito libanese ha completato tutti i preparativi e che tutte le squadre necessarie si trovano nel sud del Paese e sono pronte per lo schieramento. 

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Ministero della Sanità di Hamas, i morti sono 44.786

Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che almeno 44.786 persone sono state uccise in più di 14 mesi di guerra tra Israele e i militanti palestinesi. Il bilancio comprende 28 morti nelle 24 ore precedenti, secondo il ministero, che ha dichiarato che 106.188 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, quando i militanti di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre 2023. 

La Turchia contro Israele: "Mentalità dell'occupazione"

"Mentalità dell'occupazione". La Turchia parla così di Israele. Ankara "condanna con forza l'avanzata di Israele sul territorio siriano in violazione dell'Accordo sul disimpegno del 1974 - rende noto il ministero degli Esteri turco, come riporta l'agenzia Anadolu - In questo momento delicato in cui è emersa la possibilità di arrivare alla pace e alla stabilità tanto attese dai siriani, Israele mostra ancora una volta la sua mentalità di occupante".

Da Angelina Mango a Trump ed Israele: le parole più cercate su Google nel 2024 in Italia

In questa particolare classifica, tra gli altri, spiccano poi anche l'addio a Sandra Milo, quello a Totò Schillaci e ad Alain Delon. Ed ancora la ginnastica artistica, Jasmine Paolini, i giochi paralimpici e il significato delle parole dissing, intersessuale e stop al genocidio. E anche come fare la maionese in casa. LEGGI L'ARTICOLO

Wafa: "25 civili uccisi da raid israeliani a nord di Gaza"

Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa,  25 civili, tra cui donne e bambini, sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti durante raid israeliani la scorsa notte a Beit Hanoun, a nord della Striscia di Gaza. 

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Siria, centro di ricerca distrutto dopo attacchi aerei israeliani

Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, un centro di ricerca a Damasco appartenente al Ministero della Difesa siriano, preso di mira dagli attacchi israeliani ieri sera, è stato completamente distrutto. Questo centro di Barzé, accusato dagli Stati Uniti di essere legato al programma di armi chimiche della Siria, era già stato preso di mira nell'aprile 2018 durante gli attacchi concertati americani, francesi e britannici. Un giornalista dell'AFP ha visto i tre blocchi di edifici che compongono il centro completamente distrutti. 

Ong: "Israele vuole una Siria senza capacità militari"

"Il piano di Israele è che la nuova Siria abbia a disposizione solo armi semplici da usare dentro la Siria": lo afferma l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, che sta documentando i raid aerei israeliani in tutta la Siria occidentale e in alcune zone della Siria nord-orientale. "Con più di 320 raid aerei in 48 ore Israele ha distrutto e sta distruggendo ogni capacità militare presente e futura delle forze armate siriane", si legge nel report dell'Osservatorio. "Israele ha distrutto completamente centri di ricerca, aeroporti, installazioni radar, difesa aerea, strumentazioni della marina, depositi di munizioni".

Likud: "Contro Netanyahu in atto una guerra santa"

L'attuale processo del primo ministro Benjamin Netanyahu "non è un processo, è un crimine d'odio". Lo ha affermato il parlamentare del Likud Amit Halevi, mentre il premier si prepara a iniziare la sua testimonianza in un tribunale di Tel Aviv. Il caso contro Netanyahu è motivato dal tipo di "odio che guida la jihad, la guerra santa contro Netanyahu, i valori e il pubblico che rappresenta", ha affermato. "Non fatevi impressionare dai titoli mattutini sui giornali, persino i pesci morti si vergognerebbero se fossero avvolti in essi" ha detto. 

"La Colombia sbaglia a dire che le azioni a Gaza sono genocidio"

Il Centro Simon Wiesenthal, l'organizzazione latinoamericana per i diritti umani impegnata nella lotta al razzismo, alla xenofobia, alla discriminazione, al terrorismo e all'antisemitismo, ha criticato le dichiarazioni del ministro degli Esteri della Colombia, Luis Gilberto Murillo, il quale ha assicurato che il suo Paese sostiene la causa palestinese e ha descritto le azioni a Gaza come "genocidio". Il ministro ha inoltre definito le operazioni militari a Gaza come "inaccettabili". Nel suo messaggio, diffuso attraverso i social, l'organizzazione ha spiegato che, secondo lo Statuto di Roma, affinché possa essere accertato il reato di genocidio è necessario dimostrare l'intenzione di eliminare sistematicamente un gruppo. "Questa intenzione è stata espressa e pubblicata da Hamas, ma non abbiamo sentito alcuna condanna da parte del ministro degli Esteri colombiano", ha aggiunto. 

Alture del Golan, cosa sono e perché Israele ha occupato la zona cuscinetto

L'8 dicembre le forze di terra israeliane hanno attraversato la zona demilitarizzata che si trova al confine tra Israele e Siria e sono entrate nel Paese per la prima volta dalla guerra dello Yom Kippur del 1973 e dei seguenti accordi del 1974.

Il dispiegamento è avvenuto nel mezzo dell'avanzata dei ribelli jihadisti che hanno conquistato Damasco e costretto il presidente siriano Assad a fuggire. Così ora una grande bandiera dello Stato ebraico sventola sul versante siriano del monte Hermon, al confine tra i due Paesi, segnalando simbolicamente una svolta storica. Ma cosa significa questa mossa? E che risvolti può avere? L'APPROFONDIMENTO

Israele, Netanyahu in tribunale: riprende processo per corruzione

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, accusato di corruzione, frode e violazione della fiducia, è arrivato in tribunale a Tel Aviv per rispondere alle accuse. Lo riferiscono i media israeliani. L'udienza segna la ripresa del processo interrotto per il conflitto nella Striscia di Gaza, con le operazioni militari israeliane contro Hamas scattate in risposta all'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele.

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