I frammenti di un missile a lungo raggio proveniente dal Libano, intercettato e distrutto in volo, sono caduti in una zona di Tel Aviv ferendo quattro persone e scatenando un incendio. Un attacco aereo israeliano avrebbe colpito una zona nei pressi della sede delle Nazioni Unite e del Parlamento a Beirut. La risposta di Hezbollah alla bozza di accordo di cessate il fuoco con Israele, presentata dagli Stati Uniti, è stata "sì, ma" e i negoziati continuano per chiudere i punti rimasti in sospeso
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Sirene d'allarme durante la serata a Tel Aviv. I frammenti di un missile a lungo raggio proveniente dal Libano, intercettato e distrutto in volo, sono caduti in una zona della città ferendo quattro persone e scatenando un incendio.
Un attacco aereo israeliano avrebbe colpito una zona nei pressi della sede delle Nazioni Unite e del Parlamento a Beirut. A riferirlo sono i media libanesi. La risposta di Hezbollah alla bozza di accordo di cessate il fuoco con Israele, presentata dagli Stati Uniti, è stata "sì, ma" e i negoziati continuano per chiudere i punti rimasti in sospeso. Lo riferisce il corrispondente di Axios dagli Usa dopo che la tv libanese Lbci ha detto che il Libano ha informato l'amministrazione Biden che Hezbollah ha dato una risposta positiva alla proposta di tregua con Israele. Affondo del Papa contro gli attacchi di Israele nella Striscia di Gaza. Nel suo nuovo libro, Francesco chiede di 'indagare' se si possa dire che a Gaza è in corso un 'genocidio'. Israele replica: 'Il 7 ottobre del 2023 c'è stato un massacro genocida di cittadini israeliani e da allora Israele ha esercitato il proprio diritto di autodifesa'.
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- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Hassan Nasrallah, chi era il leader di Hezbollah ucciso da Israele
- Chi era Safieddine, successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah
- Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
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Chi è Yoav Gallant, il ministro della Difesa licenziato da Netanyahu
Generale in pensione, è stato l'uomo al centro della sicurezza di Israele. Il primo ministro lo ha licenziato. Al suo posto Israel Katz, finora ministro degli Esteri, che sarà a sua volta occupato da Gideon Saar. IL PROFILO
Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI
Medioriente, il Qatar si ritira dalla mediazione: tregua sempre più lontana. Cosa succede
Il Qatar ha deciso di ritirarsi dalla mediazione per una tregua nella Striscia di Gaza. La scelta è già stata comunicata sia ad Hamas che a Israele. La motivazione è stata fornita ad Afp da una fonte qualificata: "Le parti coinvolte nel conflitto non sono disposte a negoziare in buona fede". Contestualmente, i qatarini hanno comunicato al gruppo terroristico palestinese che "non serve più" il suo "ufficio politico a Doha". Non è tuttavia chiaro se si tratta di un vero e proprio invito a lasciare il Paese: stando a un alto ufficiale di Hamas, non avrebbero avuto una comunicazione in tal senso.
Un ostacolo cruciale alle proposte di tregua, fa sapere la stessa fonte qatarina ad Afp, è stata l'insistenza di Hamas sul ritiro completo di Israele da Gaza, che lo Stato ebraico ha ripetutamente respinto. L'unica tregua avvenuta finora è stata di fatto quella del novembre 2023, quando erano stati liberati decine di ostaggi detenuti da Hamas. I successivi cicli di negoziati non sono riusciti a porre fine alla guerra. E ora la decisione del Qatar, che comunque spiega di essere "pronto a tornare nei negoziati" se le parti in causa si dimostrano "sinceramente interessate" a una tregua. LEGGI QUI
Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. COME FUNZIONA
Netanyahu: "Continueremo comunque a colpire Hezbollah"
Israele continuerà a operare "militarmente" contro Hezbollah anche se venisse raggiunto un accordo di cessate il fuoco con il Libano. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu secondo cui "la cosa più importante non è l'accordo che sarà messo nero su bianco". "Saremo costretti a garantire la nostra sicurezza nel nord di Israele e a condurre sistematicamente operazioni contro gli attacchi di Hezbollah" ha detto Netanyahu alla Knesset "anche dopo un cessate il fuoco", per impedire al gruppo di riprendersi. Netanyahu afferma inoltre che non ci sono prove che Hezbollah rispetterebbe un eventuale cessate il fuoco raggiunto: "Non gli permetteremo di tornare allo stato in cui si trovavano il 6 ottobre 2023".
Netanyahu: "Operazione 'cercapersone' poteva essere svelata"
Israele ha deciso di lanciare l"operazione cercapersone' contro Hezbollah a settembre, in anticipo, perche' il movimento filoiraniano stava per scoprire le trappole esplosive innescate dall'intelligence israeliana. Lo ha detto il Primo Ministro Benjamin Netanyahu in un discorso alla Knesset. Il suo gabinetto inizialmente aveva pianificato di lanciare un attacco contro Hezbollah a ottobre, ma ha dovuto anticipare la pianificazione "quando le nostre armi segrete stavano per essere scoperte". "Ho deciso che era necessario agire immediatamente", ha detto "C'erano quelli che sostenevano che gli Stati Uniti avrebbero dovuto essere informati in anticipo. Io sostenevo che gli Stati Uniti non avrebbero dovuto essere informati perché questo avrebbe potuto portare a una resistenza o a una fuga di notizie, che e' la stessa cosa. L'ho negato categoricamente e abbiamo agito". Netanyahu ha anche ammesso di aver tenuto gli Stati Uniti all'oscuro del piano per uccidere il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, dopo averne discusso sul suo volo che lo portava a New York per il suo discorso all'Onu. "Due ore dopo, ho chiamato il ministro della Difesa e il capo di stato maggiore dell'IDF e ho detto che dovevamo ferlo fuori. Quando siamo atterrati a New York, abbiamo convocato il gabinetto di sicurezza. C'era quasi una maggioranza assoluta. Una persona ha sostenuto un'opinione diversa, ma l'intero gabinetto l'ha sostenuta e abbiamo preso la decisione, è stata eseguita, e il resto è noto".
Netanyahu: "Distrutte le 4 batterie di difesa S-300 dell'Iran"
Nel suo discorso alla Knesset, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha parlato dei risultati dei due attacchi israeliani contro l'Iran, in risposta agli attacchi con missili balistici e droni di aprile e ottobre. Secondo il premier, i due raid dell'Iaf hanno distrutto le quattro batterie di difesa aerea S-300 della repubblica islamica. Netanyahu ha anche confermato che il centro di ricerca sulle armi nucleari attivo nel complesso militare di Parchin, fuori Teheran è stato distrutto.
Idf: missile su centro Israele, 5 feriti tra cui uno è grave
Gli allarmi nel centro di Israele e a Tel Aviv sono scattati per il lancio di un missile dal Libano, ha riferito l'Idf. Cinque persone sono rimaste ferite tra cui una donna in modo grave. Un autobus, fortunatamente senza passeggeri, è stato danneggiato. Un incendio è scoppiato nella zona di Ramat Gan.
Usa alla Turchia: non dia ospitalità a leader Hamas
Gli Stati Uniti mettono in guardia la Turchia dall'ospitare i leader di Hamas, dopo che, secondo il Times of Israel che cita un diplomatico arabo, avrebbero lasciato Doha per cercare rifugio ad Ankara. Una notizia smentita dalla Turchia, che ha negato il trasferimento della sede del gruppo sul proprio territorio.
Interrogato durante un briefing con la stampa, il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller ha dichiarato che Washington “non crede che i leader di una feroce organizzazione terroristica debbano vivere comodamente ovunque. Chiariremo al governo turco, come abbiamo chiarito a tutti i Paesi del mondo, che non si può più fare business as usual con Hamas".
Frammenti missile Hezbollah innescano incendio a Tel Aviv
Rottami di un missile lanciato da Hezbollah contro Tel Aviv e intercettato dalla difesa aerea israeliana sono precipitati su un sobborgo della citta' e hanno causato un violento incendio tra i grattacieli di Ramat Gan. Lo rende noto il Times of Israel che cita fonti dei servizi di emergenza locali.
Hamas: uccisi 20 saccheggiatori di aiuti a Gaza
Il ministero dell'Interno di Hamas nella Striscia di Gaza ha annunciato l'uccisione di almeno 20 persone in un'operazione contro delle persone che tentavano di saccheggiare gli aiuti umanitari. "Più di 20 membri delle bande coinvolte nel furto dei camion degli aiuti umanitari sono stati uccisi in un'operazione di sicurezza condotta dalle forze di sicurezza in collaborazione con i comitati tribali", ha affermato il ministero in una nota
Sirene di allarme a Tel Aviv, udite esplosioni
Le sirene d'allarme stanno suonando nel centro di Tel Aviv dopo alcuni giorni di relativa calma. Lo ha constatato l' ANSA sul posto. Si sono udite alcune esplosioni. In precedenza, un raid israeliano non preannunciato ha colpito la zona del Parlamento e dell'ufficio del primo ministro a Beirut.
Netanyahu in Parlamento: colpito programma nucleare Iran
Gli attacchi aerei di Israele contro l'Iran alla fine di ottobre hanno colpito "un elemento del programma nucleare" della Repubblica islamica, ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. "Non e' un segreto, e' stato pubblicato, che un elemento del piano nucleare e' stato colpito in questo attacco, ma il programma stesso e la sua capacita' di funzionare non sono ancora stati eliminati", ha detto Netanyahu alla Knesset.
Borrell: respinta mia proposta stop dialogo con Israele
"Ho proposto al Consiglio di sospendere l'accordo di associazione con Israele, in particolare la parte che riguarda la competenza del Consiglio, sapendo che la Commissione non ha proposto nulla dopo la richiesta di Spagna e Irlanda che avevano chiesto una valutazione su quanto Israele stia rispettando i criteri dell'accordo di associazione. Ho presentato il rapporto fatto dal nostro rappresentante speciale per i diritti umani e ho presentato la proposta. Buona parte degli Stati ha ritenuto che sarebbe meglio continuare ad avere relazioni politiche e diplomatiche con Israele. Quindi la proposta non e' stata presa in considerazione, come atteso. Ma almeno sono state messe sul tavolo tutte le informazioni usate dalle organizzazioni Onu e quelle che lavorano a Gaza, in Cisgiordania e in Libano per giudicare il modo in cui viene portata avanti la guerra". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in conferenza stampa al termine del Consiglio Esteri.
Netanyahu: anche con tregua Libano colpiremo Hezbollah
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele continuera' a operare militarmente contro il movimento armato libanese Hezbollah, sostenuto dall'Iran, anche se verra' raggiunto un accordo per il cessate il fuoco in Libano. "La cosa piu' importante non e' (l'accordo che) sara' messo sulla carta... Saremo costretti a garantire la nostra sicurezza nel nord (di Israele) e a condurre sistematicamente operazioni contro gli attacchi di Hezbollah... anche dopo un cessate il fuoco", per impedire al gruppo di ricostruire le sue forze, ha dichiarato Netanyahu al Parlamento israeliano.
Media: da Beirut risposta positiva a piano Usa di tregua
Secondo la tv saudita al Hadath "il Libano ha presentato questa sera la sua risposta ufficiale alla proposta americana di fermare la guerra. La visita di Hochstein a Beirut è stata rinviata dopo aver appreso il contenuto della risposta". Il report afferma che "il governo libanese vede positivamente il contenuto della proposta ed è aperto alla discussione su diversi punti, in particolare la sua sovranità e stabilità".
Media: colpita zona del Parlamento e dell'Onu a Beirut
Un attacco aereo israeliano ha colpito nella tarda serata di lunedì una zona a Beirut nei pressi della sede delle Nazioni Unite, del Parlamento, dell'ufficio del primo ministro e di diverse ambasciate. Lo riferiscono i media libanesi. Un reporter dell'Associated Press presente sulla scena ha descritto feriti in strada. L'obiettivo del raid aereo non è chiaro e l'esercito israeliano non ha emesso un preavviso.
Netanyahu: metà di ostaggi in vita, altri 50 sono morti
Secondo indiscrezioni ottenute da Walla, il premier israeliano Benyamin Netanyahu nel corso di un colloquio confidenziale ha stimato davanti ai membri della Commissione per gli affari esteri e la sicurezza della Knesset che la metà degli ostaggi a Gaza è ancora in vita, gli altri 50 sarebbero morti.
G20, Ue: escalation Mosca aumenta tensione in Medio Oriente
"Purtroppo, la Russia, membro di questo stesso G20, sta intensificando la guerra in Ucraina con l'aiuto di droni e missili iraniani e di soldati nordcoreani. Chi crede che i droni e i missili iraniani o i soldati nordcoreani porteranno mai la pace in Europa? Non solo ritarderà una pace giusta e duratura in Ucraina, ma aumenterà le tensioni in Asia orientale e in Medio Oriente". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen nel suo intervento alla prima sessione dei lavori del G20 a Rio de Janeiro.
Libano: nuovo attacco israeliano in centro di Beirut
Un funzionario della sicurezza libanese ha dichiarato che un attacco israeliano ha colpito un quartiere centrale della capitale Beirut, il terzo attacco di questo tipo nelle ultime 24 ore. "Un attacco aereo israeliano ha colpito vicino alla Al-Zahraa Husseiniya a Zuqaq al-Blat", ha detto all'AFP chiedendo l'anonimato, riferendosi a un luogo di culto sciita nel quartiere densamente popolato.
Pimpa in arabo sui banchi di scuola del Kurdistan iracheno
Le strisce dell'iconica cagnolina Pimpa, nata dalla fantasia del noto fumettista italiano Altan e ora tradotta anche in arabo, per raccontare le bellezze storiche e architettoniche dell'Italia ai giovani studenti del Kurdistan iracheno: è questo il senso dell'iniziativa realizzata, per il secondo anno consecutivo, dal consolato d'Italia di Erbil. Dopo aver consegnato a dicembre scorso copie del volume della Pimpa tradotto in arabo a una scuola di Erbil, quest'anno il console Michele Camerota si è recato a Suleimaniya, l'altra principale città del Kurdistan iracheno. Alla locale scuola Al-Jawahiri, dove si insegna l'arabo, il console italiano ha consegnato cento copie del volume illustrato "Pimpa viaggia in Italia" tradotto in arabo. L'iniziativa, promossa dalla Direzione Generale del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, realizzata in collaborazione con la casa editrice Franco Cosimo Panini, "mira a divulgare e far conoscere ad un pubblico giovane, le bellezze storiche, architettoniche, gastronomiche e paesaggistiche dell'Italia, raccontando appunto il viaggio di Pimpa nella nostra penisola e nei suoi territori". Come si legge nel comunicato del consolato, "il Console Camerota, nel ricordare che un'analoga iniziativa ha avuto luogo ad Erbil presso la scuola Mar Qaradakh lo scorso anno, ha ringraziato la direttrice della Scuola Pakiza Al Zangana e il Governatore di Sulaymaniyah Havel Abubakir, presente all'evento, per la calorosa ospitalità ricevuta e per aver con entusiasmo accolto l'iniziativa, a conferma delle eccellenti relazioni di amicizia che legano il Kurdistan iracheno all'Italia".
Netanyahu: 'In attacco a Iran colpita componente programma nucleare'
"C'è una componente specifica nel loro programma nucleare che è stata colpita in questo attacco". E' quanto ha detto, secondo il Jerusalem Post, il premier israeliano Benjamin Netanyahu davanti alla Knesset in riferimento alla 'risposta' israeliana di fine ottobre all'attacco iraniano del primo del giorno del mese scorso contro Israele.
Netanyahu si assume responsabilità dell'uccisione di Nasrallah
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu parlando davanti alla Knesset si è preso la responsabilità della decisione di uccidere il leader di Hezbollah Hasan Nasrallah, nonostante ci fossero opposizioni.
Biden ai leader G20: aumentare pressione su Hamas
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha invitato lunedì i leader del G20 ad aumentare la pressione su Hamas per un cessate il fuoco con Israele, mentre ha promesso di "continuare a spingere" per un accordo nelle ultime settimane prima del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. "Chiedo a tutti i presenti di aumentare la pressione su Hamas, che al momento rifiuta l'accordo", ha dichiarato Biden nel suo discorso di apertura del vertice del G20 a Rio de Janeiro. Il presidente americano uscente ha anche rinnovato l'invito a Israele a limitare le vittime civili nella sua guerra a Gaza, lanciata in seguito agli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 contro Israele. "Israele ha il diritto di difendersi dopo il peggior massacro di ebrei dai tempi dell'Olocausto. Ma il modo in cui si difende... conta molto", ha dichiarato Biden, che partecipa alla sua ultima riunione del G20. "Continueremo a spingere per accelerare un accordo di cessate il fuoco che garantisca la sicurezza di Israele, riporti a casa gli ostaggi e ponga fine alle sofferenze del popolo e dei bambini palestinesi". Per più di un anno Biden ha sostenuto con fermezza Israele consigliando la moderazione, ma resta da vedere quale sarà la politica degli Stati Uniti dopo l'insediamento di Trump il 20 gennaio. Trump ha scelto persone fortemente pro-Israele per il suo gabinetto e non si è mai impegnato per uno Stato palestinese indipendente, ma la sua smania di fare accordi storici lo rende imprevedibile. Venerdì Hamas ha invitato Trump a "fare pressione" su Israele e ha dichiarato che il gruppo è "pronto per un cessate il fuoco".
Axios: 'Slitta missione inviato Usa per Beirut'**
Slitta l'annunciata visita in Libano dell'inviato Usa Amos Hochstein. A riferirlo via X è Barak Ravid, giornalista di Axios, che cita funzionari Usa dopo le notizie dei media libanesi secondo cui Hochstein era atteso domani a Beirut. Secondo Ravid, Hochstein ha informato il capo del Parlamento di Beirut, lo sciita Nabih Berri, del rinvio della partenza per Beirut fin quando non avrà maggiori chiarimenti sulla posizione libanese riguardo un accordo per un cessate il fuoco con Israele.
Media: 'Netanyahu, Hamas vuole fine della guerra per tornare al potere'
Parlando alla Commissione affari Esteri e Difesa della Knesset il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che "l'unica cosa che Hamas vuole è un accordo che ponga fine alla guerra e che l'df lasci la Striscia per poter tornare al potere. Non sono pronto a permetterlo in nessuna circostanza". Lo riferiscono i media locali. Secondo il report, Hamas "ritiene di poter resistere fino a un accordo migliore". Netanyahu intanto ha dichiarato di aver dato istruzioni affinché entro giovedì abbia sulla sua scrivania un piano per sostituire Hamas nella distribuzione degli aiuti umanitari: "Abbiamo colpito militarmente Hamas, ma non abbiamo danneggiato abbastanza la sua capacità di governare", ha affermato, secondo Channel 12.
Biden: Israele ha il diritto di difendersi ma dipende come
"Israele ha il diritto di difendersi dopo il peggior massacro di ebrei dall'Olocausto. Ma il modo in cui si difende... è molto importante". Lo ha detto Joe Biden alla prima sessione del G20 di Rio de Janeiro.
Media: inviato Usa rinvia visita in Libano per cessate il fuoco
Media libanesi riferiscono che l'inviato speciale Usa Amos Hochstein non si recherà domani in Libano, come riferito in precedenza da organi di stampa, perché non ci sono ancora le condizioni per discutere faccia a faccia con i rappresentanti istituzionali libanesi di un possibile cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele. I media di Beirut citano l'ufficio del presidente del parlamento Nabih Berri, negoziatore per conto di Hezbollah con Hochstein. Secondo le fonti, Hochstein ha riferito a Berri che attualmente non ci sono le condizioni per una sua visita in Libano e che attende invece chiarimenti sulla posizione libanese rispetto alla proposta di cessate il fuoco. In precedenza, il premier libanese Najib Miqati aveva affermato che Hezbollah era d'accordo con la proposta israeliano-statunitense per un cessate il fuoco. E nelle ultime ore Berri aveva confermato di aver ricevuto dal partito armato libanese una risposta in merito, senza però precisare il contenuto della reazione di Hezbollah.
Hezbollah: uccisi 4 membri ufficio stampa in raid Israele
Quattro membri dell'ufficio stampa di Hezbollah sono morti in un attacco israeliano a Beirut nello stesso raid in cui è stato ucciso il portavoce del gruppo, Mohammed Afif. Lo rende noto Hezbollah. "Le relazioni con i media di Hezbollah piangono quattro cavalieri dei media della resistenza che sono stati martirizzati sulla strada per Gerusalemme insieme al loro amato leader", Afif, si legge in una nota. Il ministero della Salute libanese aveva segnalato quattro morti, tra cui una donna, e 14 feriti, tra cui due bambini, nell'attacco al distretto di Ras al-Nabaa a Beirut.
Ankara: "Nessun ufficio di Hamas in Turchia"
Il governo turco ha negato categoricamente che l'organizzazione palestinese Hamas aprirà un ufficio politico in Turchia. La smentita è arrivata attraverso un comunicato del ministero degli Esteri dopo che ieri, l'emittente pubblica israeliana Kan, aveva riferito che l'organizzazione palestinese avrebbe spostato il proprio ufficio politico dal Qatar alla Turchia. Secca la smentita: i membri dell'ufficio politico di Hamas, costituito da dirigenti dell'organizzazione in esilio all'estero, si riuniscono occasionalmente in Turchia con il beneplacito del presidente Recep Tayyip Erdogan, ma non avranno una sede fissa nel Paese. La notizia smentita oggi era circolata in seguito ad alcune indiscrezioni secondo cui il governo del Qatar avrebbe chiesto ad Hamas di abbandonare l'ufficio nella capitale Doha. Una circostanza smentita anche dal Qatar, che però sembra aver abbandonato il ruolo di mediatore nel conflitto a Gaza, frustrato dalla riluttanza di Hamas e Israele a raggiungere un'intesa. Nel recente passato alcuni leader di Hamas come Ismail Haniye e Saleh Al Rouri hanno trascorso lunghi periodi in Turchia. Erdogan ha offerto loro un porto sicuro prima che entrambi venissero uccisi da operazioni israeliane in Iran e in Libano.
Unrwa: non esiste alternativa a noi in territori della Palestina
Non esiste un'alternativa all'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nei Territori palestinesi occupati, ha dichiarato il commissario generale Philippe Lazzarini, nonostante la decisione di Israele di metterla al bando. "Non esiste un piano B all'interno della famiglia delle Nazioni Unite, perché non c'è un'altra agenzia in grado di fornire le stesse attività", ha assicurato Lazzarini durante una conferenza stampa a Ginevra.
Irc: carestia imminente a nord Gaza;Israele sblocchi aiuti
Nel nord della Striscia di Gaza la carestia è "imminente" e il numero delle persone coinvolte è destinato a triplicare, pertanto urge far entrare gli aiuti umanitari. A lanciare l'allarme è l'International Rescue Committee (Irc), alla luce delle ultime scoperte del Famine Review Committee dell'Integrated Food Security Phase Classification (Ipc), sostenuto dalle Nazioni Unite. In una dichiarazione, l'Irc ha affermato che il rapporto, pubblicato due settimane fa, ha segnato un "deterioramento netto e allarmante" rispetto a quello del mese scorso, che prevedeva il triplicarsi del numero di persone che affronteranno carenze alimentari nei prossimi mesi. "Lo scenario peggiore potrebbe essere già in corso: in tutta Gaza, la fame, la malnutrizione e la mortalità eccessiva dovuta a malnutrizione e malattie stanno aumentando rapidamente. La situazione è critica. Abbiamo giorni, non settimane, per adottare misure decisive per alleviare queste terribili condizioni", ha affermato l'Irc. "Il governo di Israele deve adempiere ai propri obblighi per garantire che le persone in tutta Gaza possano accedere a cibo, forniture mediche e altre necessità di base necessarie per la sopravvivenza della popolazione. Ora ci sono delle vite in bilico", si legge nella dichiarazione rilanciata da Al Jazeera.
Ex ministro Israele: cessate il fuoco "dietro l'angolo"
Secondo l'ex ministro della Giustizia israeliano, Yossi Beilin, il cessate il fuoco con Hezbollah in Libano è forse "dietro l'angolo". In un commento ad Al Jazeera ha dichiarato che "questa è la mia speranza e anche la mia valutazione", aggiungendo che l'intensificazione degli attacchi di Israele contro il Libano non rappresenta una "contraddizione" a tale valutazione. "Di solito, quando ci si avvicina a un cessate il fuoco, si vede che gli eserciti intendono provare a raggiungere gli ultimi risultati in modo che quando il cessate il fuoco viene dichiarato, siano in una posizione migliore", ha detto ad Al Jazeera da Tel Aviv. Nel contempo, Beilin ha affermato di non condividere la stessa valutazione quando si tratta della guerra di Israele a Gaza. "Il caso a Gaza riguarda gli ostaggi, i neonati, i bambini piccoli, le persone molto anziane", ha detto l'ex ministro. "E Israele non può tornare a casa se tutti questi ostaggi sono ancora a Gaza ed è nostro compito garantire che quelli che sopravvivono torneranno", ha sottolineato.
I calciatori brasiliani in Ucraina sperano in un miracolo al G20
Nonostante la discussione sul conflitto tra Mosca e Kiev non sia un focus nel vertice del G20 di Rio de Janeiro, i calciatori brasiliani in Ucraina sperano che a margine dei lavori i leader possano aprire comunque un miracoloso spiraglio di pace. "Il G20 è il gruppo di Paesi più influente al mondo. Se questo non ha il potere di influenzare la ricerca della pace, chi può farlo?", afferma l'ex attaccante dello Shakhtar Donetsk Júnior Moraes in un intervista con Uol. "Questo argomento deve essere discusso, è una questione prioritaria", aggiunge il calciatore costretto a tornare in Brasile allo scoppio del conflitto nel 2022 e oggi attivo in iniziative a favore della pace. Lo Shakhtar ha attualmente sette brasiliani nella sua rosa. Tra questi Marlon Gomes. Dall'inizio dell'anno a Donetsk racconta quanto la guerra cambi la routine degli ucraini e di coloro che vivono lì. "La guerra coinvolge l'intera società dell'Ucraina, della Russia e dei paesi vicini. È una questione gravissima che deve essere discussa, e spero che possa essere inserita nell'agenda del G20", afferma. "Molte persone sono già morte, molti bambini, molte famiglie sono state colpite. Spero che l'incontro possa concentrarsi su questo, tra le altre questioni importanti, affinché il conflitto si concluda nel miglior modo possibile", conclude.
Unrwa: 'Saccheggiati 98 tir con aiuti a Gaza,carico perso'
Un alto funzionario dell'Agenzia delle Nazioni unite Unrwa ha riferito che 98 su 109 camion di aiuti umanitari sono stati violentemente saccheggiati a Gaza ieri dopo aver attraversato la Striscia e il carico è andato perduto. Lo riferisce la tv pubblica israeliana Kan citando Reuters.
Hamas: bilancio delle vittime a Gaza sale a 43.922 morti
Secondo il ministero della Sanità di Hamas, il bilancio delle vittime palestinesi è salito a 43.922 dall'inizio della guerra, i feriti sono 103.898. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa.
Media: 'Canada sventa omicidio giurista da parte dell'Iran'
Le autorità di Ottawa hanno sventato un tentativo iraniano di assassinare il famoso giurista di religione ebraica Irwin Cotler, promotore dei diritti umani ed ex ministro della giustizia e procuratore generale canadese, come riporta il Globe and Mail. Citando una fonte anonima, il report afferma che Cotler è stato informato a fine ottobre dall'Fbi di trovarsi di fronte a un'imminente minaccia di assassinio da parte di agenti iraniani entro 48 ore. Le fonti del Globe hanno dichiarato che la Royal Canadian mounted police ha seguito le tracce di due sospettati, ma non è stato reso noto se siano stati arrestati o siano riusciti a lasciar il Paese. Cotler è ora sotto la protezione della polizia 24 ore su 24. Il media canadese sottolinea che il giurista ha suscitato l'ira del regime di Teheran fin dal 2008 per i suoi tentativi di far dichiarare il Corpo delle guardie della rivoluzione Islamica un'organizzazione terroristica.
Media: Hamas non ha trasferito propria sede in Turchia
Le notizie secondo cui Hamas avrebbe trasferito la propria sede in Turchia non corrispondono a verità. Ad affermarlo è una fonte diplomatica di Ankara, scribe il Times of Israel, spiegando che ogni tanto esponenti del gruppo si sono recati in visita nel paese. Un diplomatico arabo aveva detto ieri allo stesso giornale israeliano che alti esponenti della leadership di Hamas all'estero hanno lasciato il Qatar la settimana scorsa per trasferirsi in Turchia. Lo stesso diplomatico aveva però voluto circoscrivere la portata della notizia, spiegando che la leadership di Hamas all'estero già trascorre gran parte del suo tempo in Turchia, quando non è impegnata in riunioni in Qatar.
Bibileaks: 'Trasferito portavoce Netanyahu,in cella corda appesa'
Il portavoce per la sicurezza del premier israeliano, Eli Feldstein, arrestato per la fuga di documenti classificati pubblicati da due media europei, è stato trasferito in una cella di prevenzione del suicidio dopo che nel luogo in cui era detenuto è stata trovata una corda appesa. Lo riferisce Ynet. Ieri il tribunale di Rishon Lezion ha prolungato di cinque giorni la detenzione di Feldstein e di un ufficiale riservista coinvolto nel caso che in Israele viene definito 'Bibileaks'.
L'Ue amplia le sanzioni all'Iran per il sostegno a Mosca
L'Unione Europea amplia le misure restrittive alla luce del sostegno iraniano alla guerra di aggressione russa contro l'Ucraina ed aggiunge alla lista nera una persona e quattro entità. Lo fa sapere il Consiglio Ue. La misura aggiuntiva è mirata all'uso di navi e porti per il trasferimento di veicoli aerei senza pilota (UAV) di fabbricazione iraniana, missili e relative tecnologie e componenti. La decisione odierna introduce il divieto di esportazione, trasferimento, fornitura o vendita dall'Ue all'Iran di componenti utilizzati per lo sviluppo e la produzione di missili e UAV. L'Ue sta inoltre introducendo un divieto che vieta qualsiasi transazione con porti e chiuse che sono di proprietà, gestiti o controllati da persone ed entità elencate, o che sono utilizzati per il trasferimento di UAV o missili iraniani o tecnologia e componenti correlati alla Russia. Questa misura include l'accesso alle strutture dei porti e delle chiuse, come Amirabad e Anzali, e la fornitura di qualsiasi servizio alle navi -- quest'ultima va intesa con l'eccezione delle navi che necessitano di assistenza per motivi di sicurezza marittima, per scopi umanitari o in relazione a eventi che potrebbero avere un grave impatto sulla salute e sulla sicurezza umana o sull'ambiente. Inoltre, il Consiglio ha adottato misure restrittive nei confronti di una persona e quattro entità a seguito dei trasferimenti di missili e droni da parte dell'Iran alla Russia a sostegno della sua guerra di aggressione contro l'Ucraina. Queste designazioni includono la Islamic Republic of Iran Shipping Lines (IRISL) e il suo direttore Mohammad Reza Khiabani. L'IRISL è la compagnia marittima nazionale iraniana e per anni le sue navi sono state coinvolte nel trasporto di droni per conto della Marina del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche dell'Iran, elencata dall'Ue. Il Consiglio ha inserito nell'elenco anche tre compagnie di navigazione russe - MG Flot, VTS Broker e Arapax- le cui navi sono coinvolte nel trasporto di armi e munizioni di fabbricazione iraniana, tra cui componenti di UAV, attraverso il Mar Caspio per rifornire le truppe russe che combattono in Ucraina.
Ankara: "False le accuse sul trasferimento di Hamas in Turchia"
"Le accuse secondo cui l'ufficio politico di Hamas si è trasferito in Turchia non riflettono la verità". Lo hanno affermato fonti del ministero degli Esteri di Ankara, come riferisce Anadolu, dopo un articolo apparso sulla stampa israeliana secondo cui importanti membri di Hamas si sarebbero spostati la scorsa settimana dal Qatar alla Turchia, dopo che Washington ha chiesto a Doha di espellere dal Paese i membri del gruppo palestinese.
Tajani: "L'Iran si moderi o dovremo essere molto fermi"
Se l'Iran non verrà "a più miti consigli", l'Unione Europea dovrà mantenere una posizione di "grande fermezza" nei suoi confronti. Lo sottolinea il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Bruxelles a margine del Consiglio Affari Esteri.
"Adesso vedremo - afferma Tajani - quali saranno le le decisioni che verranno prese" in materia di sanzioni. "Già - ricorda - abbiamo preso parecchie decisioni in materia di sanzioni nei confronti dell'Iran", che "ha un atteggiamento in questo momento non collaborativo". Bisognerebbe "sciogliere il nodo fondamentale, quello del nucleare, e soprattutto deve dire ai proxy fra i suoi alleati Hezbollah, quelli che sono in Siria" e gli Houthi yemeniti, "di non continuare ad attaccare le navi nel Mar Rosso" e di non "continuare a minacciare e attaccare Israele. L'Iran ha una grande responsabilità: ci auguriamo che arrivi a più miti consigli, altrimenti sarà necessario continuare ad avere una posizione di grande fermezza nei confronti di questo Paese", conclude.
Il ministero della Salute di Hamas: "43.922 morti, oltre 103mila feriti nella Striscia di Gaza"
E' salito a 43.922 morti e 103.898 feriti il bilancio delle operazioni militari nella Striscia di Gaza iniziate dopo l'attacco terroristico contro Israele del 7 ottobre 2023. Ad aggiornare il bilancio è stato il ministero della Salute del governo di Gaza, controllato da Hamas, precisando che 76 persone sono morte nelle ultime 24 ore.
La Turchia addestrerà la polizia palestinese in Cisgiordania
Le forze di sicurezza turche inizieranno questa settimana un programma di addestramento della polizia palestinese in Cisgiordania. I due Paesi collaborano sin dal 1998, quando una vecchia intesa in vigore tra Ankara e l'Autorità Nazionale Palestinese (AN) ha consentito l'addestramento di mille ufficiali palestinesi. Un processo arrestatosi, destinato a trarre nuovo impulso da un nuovo accordo dal carattere ben più vasto, che mira esplicitamente a rafforzare la cooperazione tra le parti firmatarie e che entra in vigore questa settimana.
Bruck: "Il Papa sbaglia sul genocidio, non lo approvo"
"La frase del Papa. Non l'approvo. Il genocidio è un'altra cosa". E' il pensiero di Edith Bruck, 93 anni, scrittrice e poetessa di origine ungherese sopravvissuta all'Olocausto. "Il genocidio è altro - ha detto in un'intervista a il Corriere della Sera -. Quando vengono bruciati milioni di bambini si può parlare di genocidio". Secondo Bruck quello che sta succedendo nella striscia di Gaza è "una tragedia. Una tragedia che ci riguarda tutti. Ma non si sta distruggendo tutto il popolo palestinese. Questa e' una cosa che vuole fare Hamas". Perchè il Papa ha usato la parola genocidio? "Perche' - ha risposto - non sente il peso della frase che pronuncia. E per questo la pronuncia con troppa facilita'. Non ha il controllo di quello che dice: non è italiano, per questo penso che forse la frase gli è scappata. E' già successo". "Io sono molto legata al Papa, non voglio avercela con lui - ha aggiunto Bruck -. E' anche venuto a trovarmi a casa a chiedere perdono per tutto quello che era successo agli ebrei. Però non basta". Secondo la scrittrice Francesco dovrebbe "occuparsi un pò di più di antisemitismo". "Non bisogna uccidere nè i palestinesi nè gli israeliani. Però è un rischio se il Papa usa la parola genocidio con troppa facilità". In merito alle manifestazioni pro-Palestica Bruck ha aggiunto: "Vedo tante manifestazioni soltanto per la Palestina. Sono tante e disorganizzate. I ragazzi che partecipano alle manifestazioni non sanno nemmeno quello che stanno facendo".
Conflitto in Medio Oriente, perché il dibattito è così divisivo online? VIDEO
Iran: "Non chiediamo il permesso per difendere la nostra sovranità"
"L'Iran darà sicuramente la risposta necessaria all'aggressione israeliana contro il Paese e non chiederà il permesso a nessuno per difendere la sua integrità territoriale e sovranità". Lo ha detto il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, negando le notizie secondo cui l'Iran avrebbe annullato il suo attacco di rappresaglia contro Israele, in seguito alla vittoria di Donald Trump alle recenti elezioni presidenziali statunitensi. Riferendosi alle relazioni tra Iran e Usa in vista dell'insediamento dell'amministrazione Trump, il funzionario ha affermato che "l'Iran non lega la sua posizione sugli Stati Uniti a un nuovo presidente o amministrazione in quel Paese. Non abbiamo visto alcuna buona volontà da parte degli Stati Uniti per compensare il suo comportamento illecito, mentre invece ripetono il loro approccio ostile nei confronti dell'Iran". Teheran determinerà la sua posizione nei confronti della nuova amministrazione statunitense "dopo averne osservato il comportamento", ha aggiunto il portavoce, citato dalla Tv di Stato.
Tajani: "Boicottare il dialogo con Israele non ha alcun senso"
"Boicottare il dialogo con Israele non ha alcun senso. Se si vuole lavorare per la pace, non si può non parlare con Israele. Una proposta che non ci trova assolutamente d'accordo. Un conto è dire a Israele che bisogna raggiungere un punto d'incontro anche con il Libano per un cessate il fuoco. Bisogna arrivare a un cessate il fuoco. Anche a Gaza bisogna lavorare per due popoli, due Stati. Si possono avere idee diverse da quelle di Israele, ma pensare di interrompere il dialogo con Israele non ha alcun senso. Soprattutto non è utile se si vuole arrivare alla pace". Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Consiglio Esteri, commentando la proposta dell'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell.
Jerusalem Post: "Team soldatesse in Libano, prima volta nella storia di Israele'
Per la prima volta nella storia militare di Israele, le soldatesse combattenti sono entrate in Libano come parte di una missione operativa. Il capo del comando nord, generale Ori Gordin, ha approvato l'invio di una squadra del battaglione di intelligence di combattimento nel Libano meridionale diverse settimane fa. Fin dall'inizio della guerra, la squadra di intelligence di combattimento, composta da soldatesse, è stata dislocata nei pressi del confine siriano e nella regione del Monte Dov. Lo riferisce il Jerusalem Post.
Idf, raffica di 30 razzi lanciata da Hezbollah sulla Galilea
Una raffica di 30 razzi è stata lanciata da Hezbollah dal Libano sulla Galilea occidentale: lo rende noto l'Idf, secondo cui alcuni sono stati intercettati mentre altri sono caduti in zone aperte. Non ci sono feriti.
Ministro della Francia: "Si lavora su sanzioni contro coloni israeliani e Hamas"
C’è un "lavoro in corso a livello europeo" riguardo a nuove sanzioni contro chi destabilizza la situazione in Medio Oriente. Lo dichiara Jean-Noël Barrot, ministro francese agli affari esteri, in occasione della riunione del Consiglio dell'Unione europea a Bruxelles. Segnatamente, spiega, gli obiettivi delle nuove misure restrittive potrebbero essere i membri di Hamas, ma anche i "coloni violenti" nei territori occupati israeliani. Francia, Olanda e altri Paesi starebbero lavorando in tal senso, dice.
La situazione in Medio Oriente è uno dei temi fondamentali della riunione in corso tra i ministri degli esteri dell’Ue. L’Alto rappresentante Josep Borrell aveva dichiarato nei giorni antecedenti di voler proporre un cambio di passo decisivo nei confronti di Israele. Le misure che ha spiegato di voler portare al tavolo sono la sospensione del dialogo politico tra Ue e Israele e il divieto di importare prodotti provenienti dai territori occupati in Cisgiordania. Queste misure si renderebbero necessarie per via delle richieste inascoltate in materia di rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale a Gaza.
A Beirut scuole chiuse dopo i pesanti raid israeliani
Scuole chiuse oggi a Beirut, all'indomani di pesanti attacchi aerei israeliani che hanno preso di mira il cuore della capitale libanese, uccidendo il capo dei media di Hezbollah, Mohammad Afif. L'esercito israeliano ha effettuato nuovi attacchi nella notte e lunedì mattina in diverse zone del sud del Libano, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa libanese Ani. "Le scuole pubbliche e private e gli istituti di istruzione superiore privati che offrono lezioni in presenza rimarranno chiusi fino a martedi' compreso", secondo un comunicato stampa del ministero dell'Istruzione libanese. Il sistema educativo in Libano è già colpito dai raid israeliani contro Hezbollah, con lo sfollamento di molte famiglie e la fornitura di istituti scolastici per accoglierle. Secondo il ministero della Sanità libanese, i due ultimi attacchi israeliani, effettuati nel centro della capitale, hanno provocato almeno sei morti. Mohammad Afif è stato ucciso nel primo attentato a Ras el-Nabaa, secondo una fonte della sicurezza. Il raid ha provocato anche "quattro morti, tra cui una donna, e 14 feriti, tra cui due bambini", ha affermato il ministero. Il secondo bombardamento, ieri sera, nel quartiere commerciale di Mar Elias, ha causato due morti e 13 feriti, secondo il ministero oltre a un incendio nel quartiere, oggi sotto controllo dopo aver fatto esplodere le riserve di carburante.
Media: "Settimana decisiva per l'accordo tra Hezbollah e Israele"
I media libanesi dedicano stamani ampio spazio alla possibilità che nei prossimi giorni si raggiunga il tanto atteso accordo tra Hezbollah e Israele per il cessate il fuoco. "Il Libano affronta una settimana decisiva", affermano i media, che riportano la notizia - già rimbalzata nella serata di ieri - dell'arrivo domani a Beirut dell'inviato speciale Usa, Amos Hochstein dopo l'annuncio che Hezbollah ha inviato la sua risposta al mediatore libanese Nabih Berri, presidente del parlamento. Proprio Berri - affermano i media libanesi - riceverà domani pomeriggio Amos Hochstein. In caso si confermi l'accettazione da parte di Hezbollah dei termini dell'accordo come anticipato da media americani, l'inviato Usa volerà mercoledì in Israele per definire gli ultimi dettagli. Se anche la missione in Israele dovesse andare a buon fine - affermano i media di Beirut - Hochstein sarà giovedì a Parigi dove il presidente francese Emmanuel Macron potrebbe annunciare il raggiungimento formale dell'intesa. Intanto, il ministro degli esteri libanese Bou Habib è atteso nei prossimi giorni a Roma in occasione dei Med Dialogues organizzati dalla Farnesina e che si terranno dal 25 al 27 novembre prossimi. In Europa, riferiscono i media libanesi, Bou Habib incontrerà i rappresentanti delle diplomazia del cosiddetto Quintetto, il gruppo guidato dagli Stati Uniti e di cui fanno parte Francia, Egitto, Arabia Saudita e Qatar. Il Quintetto rappresenta gli sforzi occidentali e dei paesi vicini a Israele di contrastare l'influenza in Libano di Hezbollah e del suo alleato l'Iran.
Gantz: "No tregua in Libano senza piena libertà d'azione"
La condizione per qualsiasi accordo di cessate il fuoco con il Libano dovrebbe includere la "piena libertà di azione israeliana contro qualsiasi violazione". E' quanto affermato dall'ex membro del gabinetto di guerra, Benny Gantz, in un post su X di commento al nuovo accordo di cessate il fuoco proposto. Domani e' atteso a Beirut l'inviato Usa Amos Hochstein per colloqui sul cessate il fuoco. Ieri, Israele ha affermato di aver ucciso il portavoce capo di Hezbollah, Muhammad Afif, infliggendo un altro colpo e dimostrando di volere la completa distruzione del gruppo. La scorsa settimana, il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, aveva dichiarato che la sfida principale in qualsiasi accordo di cessate il fuoco con il Libano sarebbe disarmare completamente Hezbollah, rendendo impossibile "armare di nuovo con nuovi sistemi di armi" e garantire che Hezbollah venga completamente rimosso dal confine di Israele. I suoi commenti sono arrivati un giorno dopo che il neo-nominato ministro della Difesa Israel Katz ha anche affermato che l'esercito israeliano aveva sconfitto Hezbollah, definendo l'eliminazione del suo leader, Hassan Nasrallah, il risultato più importante.
Violenti raid israeliani su Nabatieh, uccisi 6 paramedici
Durante la notte, Israele ha effettuato intensi bombardamenti nel governatorato libanese di Nabatieh, uccidendo sei paramedici e un'altra persona. Lo riferisce la National News Agency (Nna), precisando che nei "violenti raid" è stato colpito il centro dell'Autorità sanitaria islamica nel villaggio di Arab Salim, nel governatorato di Nabatieh, uccidendo altri sei paramedici. I loro nomi sono Mustafa Hanawi, Hassan Aboud, Muhammad Hanawi, Ahmed Abbas Aboud, Ahmed Mahmoud Aboud e Abbas Aboud. In precedenza, il ministero della salute libanese ha riferito che due soccorritori sono stati uccisi e due feriti negli attacchi israeliani sui governatorati di Nabatieh e del Libano meridionale. Il governo libanese e i gruppi per i diritti umani hanno accusato Israele di aver deliberatamente preso di mira gli operatori sanitari e di emergenza in Libano, osservando che gli attacchi israeliani hanno ucciso piu' di 200 operatori sanitari nell'ultimo anno.
Inviato Usa a Beirut domani per colloqui sulla tregua
L'inviato statunitense Amos Hochstein si recherà domani a Beirut per colloqui su un cessate il fuoco tra il gruppo terroristico Hezbollah e Israele. Lo riferisce l'emittente libanese Voice of Lebanon, citando il parlamentare libanese Kassem Hashem. Gli Stati Uniti hanno presentato una nuova proposta di tregua allo stato libanese nella speranza di
porre fine a più di un anno di combattimenti. La notizia della visita di Hochstein segue i resoconti dei media libanesi secondo cui era stata presentata una risposta positiva alla proposta di cessate il fuoco. Il New York Times ha riferito nel fine settimana che i sostenitori iraniani di Hezbollah avevano inviato messaggi al gruppo dicendo che sostenevano la fine della guerra.
Borrell: "A Gaza i bimbi vittime più comuni, senza parole"
"Non ci sono più parole per definire quello che sta accadendo a Gaza, le ho finite. Il 70% dei morti a Gaza sono donne o bambini, l'età più comune delle vittime sono bambini sotto i 9 anni. Presenterò ai miei colleghi una proposta sul dialogo politico con Israele nel quadro del Consiglio di Associazione e una sul non commerciare i prodotti che vengono da territori occupati". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio Esteri.

©Ansa
Media: "Famiglie delle vittime del 7 ottobre denunciano ad un tribunale Usa l'Iran"
Famiglie di cittadini americani, vittime della strage compiuta da Hamas in Israele il 7 ottobre 2023, hanno presentato una denuncia a una corte federale negli Stati Uniti nei confronti dell'Iran e di alcune organizzazioni terroristiche ad esso legate, circostanziando il presunto coinvolgimento diretto di Teheran, del quale si ritiene di avere prove. Lo scrive il Times of Israel, che scrive di aver visionato il testo della denuncia mostrato da uno degli avvocati dei querelanti. Pietra angolare della causa, secondo il giornale israeliano, sarebbe un documento segreto, scoperto dall'avvocato Gary Osen, che dimostrerebbe l'invio di milioni di dollari a Hamas da parte dei Guardiani della Rivoluzione (Pasdaran) iraniani. La documentazione che accompagna la causa include anche un'altra pezza d'appoggio, che documenterebbe una riunione del 2022 fra alti esponenti di Hamas, fra cui Yahya Sinwar e Khalil al-Hayya (entrambi poi uccisi in raid israeliani), nella quale si pianificava un'intesa con altri gruppi sponsorizzati dall'Iran: un'intesa da far entrare in funzione in caso di una nuova guerra con Israele. Includerebbe inoltre una richiesta documentata di 7 milioni di dollari al mese da parte di Hamas a Teheran per "mobilitarsi e prepararsi" nel caso di "scontri armati".
Paesi Bassi: "Il dialogo dell'Ue con Israele non va interrotto"
"Penso che dovremmo tenere le porte aperte ora. Negli ultimi mesi l'Alto rappresentante stava spingendo per un dialogo politico tra l'Ue e il ministro israeliano. Stavamo tutti spingendo affinchè ciò dovesse avvenire ancora quest'anno. Ora, a quanto pare l'Alto rappresentante fa una svolta di 180 gradi. Non lo capisco del tutto. Discutiamone prima tra i ministri europei. Ma per quel che riguarda i Paesi Bassi, questa porta dovrebbe rimanere aperta. E dovremmo iniziare una discussione con il ministro israeliano come nuovo ministro israeliano, dato che presto ci sarà un nuovo Alto rappresentante. Sfruttiamo queste opportunità per avviare un dialogo, perchè c'è molto di cui discutere, inclusa la catastrofica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri olandese, Caspar Veldkamp, al suo arrivo al Consiglio Esteri.
Iran: "Risponderemo a risoluzioni negative da parte dell'Aiea"
"Il capo dell'Organizzazione per l'energia atomica dell'Iran, Mohammad Eslami, ha avvertito che l'Iran risponderà "in modo deciso e immediato" a qualsiasi nuova risoluzione contro il Paese da parte dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea)". Lo ha affermato il portavoce della Commissione per la sicurezza nazionale e la politica estera del Parlamento iraniano, Ebrahim Rezaei, citato dallagenzia Irna. Gli avvertimenti di Eslami sono arrivati al seguito di segnalazioni che le nuova risoluzione del Consiglio dei governatori dell'Aiea risponde al divieto dell'Iran di autorizzare le visite degli ispettori dell'agenzia atomica dell'Onu, oltre al ritrovamento di tracce di uranio in alcuni siti nucleari iraniani non dichiarati e le attività di arricchimento dell'uranio a un livello di purezza elevato e vietato. "Riferendosi alla visita di mercoledì di Rafael Grossi, in Iran, Eslami ha affermato che l'ispezione da parte del capo dell'Aiea di alcuni siti nucleari è stata condotta secondo i protocolli interni dell'Iran", ha aggiunto Rezaei.
Wafa: "Diversi morti in raid su Gaza, anche bambini"
Diverse persone sono rimaste uccise in raid israeliani sulla Striscia di Gaza, fra le quali anche alcuni bambini, secondo quanto scrive l'agenzia palestinese Wafa, che cita fonti mediche locali,ma non precisa il numero delle vittime. A Khan Younis, nel sud della Striscia, le forze israeliane . scrive Wafa - hanno bombardato una tenda che ospitava dei profughi, uccidendo quattro persone della stessa famiglia, fra cui due bambini, nella zona di Al-Mawasi. Colpite dagli attacchi anche la zona di Beit Lahia, nel nord, oltre ad alcune zone del centro della striscia e anche Rafah, a sud, a ridosso del confine egiziano.
Thune: "Il Senato sosterrà sanzioni contro Cpi per la richiesta di mandato di arresto a Netanyahu"
Il nuovo leader dei Repubblicani al Senato americano, John Thune, avverte che intende far leva sulla maggioranza alla camera alta di Washington sostenendo una legge a favore di sanzioni contro la Corte penale internazionale (CPI) come ritorsione per la richiesta del procuratore della Corte di emettere mandati di arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant.
"Se la CPI e il suo procuratore non fanno marcia indietro rispetto alle azioni oltraggiose e illegali di richiesta di mandati di arresto contro funzionari israeliani, il Senato dovrebbe immediatamente approvare una legge per le sanzioni, come la Camera dei Rappresentanti ha già fatto in modo bipartisan", ha scritto nella tarda serata di ieri su X, alludendo all'approvazione nel maggio di quest'anno, di un disegno di legge che prevede sanzioni contro alti funzionari della Corte penale internazionale, dopo che il procuratore generale Karim Khan ha richiesto l'emissione di mandati di arresto contro i due leader israeliani per aver presumibilmente commesso crimini di guerra e crimini contro l'umanità in territorio palestinese.
Il repubblicano ha anche assicurato che, se l'attuale leader della maggioranza, il democratico Chuck Schumer, "non agirà" in questo senso, "la maggioranza repubblicana al Senato sosterrà il suo alleato chiave, Israele, e farà di questa - e di altre leggi di sostegno - una priorità assoluta nel prossimo Congresso".
Media: "Altri 8 paramedici uccisi in raid sul Libano del sud"
Almeno altri 8 paramedici della protezione civile libanese sono rimasti uccisi in raid israeliani sul sud del Libano nelle ultime ore, secondo quanto scrive Al Jazeera, che cita l'agenzia libanese Nna. Almeno 6 di loro sono morti ad Arab Salim, nel governatorato di Nabatieh. A Nabatieh si trovavano anche gli altri due paramedici dell'autorità islamica della salute. Il governo libanese e alcune Ong, scrive Al Jazeera, accusano Israele di "prendere deliberatamente di mira" i soccorritori e il personale medico e paramedico in Libano.
Attacco Houthi contro una nave cargo nel Mar Rosso, non ci sono danni o feriti
Un presunto attacco degli Houthi dello Yemen ha preso di mira nella tarda serata di ieri un'imbarcazione commerciale in navigazione nel Mar Rosso, senza che siano stati rilevati danni o feriti. Il capitano di una nave ha visto un missile schiantarsi in mare "in prossimità dell'imbarcazione" mentre questa viaggiava nei pressi dello stretto di Bab el-Mandeb, che collega il Mar Rosso al Golfo di Aden, secondo quanto riferito dal centro per le operazioni commerciali marittime dell'esercito britannico in un comunicato. L'attacco è avvenuto circa 30 miglia a ovest della città portuale yemenita di Mocha.
Beirut, raid Idf uccide portavoce capo di Hezbollah. VIDEO
Missile intercettore israeliano caduto vicino Aqaba
Un missile intercettore israeliano malfunzionante e' caduto in Giordania, vicino alla frontiera con lo Stato ebraico, nell'area di Aqaba, che confina con Eilat, sul Mar Rosso. Video sono circolati online e l'esercito di Amman ha confermato la notizia di un "oggetto volante" caduto sulla citta'. Dalle immagini sembra che l'intercettore atterri vicino all'insenatura di Ayla, un complesso residenziale di lusso a poche centinaia di metri dal confine con Israele. Il missile è stato lanciato durante la notte per ostacolare un drone lanciato dall'Iraq e diretto a Eilat, ha riferito l'esercito israeliano, secondo il quale il velivolo senza pilota è stato abbattuto da un altro intercettore. Secondo l'agenzia di stampa giordana Petra, non ci sono stati feriti gravi o danni dovuti al missile che ha colpito la città.
Undici morti negli attacchi israeliani nella regione di Tiro
Undici persone sono state uccise e altre 48 ferite negli attacchi israeliani di ieri nella regione di Tiro, nel sud del Libano, dove Hezbollah è fortemente radicato, ha annunciato il Ministero della Sanità libanese. "I raid del nemico israeliano nei villaggi del distretto di Tiro hanno provocato 11 morti e 48 feriti", ha affermato il ministero.
Media, Hezbollah accetta proposta Usa di cessate il fuoco
La risposta di Hezbollah alla bozza di accordo di cessate il fuoco con Israele, presentata dagli Stati Uniti, è stata "si, ma" e i negoziati continuano per chiudere i punti rimasti in sospeso. Lo riferisce il corrispondente di Axios dagli Usa dopo che la tv libanese Lbci ha detto che il Libano ha infpormato l'amministrazione Biden che Hezbollah ha dato una risposta positiva alla proposta di tregua con Israele. Secondo la tv libanese Lbci, inoltre, l'inviato americano Amos Hochstein dovrebbe arrivare a Beirut martedì per riesaminare alcuni termini della proposta per assicurarsi che siano in linea con la Costituzione libanese, e recarsi poi in Israele.