Guerra Israele Medioriente, Doha torna a negoziare su ostaggi, incontri al Cairo

Il Qatar è rientrato nel ruolo di mediatore tra Hamas e Israele per la liberazione degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza riaprendo di fatto il negoziato e indicando che i colloqui hanno preso un nuovo slancio dopo l'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. La conferma è arrivata dal primo ministro al Thani. Fonti israeliane e internazionali coinvolte nei negoziati hanno riferito alla tv pubblica Kan che "Hamas è più vicino che mai a un accordo ed è interessato a un cessate il fuoco"

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Netanyahu: “Proteggiamo confini ma accordo con Siria è crollato”

"Noi agiamo prima di tutto per proteggere il nostro confine. Quest'area (la Linea Alpha tra Siria e Israele) è stata controllata per quasi 50 anni come zona cuscinetto che era stata concordata nel 1974 con l'accordo di separazione delle forze: questo accordo è crollato, i soldati siriani hanno abbandonato le loro posizioni", ha affermato il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, in una nota diffusa dal suo ufficio. "Monitoreremo da vicino gli sviluppi. Faremo quello che è necessario per proteggere il nostro confine e garantire la nostra sicurezza", ha aggiunto.

Netanyahu: “Caduta Assad risultato colpi a Iran e Hezbollah”

"È un giorno storico per il Medio Oriente: il regime di Assad è un anello centrale della catena del male di Iran, questo regime è caduto. Questo è il risultato diretto dei colpi che abbiamo inflitto all'Iran e a Hezbollah, i principali sostenitori del regime di Assad. Questo ha creato una reazione a catena in tutto il Medio Oriente di tutti coloro che vogliono liberarsi da oppressione e tirannia". Lo ha dichiarato il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, in visita questa mattina al Monte Bental nel Golan, da dove si vede la Siria. "Questo crea nuove opportunità, molto importanti per Israele, ma non privo di rischi", ha aggiunto.

Mo: Hamas chiede a gruppi Gaza identità dei loro ostaggi

Fonti all'interno dei gruppi militanti palestinesi a Gaza dicono che Hamas ha chiesto loro di raccogliere informazioni sugli ostaggi che detengono in preparazione di un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi con Israele. Hamas ha detto a fazioni come la Jihad islamica palestinese, il Fronte popolare e i Comitati di resistenza popolare di preparare informazioni come se i loro ostaggi fossero vivi o morti. Durante l'attacco a sorpresa di Hamas del 7 ottobre 2023 controIsraele, il gruppo militante e i suoi alleati hanno fatto prigionieri 251 persone. Un totale di 96 persone rimane a Gaza, tra cui 34 che l'esercito israeliano ha confermato essere morte. Una tregua di una settimana nel novembre 2023 ha visto lo scambio di decine di ostaggi con prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, ma da allora i negoziati non sono riusciti a fare un passo avanti. 


Idf: le truppe sulla Linea Alpha sono coordinate con l'Onu

L'esercito israeliano ha dichiarato che il dispiegamento delle truppe nella zona cuscinetto demilitarizzata tra Israele e la Siria è stato effettuato in coordinamento con la Forza di osservazione del disimpegno delle Nazioni Unite (Undof), che è responsabile dell'area. L'Undof è attualmente nelle sue posizioni. Questa misura è temporanea, ha sottolineato l'Idf, affermando che potrebbe durare a lungo, a seconda degli sviluppi in Siria.

Il Papa: per Natale cessate fuoco su tutti fronti guerra

"Continuiamo a pregare per la pace: nella martoriata Ucraina, nel Medio Oriente, Palestina, Israele, il Libano, adesso la Siria, in Myanmar, in Sud Sudan, e dovunque si soffre per la guerra e per le violenze". Lo ha detto Papa Francesco all'Angelus. "Faccio appello ai governanti e alla comunità internazionale perché si possa arrivare alla festa del Natale con un cessate il fuoco su tutti i fronti di guerra", ha aggiunto il Pontefice.

Siria, cosa rischia Israele con la caduta di Assad? Gli scenari

Al termine di una rapida avanzata, i ribelli jihadisti in Siria hanno preso il controllo della capitale Damasco e hanno annunciato la fine del regime di Bashar al-Assad. La situazione è in continua evoluzione ma gli analisti si interrogano ora sui possibili riflessi nello scenario mediorientale. E in molti si chiedono quali potrebbero essere le conseguenze per Israele. LEGGI QUI

Papa: nel mondo fame e guerra, dove va crescita finanze?

"A cosa servono i soldi in banca, le comodità negli appartamenti, i finti 'contatti' del mondo virtuale, se poi i cuori restano freddi, vuoti, chiusi? A cosa servono gli alti livelli di crescita finanziaria dei Paesi privilegiati, se poi mezzo mondo muore di fame e di guerra, e gli altri restano a guardare indifferenti? A cosa serve viaggiare per tutto il pianeta, se poi ogni incontro si riduce all'emozione di un momento, a una fotografia che nessuno ricorderà più nel giro di qualche giorno o qualche mese?". Lo ha chiesto papa Francesco nell'omelia della messa Nella Basilica di San Pietro con i nuovi cardinali, nella solennità dell'Immacolata Concezione.

"Vediamo purtroppo, attorno a noi, come la pretesa del primo peccato, di voler essere 'come Dio' (cfr Gen 3,1-6), continui a ferire l'umanità, e come questa presunzione di autosufficienza non generi né amore, né felicità", ha affermato il Papa. "Chi esalta come conquista il rifiuto di ogni legame stabile e duraturo, infatti, non dona libertà - ha aggiunto -. Chi toglie il rispetto al padre e alla madre, chi non vuole i figli, chi considera gli altri come un oggetto o come un fastidio, chi ritiene la condivisione una perdita e la solidarietà un impoverimento, non diffonde gioia né futuro". 

Mo: per la prima volta in tre mesi Netanyahu incontra parenti degli ostaggi

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu incontrerà oggi le famiglie degli ostaggi detenuti a Gaza, per la prima volta negli ultimi tre mesi. A riferirne è il Times of Israel. Oltre ai parenti degli ostaggi riuniti nel Forum delle Famiglie degli Ostaggi e dei Dispersi, il premier vedrà anche i membri del Tivka Forum, che rappresenta un gruppo meno numeroso del primo e che ha appoggiato maggiormente la gestione della crisi da parte di Netanyahu. 

L'Idf dopo 50 anni sulla Linea Alpha tra Siria e Israele

L'esercito israeliano rende noto di essere entrato nella zona cuscinetto del Golan, carri armati e forze di fanteria sono sulla Linea Alpha, al confine tra Siria e Israele, all'interno della zona smilitarizzata, per impedire ai ribelli siriani di entrare: è la prima volta da quando è stato firmato l'Accordo di disimpegno del 1974, che pose fine alla guerra dello Yom Kippur. "L'Idf ha schierato truppe nella zona cuscinetto e in una serie di aree che è necessario difendere, al fine di garantire la sicurezza delle comunità sulle alture del Golan e dei cittadini di Israele", afferma l'esercito in una dichiarazione. 

Siria, Idf: truppe israeliane al confine "ma non interferiamo"

Israele ha schierato truppe nella zona di confine con la Siria e "in altri luoghi necessari alla nostra difesa" in seguito "all'ingresso di personale armato nella zona cuscinetto". "Sottolineiamo che l'esercito israeliano non interferisce negli eventi interni in Siria", affermano le forze armate che dicono di voler "garantire la sicurezza delle comunita' delle alture del Golan e dei cittadini di Israele". "Continueremo a operare finché sarà necessario per preservare la zona cuscinetto e difendere Israele e i suoi civili" si legge su X. 

Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese

Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI

Iron dome, cos'è e come funziona il sistema anti missile israeliano

Si tratta di un sistema di difesa terrestre che intercetta razzi e colpi di mortaio a corto raggio. Di solito viene utilizzato dalle forze israeliane per fermare i missili lanciati dai miliziani di Hamas. Inaugurato nel 2011, è composto da diverse batterie che compongono questa "Cupola di ferro" sparse sul territorio israeliano: ciascuna è dotata di un radar che rileva i razzi in arrivo. Insieme alla Fionda di David e ad Arrow, completa la triade di difesa di Israele. L'APPROFONDIMENTO

Chi sono i leader eliminati da Israele in un anno di guerra

Yahya Sinwar, capo politico di Hamas, è stato ucciso il 16 ottobre dall'Idf. Ma i leader di peso “eliminati” da Israele nell’ultimo periodo, durante la campagna militare che va avanti da oltre un anno nella Striscia di Gaza, sono diversi. Un martellamento che ha preso di mira Hamas, ma anche altri gruppi legati a Teheran, come Hezbollah in Libano o le milizie delle Guardie rivoluzionarie iraniane. LE FOTO

Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. L'APPROFONDIMENTO

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